Economia
Condizione di un paese che mira all’autosufficienza economica, nell’obiettivo di produrre sul territorio nazionale i beni che consuma o utilizza, limitando o annullando gli scambi con l’estero. [...] totalitari e il diffondersi di esperimenti di economia pianificata. L’a. fu fondamento della politica economica del regime nazista in preparazione della guerra e fu adottata dal fascismo a partire dal 1934, soprattutto dopo le sanzioni internazionali ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Manovre della guerra fredda
Alexei Kojevnikov
Manovre della guerra fredda
Dopo la Prima guerra mondiale, gli scienziati dei paesi sconfitti furono [...] -1962) si cimentò in questa impresa ancora prima della fine della guerra. Dopo essere fuggito dalla Danimarca occupata dai nazisti e aver fornito un contributo non particolarmente rilevante al Manhattan Project, egli si recò a Londra e a Washington ...
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Klaipėda (ted. Memel) Città della Lituania (183.433 ab. nel 2009), capoluogo dell’omonima contea (5209 km con 378.221 ab. nel 2009). Sorse e si sviluppò attorno a una fortezza alla foce del fiume Nemunas [...] dell’8 maggio 1924, venne sancita l’annessione alla Lituania. Le deluse aspirazioni tedesche sul territorio si concretizzarono all’inizio del 1939 con l’occupazione nazista, durata fino al gennaio 1945, quando l’esercito sovietico conquistò la città. ...
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Ammiraglio tedesco, nato il 16 settembre 1892 a Berlino. Entrato come cadetto nella marina imperiale nel 1910, partecipò alla guerra del 1914-18 quale comandante di sommergibili e nel 1918 fu catturato [...] 'attacco contro la Russia, da Raeder disapprovato, D. che si era sempre mostrato ligio ai voleri del Führer e nazista convinto, fu promosso dapprima (marzo 1942) ammiraglio e nel gennaio 1943 grande ammiraglio e comandante supremo della marina, al ...
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Diplomatico nordamericano, nato il 25 giugno 1891 a Filadelfia (Virginia). Studiò a Yale e a Harvard, viaggiò in Europa e fu colto in Russia dalla prima Guerra mondiale. Tornato negli S.U., si dedicò al [...] Russia sovietica. Nel 1936 fu trasferito ambasciatore a Parigi ove condusse un'intensa campagna contro l'espansionismo aggressivo nazista, sostenendo, dopo Monaco, la necessità di aiutare in ogni modo la Francia, l'Inghilterra e la Polonia contro ...
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Forma di sacrificio praticata nell’antichità, specialmente nella religione greca e in quella ebraica, in cui la vittima veniva interamente bruciata. Presso gli Ebrei l’ōlāh, istituito, secondo la tradizione, [...] la partecipazione del sacrificante alla consumazione della vittima, per preservarlo dal contatto con il destinatario del sacrificio.
Con il termine o. si indica la persecuzione e lo sterminio totale degli Ebrei da parte del regime nazista (➔ shoah). ...
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PAVOLINI, Alessandro
Giacomo PERTICONE
Gerarca fascista, nato a Firenze il 27 settembre 1903, da Paolo Emilio P. (v.). Fece parte, giovanissimo, delle squadre d'azione fasciste fiorentine. Fattosi strada [...] repubblicano e come tale spiegò febbrile attività per la ricostituzione di esso sulla base dell'alleanza con la Germania nazista. Durante tutto il periodo della repubblica di Salò, il P. rappresentò l'anima del fascismo più acceso delle squadre ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] antiebraiche era una memoria imbarazzante, che intralciava l’immagine che della guerra, della Resistenza e dello sterminio nazista si era affermata nell’immediato dopoguerra: quella di un regime fascista privo di consenso popolare, di una Resistenza ...
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AMBROSIO, Vittorio
Alberto Monticone
Nato a Torino il 28 luglio 1879, iniziò la carriera militare nell'arma di cavalleria. Quale comandante di squadrone prese parte alla campagna di Libia; nella prima [...] indirizzò la propria azione piuttosto a favore dei cetnici e contro la violenza degli ustascia, in contrasto con la tendenza nazista che sosteneva la politica di questi ultimi.
Il 20 genn. 1942 venne chiamato a sostituire il generale M. Roatta nella ...
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HEUSS, Theodor
Statista tedesco, nato a Brackenheim, Württemberg, il 31 gennaio 1884. Pubblicista, dal 1903 fu membro dell'Unione Liberale; passò poi al Partito Democratico (Deutsche Demokratische Partei) [...] si sono preoccupati che il popolo tedesco non dimentichi troppo facilmente gli errori e gli orrori del periodo nazista.
Tra le sue numerose opere di varia cultura: Hitlers Weg. Historisch-politische Studie über den Nationalsozialismus, Stoccarda 1922 ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.