Uomo politico tedesco (Niederbreidenbach, Nümbrecht, 1890 - Norimberga 1945). Entrato nel partito nazista nel 1925, fu deputato e dal marzo 1933 presidente del Consiglio di stato prussiano e poco dopo [...] capo del Fronte del lavoro tedesco. Catturato dagli Alleati dopo la fine delle ostilità, nell'ott. 1945, fu sottoposto a processo (a Norimberga) come criminale di guerra, ma si uccise in carcere ...
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Uomo politico tedesco (Essen 1898 - Oslo 1945). Nazista, deputato al Reichstag (1930), dal 1940 fu commissario del Reich per la Norvegia, dove rimase fino al termine della guerra. Morì suicida. ...
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Uomo politico tedesco (Saarbrücken 1911 - Torino 1952); nel partito nazista dal 1933, entrò (1934) nell'SD (Servizio informazioni e di sicurezza interna). Capo (1939) dell'ufficio di controspionaggio interno, [...] poi (1941) di quello estero, generale di brigata delle SS, verso la fine del conflitto tentò, d'accordo con H. Himmler, di negoziare con gli Alleati una pace di compromesso e la liberazione dei prigionieri ...
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Scrittore tedesco (Fürth 1879 - Potsdam 1951). Avversato dal regime nazista, nel 1945 fu tra i promotori delle principali associazioni della Germania Orientale, divenendo nel 1949 deputato al parlamento [...] della appena nata Repubblica Democratica Tedesca. Iniziò come narratore in clima espressionistico, ottenendo i maggiori successi coi romanzi Der Tunnel (1913) e Der 9. November (1920), su tematiche sociali. ...
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Uomo politico austriaco (Sankt Veit, Carinzia, 1903 - Belgrado 1947?); nazista fin dal 1930, svolse attiva opera di organizzatore in Carinzia. Dopo l'Anschluss fu nominato (1938) Gauleiter di Salisburgo, [...] poi (1940) luogotenente del Reich, quindi (1941) luogotenente in Carinzia e (1943) "supremo commissario" del "Litorale adriatico", zona comprendente le province di Trieste, Gorizia, Udine, l'Istria, il ...
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Scrittore tedesco (Potsdam 1896 - Stoccarda 1966). Si oppose al regime nazista e nel 1933 gli fu proibito di pubblicare. Negli anni 1953-63 fu presidente della Accademia di lingua e poesia di Darmstadt. [...] Ha iniziato come lirico in ambito espressionistico; si è poi affermato anche come narratore, evolvendosi verso un simbolismo marcatamente surrealista. Opera di maggior impegno il romanzo Die Stadt hinter ...
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Nel linguaggio giornalistico, giovani appartenenti a gruppi che, riesumando la simbologia nazista e ricorrendo a metodi violenti e intimidatori, ostentano atteggiamenti di intolleranza verso le minoranze [...] etniche e religiose, gli omosessuali, i tossicodipendenti e chi ne assuma le difese. Si caratterizzano per il particolare modo di vestirsi e di acconciarsi (testa rasata a zero, giubbotto e stivali neri ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1924 - ivi 2000). Le tragiche esperienze dell'occupazione nazista e del campo di concentramento, variamente filtrate e rielaborate, segnarono la sua opera narrativa, dal ciclo [...] iniziato con Czas przesły ("Tempo passato", 1961) ai romanzi Msza za miasto Arras (1971; trad. it. Messa per la città di Arras, 1983), ambientato all'epoca dell'Inquisizione; Początek ("L'inizio", 1986; ...
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Pittore e scultore russo (n. Cherson 1888 - m. in un lager nazista 1944). Dopo aver studiato a Pietroburgo, soggiornò a Parigi (1910-14): vicino a pittori e poeti quali S. e R. Delaunay, B. Cendrars, si [...] volse a una ricerca astratta, utilizzando materiali eterogenei (pezzi di grondaia, molle, ecc.). Tornato in Russia, si dedicò a esperienze optofoniche elaborando un piano capace di proiettare per ogni ...
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Scrittore tedesco (Hannover 1898 - Überlingen 1977), fratello di Ernst. Durante il periodo nazista, fu sottoposto a particolare controllo per le sue idee; nel dopoguerra si fece paladino di un umanesimo [...] di stampo classico contro una società sempre più tecnicizzata. Fra le sue opere poetiche ricordiamo: Gedichte (1934); Der Taurus (1937); Der Westwind (1946). Tra i romanzi: Zwei Schwestern (1956); Heinrich ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.