Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] di lingua tedesca costituita a sua volta in buona parte da ebrei, custodi di un patriottismo tedesco che si ., coloro che si sono scambiati saluti e complimenti:
(36) Inni nazionali, rassegna del picchetto d’onore, scambio di saluti e di complimenti ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] di lessico che i dialetti hanno fornito alla lingua nazionale nel corso dei secoli; ➔ dialettismi). Il contatto di parole italiane passate nel corso dei secoli in francese, inglese o tedesco, o anche in tutt’e tre queste lingue (come, oltre ai noti ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] internazionali, discendono, già dal dopoguerra, le legislazioni ordinarie relative alle lingue delle cosiddette minoranze nazionali: francese in Valle d’Aosta, tedesco in provincia di Bolzano e sloveno nelle province di Gorizia e Udine.
Viene però ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] l’italiano in rapporto al contesto comunicativo. Tra le numerose minoranze linguistiche presenti sul territorio nazionale, fino ad anni recenti solo quella tedesca del Sud Tirolo, quella slovena e quella francese hanno goduto di specifici diritti in ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] 1900 gli fu affidato anche l’incarico di lingua tedesca, al quale rinunciò l’anno successivo.
A Firenze Pavolini Stanisɫaw Brzozowski. Nel maggio 1929 organizzò il primo Congresso nazionale delle tradizioni popolari e, l’anno seguente, promosse un ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] di Petrarca di Vindelino da Spira (il nome rivela l’origine tedesca) è del 1470 (Venezia). Tra il 1470 e il 1471 uscì libro manoscritto e la stampa, in L’italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, a cura di F. Bruni, Torino, UTET ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] dai testi più antichi si abbinano, inoltre, tradizioni radicate nella penisola a pietanze non nazionali, almeno nelle intitolazioni, dal brodo tedesco al potagio francese al biancomangiare; quest’ultimo, in realtà, più che al francese di terraferma ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] molte lingue, come catalano, portoghese, inglese, tedesco e neerlandese (Nespor 1993: 92).
In italiano fonetica sperimentale: metodo e applicazioni. Atti del IV convegno nazionale dell’Associazione italiana di scienze della voce (Università della ...
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Per isola linguistica si intende una comunità (o un insieme ridotto di comunità geograficamente contigue) in cui sia tradizionalmente in uso una varietà linguistica nettamente diversa da quella praticata [...] l’Alto Adige/Südtirol rispetto all’area transalpina di lingua tedesca o i territori di parlata provenzale che continuano al di qua la (relativa) affinità genetica rispetto alla lingua nazionale non può essere addotta a criterio discriminante, anche ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] Vilnius nel 1897) che considerava lo y. propria lingua nazionale (oltre a postulare il riscatto sociale e politico delle masse dell’Europa centro-orientale; contiene elementi del folclore tedesco, polacco, ungherese, rumeno, ai quali si uniscono ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
ipovisione s. f. In medicina, ridotta capacità visiva. ◆ La prima vittoria si chiama Centro di ipovisione, che la sezione di Novara dell'Unione nazionale ciechi ha costruito nella sua sede di corso Torino 8. «Ci sono video ingranditori, lenti...