Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] dualismo fra la libertà dell'individuo, spontaneamente creante, e la necessità sociale consistente nelle limitazioni imposte dal gruppo nazionale in cui l'individuo stesso si colloca. A Roma, oltre allo studio improntato al classicismo Hellas und Rom ...
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L’insieme dei poemi e dei romanzi sorti nel Medioevo o rimaneggiati o composti in età successive, intorno agli eroi della cavalleria. Ne fanno parte i due grandi cicli dell’epopea francese: il ciclo brettone, [...] e il ciclo carolingio, dominato da un vivo accento nazionale e religioso. Altri poemi o romanzi cavallereschi si d’Orange. In epoca romantica il riscoperto mondo cavalleresco fu fonte d’ispirazione alla poesia tedesca e alle musiche di R. Wagner. ...
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Filologo e scrittore tedesco (Hanau, Assia, 1785 - Berlino 1863), fondatore della germanistica. Studiò diritto all'università di Marburg, apprendendo ben presto, anche a seguito dell'ammaestramento impartitogli [...] Decisamente orientato allo studio della poesia e della lingua tedesca antica, pubblicò nel 1811 il saggio Über den altdeutschen sortita politica nel 1848, quale deputato al parlamento nazionale di Francoforte. Ma ciò nonostante quelli furono anni di ...
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Poeta tedesco (Bunzlau, Slesia, 1597 - Danzica 1639). Fu quella di O.una personalità che la particolare situazione storica pose in grande evidenza, quale poliedrico iniziatore di una letteratura colta, [...] regole pratiche, ma ripulì, ammodernò, nobilitò la lingua nazionale, fece giustizia dei molti abusi e delle contraddizioni prosodiche oltre un secolo il titolo di riformatore della poesia tedesca in virtù del piccolo manuale Buch von der deutschen ...
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Scrittore e studioso tedesco (Coblenza 1776 - Monaco 1848). Intellettuale inquieto ed eclettico, fu uno degli esponenti di maggior spicco del giornalismo cattolico. Dopo una fase iniziale di salda adesione [...] un profondo interesse per la religione, i miti e l'antica poesia tedesca, la cui vasta eco si avverte in una delle sue opere rivista Der Rheinische Merkur, orientata in senso liberal-nazionale, combatté con eguale intransigenza prima Napoleone, poi ...
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Filologo e critico (Pistoia 1901 - Pisa 1971), prof. di letteratura tedesca nelle univ. di Cagliari (1935) e di Firenze (1936-67); accademico della Crusca; socio nazionale dei Lincei (1968). Opere principali: [...] (1955; nuova ed. 1967); Estetismo e bizantinismo di S. George (1959); Fra Germania e Italia (1962); La letteratura tedesca moderna (1971). Postumo (1981) è uscito Dal diario di un critico: memorie di un germanista (1937-1958). Allievo di M. Barbi ...
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Critico letterario (Roma 1873 - ivi 1955); allievo di F. D'Ovidio, dal 1909 professore di stilistica, poi di lingua e letteratura italiana nell'Istituto superiore di magistero di Roma; socio nazionale [...] 47), che coronò una lunga serie di studî danteschi. Si è largamente occupato di problemi di estetica (Che cos'è il bello? Schema di un'estetica psicologica, 1905; Dello stile: dialogo, 1907; Estetica tedesca all'alba del secolo XX, 4 voll., 1911-13). ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] genere umano", e che obbligo specifico dello storico è "guardare l'assolutizzazione delle emozioni nazionali [...] come una maledizione specifica della storia tedesca, che ai miei occhi rimane il fenomeno più enigmatico del xx secolo" (Furet, Nolte ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] incontrando problemi analoghi in tutte le tradizioni nazionali, che hanno determinato un difficile lavoro (n. 1948), J.-M. Maulpoix (n. 1952) e V. Rouzeau (n. 1967), del tedesco D. Grünbein (n. 1962), degli spagnoli J. Mateos (n. 1963), E. Otero (n. ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] come il "gergo", oppure il waiber-taitsch, ovvero il "tedesco" nel senso del "volgare delle donne", o ancora come il società senza classi e quindi senza distinzioni economiche, nazionali, etniche e religiose. Tali speranze subirono un significativo ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
ipovisione s. f. In medicina, ridotta capacità visiva. ◆ La prima vittoria si chiama Centro di ipovisione, che la sezione di Novara dell'Unione nazionale ciechi ha costruito nella sua sede di corso Torino 8. «Ci sono video ingranditori, lenti...