Uomo politico e politologo (Fürth, Baviera, 1923 - Kent, Connecticut, 2023), di famiglia ebreo-tedesca, costretta nel 1938 a emigrare dalla Germania per motivi razziali. Famoso politologo, fu assistente [...] dei presidenti Eisenhower, Kennedy e Johnson, divenne, durante l'amministrazione Nixon, assistente speciale del presidente per la sicurezza nazionale (1969-75) e segretario di Stato (1973-74), confermato poi in questa carica da G.R. Ford (1974 ...
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Storico (Dresda 1834 - Berlino 1896). Di orientamento liberal-nazionale, vide nella Prussia l'elemento determinante dell'auspicata unificazione tedesca. La sua ideologia politica antidemocratica trova [...] è la potenza, suo supremo dovere l'autoaffermazione, suo contenuto la volontà nazionale. Lo stile vigoroso di T. e il suo realismo sarcastico trovarono un'eco nello spirito pubblico tedesco. Molti dei suoi giudizi entrarono nel patrimonio di idee dei ...
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Generale francese (Bruxelles 1867 - Parigi 1965). Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, nel 1940 fu nominato comandante supremo delle forze francesi, ma nulla poté fare per arginare l'offensiva [...] supremo (19 maggio 1940). Ministro della Difesa nazionale col maresciallo Pétain (1940), restò al governo anche Dopo lo sbarco alleato in Nord Africa, fu catturato dalla polizia tedesca (1942) e trasferito in Germania, dove rimase internato fino al ...
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Uomo politico polacco (Holsterhausen, Vestfalia, 1901 - Chevy Chase, Maryland, 1966); svolse intensa attività nel Partito dei contadini. Eletto nel 1930 deputato al Sejm, vi contrastò il regime di J. Piłsudski. [...] Dopo l'invasione tedesca della Polonia (1939) si rifugiò a Parigi e poi a Londra, divenendo vicepresidente (1940-41), quindi presidente (1941-43) del consiglio nazionale in esilio. Dapprima ministro degli Interni, guidò in seguito, dal luglio 1943 al ...
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Figlio (Berlino 1795 - castello di Sans-Souci 1861) di Federico Guglielmo III e di Luisa Augusta di Meclemburgo-Strelitz, successe nel 1840 al padre. Né decisamente conservatore né liberale, favorì una [...] ), e acconsentì alla convocazione di un'assemblea costituente prussiana. Rifiutò (1849) la corona imperiale tedesca, offertagli dall'Assemblea nazionale di Francoforte. Fallito il tentativo prussiano di costituire una confederazione degli stati della ...
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Musicista tedesco (Lipsia 1898 - Berlino 1962). Allievo di A. Schönberg e di A. Webern, visse a Berlino sino al 1932, in varie nazioni d'Europa e negli Stati Uniti sino al 1948, poi a Vienna e, dal 1950, [...] , scrivendo musiche di scena per diversi suoi lavori, e compose molte musiche per film. Fu inoltre autore di brani strumentali sinfonici e da camera, di canti corali ed inni (tra cui l'inno nazionale della Repubblica Democratica Tedesca), di Lieder. ...
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Uomo politico tedesco (Hannover 1865 - Rohbraken, Rinteln, 1951). Fu dapprima nell'amministrazione statale. Presidente del direttorio della società Krupp a Essen (1909-18), riuscì durante la guerra e nel [...] di Weimar e del Reichstag, esercitò grande influenza sull'opinione pubblica tedesca di destra e divenne (1928) capo del Partito tedesco-nazionale. Con la nomina di Hitler a cancelliere, H. divenne ministro dell'Economia e dell'Agricoltura, ma ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] la Breitkopf & Härtel, l’affermata casa tedesca di edizioni musicali, per impratichirsi nelle tecniche di 25 dicembre 1882, in Carteggio Verdi - Ricordi 1882-1885, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, Parma 1994.
13 Lettera a Giulio Ricordi, ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] quando P. era ancora in vita. Se ne conoscono più di una quindicina di copie marmoree, fra cui le migliori sono a Berlino, a Roma (Museo nazionale romano), in una collezione privata tedesca. P. appare con una barba folta, con la fronte corrugata. ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] di noviziato di W. M."), capolavoro del genere tipicamente tedesco dell'Entwicklungsroman (romanzo di formazione) e nello stesso tempo mondo.
Con la morte di Schiller (1805) e la catastrofe nazionale di Jena (1806), si era aperta per G. la lunga ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
ipovisione s. f. In medicina, ridotta capacità visiva. ◆ La prima vittoria si chiama Centro di ipovisione, che la sezione di Novara dell'Unione nazionale ciechi ha costruito nella sua sede di corso Torino 8. «Ci sono video ingranditori, lenti...