Nez, Chester. – Veterano navajo della seconda guerra mondiale (Chi Chil Tah, New Mexico, 1921 - Albuquerque 2014). Appartenente al clan navajo Dibé Lizhiní (“pecora nera”), è stato l’ultimo sopravvissuto [...] dei 29 code talkers appartenenti a tale etnia reclutati nel 1942 dal corpo di fanteria della Marina statunitense per ideare un codice comunicativo basato sul loro idioma nativo – idioma che non conosce ...
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Wallenda, Nik (propr. Nikolas). – Acrobata e funambolo statunitense (n. Sarasota, Florida, 1979). Proveniente da una famiglia di atleti circensi, the Flying Wallendas, che vanta sette generazioni di acrobati [...] forza dei denti (2011), la traversata delle cascate del Niagara (2012) e quella della gola del Little Colorado River, nella riserva Navajo alle porte del Gran Canyon, realizzata in 23 minuti camminando su una fune lunga circa 426,7 a un’altezza di ...
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Reynolds, Burt (prop. Burton)
Francesca Vatteroni
Attore e regista cinematografico statunitense, di padre pellerossa e madre italiana, nato a Waycross (Georgia) l'11 febbraio 1936. Con il suo volto dai [...] Hubert Cornfield, e venne successivamente impegnato in film di scarso valore. Fu quindi protagonista del western di Sergio Corbucci Navajo Joe (1966) e tra gli interpreti principali di Shark (1970; Quattro bastardi per un posto all'inferno) di Samuel ...
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Corbucci, Sergio
Serafino Murri
Regista cinematografico e sceneggiatore, nato a Roma il 6 dicembre 1927 e morto ivi il 1° dicembre 1990. Cominciò la carriera di regista all'inizio degli anni Cinquanta, [...] un certo equilibrio espressivo non privo di originalità è stato il western all'italiana: film come Django (1966), con Franco Nero, Navajo Joe (1966) con Burt Reynolds, e Il grande silenzio (1968), che spicca per la presenza di attori di talento come ...
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Ford, John
Fabio Troncarelli
Nome d'arte di Sean Aloysius O' Fearna (O'Feeney o O'Fienne nella grafia anglicizzata), regista cinematografico statunitense, di origine irlandese, nato a Cape Elizabeth [...] -London 1986.
J.-L. Leutrat, John Ford. La prisonnière du désert: une tapisserie navajo, Paris 1990 (trad. it. Sentieri selvaggi di John Ford: un arazzo navajo, Recco 1995).
F. Troncarelli, Le maschere della malinconia. John Ford tra Shakespeare e ...
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Cimino, Michael
Massimo Causo
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York l'11 agosto 1943. Autore di un numero limitato di opere, non sempre ben accolte dal pubblico [...] 'idealità ormai estenuate. Nel raccontare la storia della fuga verso l'improbabile e miracolosa salvezza di un giovane omicida navajo malato incurabile di cancro, accompagnato da un oncologo in carriera, dapprima suo ostaggio e poi suo alleato, C. ha ...
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navajo
‹nabℏàkħo› agg. e s. m. e f., spagn. (anche nella grafia ingl. navaho ‹nä′vëhou›; come sost., pl. invar. o navajos e rispettivam. navahos). – Relativo o appartenente alla omonima popolazione amerindia, oggi stanziata prevalentemente...
navaja
‹nabℏàkħa› s. f., spagn. [dal lat. novacŭla «rasoio, coltello»]. – Sorta di lungo coltello a serramanico, con lama affilata e leggermente ricurva, in uso nei paesi di lingua spagnola e portoghese fino al sec. 18°, ma diffuso anche nell’Italia...