AYYUBIDI
A.M. Eddé
La dinastia di origine curda degli A. fu fondata da Salāh al-Dīn (Saladino), che regnò dal 564 al 589 a.E./1169-1193 e riunì sotto la sua autorità la Siria, l'Alta Mesopotamia, l'Egitto [...] si combinano all'interno di pannelli poligonali, mentre le iscrizioni sono poste in evidenza su un tappeto di ornati floreali. Il naskhī si diffonde sempre di più, ma appare ancora spesso insieme al cufico fiorito.
Bibl.: J. Sauvaget, La citadelle de ...
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Alfabeto figurato
A. Cadei
M. Bernardini
INQUADRAMENTO GENERALE
di A. Cadei
Si definisce così l'a. le cui lettere, maiuscole o minuscole, sono formate con figure umane e animali che ne riproducono [...] , uomini armati e scene di caccia (Baer, 1983).
Gli a. figurati sono presenti sia nella scrittura cufica, sia nei caratteri naskhī. Se il tipo ornitomorfo fa la sua apparizione già in epoca samanide, non ci sono esempi degli altri tre tipi precedenti ...
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Arte, affine al disegno, del vergare, ben collegandoli fra loro, i segni grafici di una lingua. La forma delle lettere dipende dal mezzo usato (scalpello, pennello, penna ecc.) e dal materiale sul quale [...] (coranici e profani), su monumenti e oggetti, con le sue varietà fiorito e ornato. È seguito cronologicamente dal carattere naskhī, in cui sono vergati la più parte dei manoscritti arabi medievali e moderni d’Oriente.
In campo persiano prevalse la ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] 14° il cambio dello stile andò quindi manifestandosi nella lavorazione dei metalli, con lo sviluppo di un tipo di naskhī allungato nelle aste e arrotondato nella parte inferiore delle lettere, con il raffinamento dei processi di intarsio dovuto alla ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] , alcuni con inserzioni di a. e di madreperla formanti stelle a otto punte incorniciate da fasce d'a. intarsiato e da iscrizioni naskhī d'a. (Saladin, 1907, fig. 28; van Berchem, 1920-1927, II, pp. 393-402; III, tavv. XXIX-XXX). La stessa tecnica ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] da ῾Alī b. Muḥammad al-Niṣibinī e prodotta a Konya nel 679 a.E./1280-1281, come recita un'iscrizione in naskhī. Tale l., conservata ad Ankara (Etnoğrafya Müz.), è particolarmente interessante per la ricchezza del suo apparato ornamentale: lavorata a ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] geometrici o fitomorfi e da s. opachi, in special modo bianchi e turchesi; essi recano in genere iscrizioni cufiche o arabe naskhī, che compaiono all'interno di fasce, medaglioni o cartigli. Più che le lettere, è lo sfondo a essere lavorato e ornato ...
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RICAMO
A. Lauria
Termine, derivato dall'arabo raqam ('disegno, segno'), con il quale si intende la rifinitura di materiali tessili eseguita manualmente mediante il lavoro ad ago utilizzando filati di [...] di diversi colori e rifinito lungo il bordo da una doppia fila di perle, è corredato da una scrittura araba in caratteri naskhī, nella quale si fa riferimento alla manifattura di provenienza, il 'tesoro palatino', e alla data di confezione (528 a.E ...
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BARLETTA
P. Belli D'elia
(lat. Baruli, Barulum)
Centro costiero della Puglia, in prov. di Bari, al limite settentrionale della Terra di Bari, presso la foce dell'Ofanto. A detta di Guglielmo Appulo [...] in bronzo con coperchio a scudo e borchie sovrammesse, ornato da un'iscrizione eulogica in caratteri cufici (D'Elia, 1964) e naskhī. Sempre nel Tesoro si conserva un messale in folio miniato del 13° secolo.La chiesa del Santo Sepolcro con l'annesso ...
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MAMELUCCHI
D. Behrens-Abouseif
Dinastia islamica, il cui nome deriva da quello dei soldati-schiavi (arabo mamlūk) di origine turca e mongola reclutati in Asia centrale, che governò Egitto e Siria tra [...] venivano eseguite in thuluth, utilizzato anche nell'epigrafia architettonica, che costituiva una versione monumentale del corsivo (naskhī). Sugli oggetti in metallo di epoca mamelucca si conservano le numerose firme degli artisti che li eseguirono ...
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