La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] le frontiere marittime e nuovi mari si erano aperti alla marina italiana, come il Mar Baltico e il Mare del Nord, già genero Giuseppe Napoleone e dai bonapartisti, che non gli perdonavano il suo atteggiamento leale nei riguardi della Repubblica. E ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] , nella Francia di Napoleone III e poi in quella della Terza Repubblica) nella filiera istituzionale G. Melis, La cultura e il mondo degli impiegati, in Storia della società italiana dall’Unità ad oggi, 9° vol., L’amministrazione centrale, a cura di ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] in epoca rivoluzionaria e napoleonica (segnatamente nel febbraio 1799 per chiedere l’unione del Piemonte alla Repubblica francese; nell’estate del 1804 in occasione del voto che, anche nei dipartimenti italiani aggregati al territorio transalpino ...
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Fondazioni
Sergio Ristuccia
Il significato giuridico di fondazione
Un patrimonio per uno scopo o, più brevemente, 'patrimonio finalizzato': è questa la definizione più sintetica possibile della fondazione. [...] logica della statualità prima giacobina e poi napoleonica, i fini pubblici, cioè i compiti a un trattato governativo tra la Repubblica Federale di Germania e lo Stato merita di essere considerata la realtà italiana. Un'ampia ricognizione ne è stata ...
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La magistratura
Antonella Meniconi
Al momento dell’unificazione l’assetto della magistratura del Regno sabaudo era palesemente riconducibile al modello francese, così come scaturito dall’esperienza [...] di cassazione si previde (sempre sull’onda del modello napoleonico) che essa mantenesse «l’esatta osservanza delle leggi», di Sardegna alla repubblica, 1848-1951, «Clio», 1993, pp. 505-523.
P. Saraceno, Storia della magistratura italiana, 1° vol ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Renzo Orlandi
Una pluralità di significati
L’espressione giustizia penale possiede e sintetizza una pluralità di significati. Essa designa in primo luogo l’insieme delle regole (legali, [...] modello misto di matrice napoleonica, già caratteristica delle (1943), l’avvento della Repubblica (1946), l’entrata in mani nella pasta e gli occhi al cielo. La penalistica italiana durante gli anni del fascismo, «Quaderni fiorentini per la storia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’amministrazione degli antichi Stati
Luca Mannori
‘Cultura giuridica’, ‘amministrazione’, ‘antichi Stati’. Nulla di più naturale, per il lettore che si veda proposta una triangolazione del genere, [...] ceti legali solo nel corso dell’età napoleonica.
Detto questo, se solo la grande è la volta della Repubblica di Genova, che istituisce settecentesco, in Comunità e poteri centrali negli antichi Stati italiani, a cura di L. Mannori, 1997, pp 43 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costituzionalizzazione del processo penale
Giorgia Alessi
Il minimalismo dei lumi e le sue aporie
La prospettiva minimalista con cui i lumi guardarono all’orizzonte del penale d’ancien régime e alle [...] secolo: a questa infatti guardarono come modello le repubbliche giacobine, nel triennio rivoluzionario 1796-99 aperto dalla campagna italiana di Napoleone. Le costituzioni della Repubblica ligure, di quelle cispadana, cisalpina, romana, ne recepirono ...
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DEVOTI, Giovanni
Agostino Lauro
Nacque a Roma da Fabio, oriundo genovese, e da Maddalena Stella, veneziana, l'11 luglio 1744. Ricevuta l'istruzione primaria dal padre, compì gli studi umanistici dagli [...] (1837), in due voll. con la traduzione italiana a fronte del testo latino una a Palermo dei territori della Repubblica Romana, nel dicembre , I, Romae 1905, pp. 85 s., 431; I. Rinieri, Napoleone e PioVII (1804-1813), Torino 1906, pp. 132, 533, 535, ...
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DAL POZZO, Giuseppe Maria Ferdinando
Marco Gosso
Di famiglia di origine alessandrina, quintogenito di Angelo Francesco, quinto conte di Castellino e San Vincenzo, e di Teresa Cristina Della Valle Galliziano, [...] napoleonica, oltre al difficile problema della diversità di legislazione fra l'antico regno e il territorio dell'ex Repubblica . Né valse a riacquistargli il favore degli ambienti politici italiani l'altro suo scritto apparso nel 1833, Piano di un ...
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italiano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Dell’Italia: il popolo i.; lingua, storia, letteratura i.; la civiltà, la cultura i.; le coste, le regioni, le città, le province i.; la Repubblica I., sia quella proclamata da Napoleone nel 1802...
complottista
s. m. e f. e agg. Chi o che ritiene che dietro molti accadimenti si nascondano cospirazioni, trame e complotti occulti. ◆ proprio in un momento di evidente, clamorosa difficoltà di chi sostiene che il prezzo della guerra è comunque...