Assiri e Babilonesi
Pietro Mander
La nascita delle prime città e della scrittura
L'antica Mesopotamia, la regione estesa tra Tigri ed Eufrate che corrisponde pressappoco all'odierno Iraq, è considerata [...] .
Vittoriosi sul nemico assiro, i Babilonesi poterono infine sviluppare tutta la loro potenza. Il re Nabucodonosor (604-562 a.C.) trovava una soluzione. Fu allora che il dio Ea (che i Sumeri chiamavano Enki) propose di creare un essere che si ...
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Ciro II il Grande
Pietro Mander
Il fondatore dell'Impero persiano
Vissuto nel 6° secolo a.C., Ciro II il Grande fu un personaggio straordinario, celebrato dagli antichi per le sue grandi imprese. Conquistò [...] perché consentì il rientro in Palestina degli Ebrei, deportati a Babilonia dal vittorioso Nabucodonosor, e la ricostruzione del tempio di Gerusalemme, che i Babilonesi avevano distrutto. Tanto la tradizione attribuisce generosità a Ciro nei confronti ...
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Medi
Sergio Parmentola
Antichissima popolazione dell’Iran nordoccidentale
Dopo due secoli di sottomissione agli Assiri, i Medi, che abitavano nell’Iran nordoccidentale, ottennero l’indipendenza con [...] 612 a.C. La conquista di Ninive fu realizzata in collaborazione con i Caldei (o Neobabilonesi). L’imperatore assiro Assur-Uballit II fuggì a L’alleanza con i Babilonesi fu suggellata dal matrimonio tra la figlia di Ciassare e Nabucodonosor, nuovo re ...
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Damasco
Capitale della Siria. Sorta al centro di un’oasi fertilissima, a S-E dell’Antilibano, è già attestata all’inizio del 2° millennio a.C., nei testi egiziani di esecrazione e nelle lettere di Mari, [...] nel 732. Con il crollo dell’Assiria, D. fu annessa da Nabucodonosor II all’impero caldeo, e nel 550 da Ciro a quello persiano determinarono un rapido declino della città, arginato dalla conquista di Selim I nel 1516. La città fu, fino al sec. 19°, un ...
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Giuda, regno di
Il regno di G. si costituì alla morte di Salomone (930 a.C.), quando le tribù settentrionali si separarono fondando il regno d’Israele. Roboamo continuò la dinastia davidica su un territorio [...] -609 a.C.), che attuò riforme religiose (monoteismo yahwista) e progettò un Israele unito. Tuttavia i due assedi di Gerusalemme (597 e 586) da parte di Nabucodonosor II culminarono nella distruzione della città e del tempio, nella fine dell’autonomia ...
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Nabonedo
Re di Babilonia (regno 555-539 a.C.). Figlio di una sacerdotessa di Sin a Harran, in territorio già assiro. Militare, N. salì al trono con un colpo di mano e cercò di legittimarsi come vero [...] erede di Nabucodonosor e Neriglissar, e restauratore dei culti babilonesi. Tuttavia, affiancando il culto di Sin non poteva aver luogo senza il re. Nel 550 il persiano Ciro batté i medi e dopo alcuni anni iniziò la sua pressione su Babilonia, che nel ...
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Ultimo re (598-587 a. C.) dello stato ebraico di Giuda. Era figlio di Giosia, anche se non suo successore immediato, ed ebbe da principe il nome di Mattania, poi cambiato in quello di S. dal sovrano babilonese [...] pose sul trono in luogo di Ioachim. Trascinato dal partito antibabilonese, e trascurando i consigli del profeta Geremia, si avvicinò all'Egitto, provocando la reazione di Nabucodonosor. Dopo lungo assedio, la capitale Gerusalemme cadde e S. fu fatto ...
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Re di Giuda nel 608 a.C., figlio e successore di Giosia (II Re 23, 31-34), è detto anche IoacazSellum (Geremia 22, 11). Prevalse nella successione al primogenito Eliacim, ma, sgradito al faraone Nekao [...] della sua politica, quando i Babilonesi vinsero gli Egiziani, Gerusalemme fu assediata e il Tempio saccheggiato. In seguito, non rinunciando alla linea antibabilonese, Ioachim si ribellò a Nabucodonosor, che attaccò Gerusalemme, conquistandola ...
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Fondatore dell'impero neobabilonese, che regnò dal 625 al 605 a. C. Occupò la prima parte del suo governo a rendersi indipendente dagli Assiri, procedendo in seguito ad attaccare l'impero assiro stesso. [...] rapidità. Nel 612 fu conquistata Ninive. Il figlio di N., Nabucodonosor, che comandava l'esercito, mosse quindi contro gli Egiziani, intervenuti morte di N. un grande stato era costituito: i suoi confini si estendevano dalla Babilonia alla Siria, e ...
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Re di Giuda, figlio di Giosia. Regnò dal 608 al 597 a. C. Fu posto sul trono dal faraone Necao, dopo la deposizione del fratello Ioacaz; e in questa circostanza il suo nome primitivo di Eliacim fu mutato [...] fu il profeta Geremia. Vinti gli Egiziani dai Babilonesi, I. subì le conseguenze della sua politica. Secondo II Cronache saccheggiato. I., tuttavia, non rinunciò alla politica antibabilonese, e dopo qualche anno si ribellò a Nabucodonosor. Questi ...
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veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani avea del tempo v. (Ariosto); normalmente...
babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...