La b. è una disciplina al crocevia tra informatica, statistica, matematica e biologia, nata alla fine degli anni Settanta del 20° sec. dall'esigenza di archiviare, analizzare e interpretare la pletora [...] molecolare a un prodotto genico, le analisi filogenetiche, l'analisi di dati di espressione di geni e proteine, la predizione di strutture tridimensionali di proteine e acidi nucleici e dei loro complessi, l'analisi di mutazioni patologiche e la ...
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Plasmidi
Mariarita De Felice
Maurilio De Felice
I p. sono molecole di DNA di dimensioni ridotte, capaci di esistere come elementi genetici autonomi all'interno delle cellule. Essi sono molto diffusi [...] esistere e quindi replicarsi all'interno della stessa cellula. Se con trasferimento genico (v. oltre) un p. entra in una cellula in cui posizione relativa dei geni sul cromosoma e per trasferire mutazioni da un ceppo a un altro.
Principali gruppi di ...
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Progetto genoma
Antonio Fantoni
(App. V, iv, p. 290)
Negli anni Novanta vi è stato un grande sviluppo di questo programma di analisi genetica: ora si possono distinguere i risultati ottenuti con i 'piccoli [...] per circa il 3% dall'informazione necessaria per tutti i prodotti genici (circa 50.000÷100.000 geni) e per il 97% sempre una particolare attenzione dai genetisti, sono note molte mutazioni e attraverso il progetto FlyBase sono stati catalogati più di ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] un cancro a cellule squamose della cute. Il meccanismo della cancerogenesi in questo caso non è noto, ma una mutazionegenica vi è sicuramente coinvolta (v. Heston, 1976).
Varie malattie con difetti immunitari, con o senza anomalie del timo, che ...
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Razza
Guido Modiano
di Guido Modiano
Razza
sommario: 1. Definizione. 2. Criteri di classificazione. 3. Genetica delle razze: a) livello descrittivo o statico; b) livello storico o dinamico; c) la struttura [...] diversi, e dall'altra quelli stocastici, come la mutazione, la deriva genetica e la commistione genetica con cultura, essere espresso in termini quantitativi, sotto forma di frequenze geniche e aplotipiche. Quindi siamo in grado di seguire e misurare ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia evoluzionistica e la genetica
Garland E. Allen
La biologia evoluzionistica e la genetica
L'eredità di Darwin
Alla fine [...] alternative più comuni al gradualismo darwiniano vi fu la teoria della mutazione, proposta dal botanico olandese Hugo De Vries (1848-1935) essere considerata in termini di cambiamento di frequenze geniche nel tempo, prodotto da uno di questi processi ...
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Terapia genica
Luigi Naldini e Michele De Palma
di Luigi Naldini e Michele De Palma
Terapia genica
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi e strategie di trasferimento genico: a) generalità; b) vettori [...] forte pressione positiva nei confronti delle cellule corrette.
La terapia genica delle neoplasie rappresenta proprio il paradigma contrario. Il tumore origina dall'accumulo, in cellule somatiche, di mutazioni a carico di proto-oncogeni e di geni onco ...
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DNA antico
Jr.
(Department of Entomology Oregon State University Corvallis, Oregon, USA)
George O. Poinar
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, l'impiego della tecnica della reazione a catena [...] mitocondriale una possibile scelta per queste analisi, il suo tasso di mutazioni puntiformi risulta, nelle piante, 100 volte più lento che negli animali in specie fossili, oggi estinte, sequenze geniche in grado di conferire resistenza a determinate ...
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Le basi genetiche del cancro
Joseph F. Costello
(Ludwig Institute for Cancer Research, University of California San Diego, California, USA)
H.-J. Su Huang
(Ludwig Institute for Cancer Research, University [...] quasi tutte nei codoni 12, 13 o 61. Un elenco parziale degli oncogeni attivati per amplificazione genica o per mutazioni puntiformi, che comprende quelli precedentemente discussi, è presentato in tabella (tab. 4). Questi oncogeni possono essere ...
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Logica genetica della morfogenesi nel metazoi: l'esplosione cambriana
Antonio García-Bellido
(Centro Biologia Molecular, Universidad Autonoma de Madrid, Madrid, Spagna)
I metazoi presentano un'enorme [...] numero dei singoli domini funzionali delle proteine. La duplicazione genica, seguita dal rimescolamento dei domini in seguito a ricombinazione intragenica oppure a un accumulo di mutazioni successive e che comporta una sequenza codificante diversa da ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
genico
gènico agg. [der. di gene, sull’esempio dell’ingl. genic] (pl. m. -ci). – In biologia, di gene, che si riferisce al gene o ai geni: mutazione g.; associazione g., l’associazione dei geni situati in uno stesso cromosoma (da taluni chiamata...