Ufficiale (Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat, 1767 - Pizzo di Calabria 1815) dell'esercito francese (dopo essere stato destinato dalla famiglia alla vita ecclesiastica), nel 1791 entrò nella guardia [...] costituzionale di Luigi XVI, dalla quale però uscì ben presto, su posizioni decisamente rivoluzionarie. Fece la campagna delle Argonne (1792) e quella dei Pirenei occidentali; capitano nell'aprile 1793, ...
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Figlio (Milano 1803 - Parigi 1878) del re Gioacchino. Principe di Pontecorvo dal 1813, seguì la madre nell'esilio a Venezia e a Trieste e nel 1825 raggiunse il fratello Napoléon-Achille (Parigi 1801 - Wasceissa, Florida, 1847) in America, ove sposò (1827) Georgine Fraser. Poté tornare in Francia nel 1848 e, deputato alla Costituente e alla Legislativa, fu ministro plenipotenziario a Torino (1849-50). ...
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Sorella (Ajaccio 1782 - Firenze 1839) di Napoleone, sposa (20 genn. 1800) di G. Murat, seguì le sue sorti e contribuì con la sua ambizione e intelligenza alla rapida ascesa del marito, diventando così [...] regina di Napoli (15 luglio 1808). Dopo la caduta di Napoleone e la fucilazione del marito (1815), passò in Austria, quindi a Trieste (1824). Dal 1831 visse a Firenze ...
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Generale (Bordentown, USA, 1834 - Chambly, Oise, 1901). Figlio di Napoléon-Lucien-Charles, rientrò in Francia col padre nel 1848 e si arruolò nell'esercito. Aiutante di campo di Napoleone III durante la campagna italiana del 1859, nel 1870 prese parte alla guerra franco-prussiana ...
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Patriota (Ravenna 1829 - ivi 1877), figlio di Giulio R. e di Luisa Murat, figlia di Gioacchino; fu sostenitore dell'annessione delle Romagne al regno di Vittorio Emanuele II. Deputato (1860-67; 1870-77), [...] fu prefetto di Palermo ...
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Silvati, Giuseppe
Patriota (Napoli 1791 - ivi 1822). Sottufficiale nell’esercito di Gioacchino Murat, prese parte alle campagne di Spagna (1808) e d’Italia (1815). Dopo il 1815 entrò nell’esercito borbonico, [...] raggiungendo il grado di sottotenente di cavalleria. Affiliato alla carboneria, insieme al commilitone Michele Morelli organizzò, all’inizio del luglio 1820, il pronunciamento del suo reggimento di stanza ...
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Nobile francese (Parigi 1788 - Chenecey, Besançon, 1833). Ciambellano di Paolina Bonaparte, di G. Murat e di Napoleone, sul finire dell'Impero passò ai Borboni; dopo una breve parentesi militare, entrò [...] nel seminario di Saint-Sulpice e (1822) fu ordinato prete. Vicario generale di Parigi, poi (1828) arcivescovo di Auch e di Besançon, infine cardinale (1830), rifiutò di riconoscere la monarchia di Luigi ...
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Uomo politico (Bologna 1825 - ivi 1881) figlio di Guido Taddeo e di Letizia Murat, sposò (1844) Guglielmina di Hohenzollern-Sigmaringen, cugina del re di Prussia. Ostile al governo pontificio, prese viva [...] parte al movimento liberale (1846-48) e nel 1860 fu governatore dell'Umbria. Deputato (dal 1860), senatore (dal 1868), fu successivamente ministro dell'Agricoltura (1862), ministro plenipotenziario a Pietroburgo ...
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Patriota (Ancona 1778 - ivi 1836). Consigliere dipartimentale del Metauro (1810-11), appoggiò l'impresa di G. Murat (1815); dopo la restaurazione del governo pontificio, accettò il posto di conservatore [...] d'intendenza ad Ancona. Membro del Comitato provvisorio di governo durante i moti del 1831, fu poi ministro delle Finanze del governo provvisorio delle Province Unite ...
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Generale (Bologna 1790 - Treviso 1848). Partecipò alle campagne napoleoniche in Spagna e Russia, poi servì sotto Murat; tornato a Bologna, in occasione dei moti del 1831 fu nominato colonnello della guardia [...] nazionale; restaurato il governo pontificio, emigrò in Francia e in Inghilterra. Nel 1848 tornò a Bologna e a capo di volontarî si batté a Cornuda con i pontifici contro gli Austriaci; accusato d'imperizia ...
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murattismo
s. m. – Movimento che, dopo l’avvento in Francia di Luigi Napoleone (1851), caldeggiò, nella speranza di un suo appoggio alla lotta antiborbonica, la restaurazione della dinastia dei Murat ‹mürà› nel regno delle Due Sicilie, nella...
proclama
s. m. (ant. s. f.) [der. di proclamare] (pl. -i). – 1. Discorso solenne, che un sovrano, un capo di stato, un comandante militare supremo rivolgono alla nazione o alle truppe per annunciare gravi decisioni, per fare un appello, un...