ḤASSŪNAH, Muḥammad ‛Abd al-Khāliq
Diplomatico egiziano, nato nel 1898; laureato in diritto all'università del Cairo e a Cambridge. Iniziò la sua carriera come avvocato (1921), entrando poi (1925-26) [...] nel corpo diplomatico egiziano. Nel 1939 fu nominato sottosegretario per gli Affari sociali, poi (1942) governatore di Alessandria, sottosegretario agli Affari Esteri (1948), ministro degli Affari Sociali ...
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MOṢADDEQ (Muṣaddiq) as-Salṭaneh, Muḥammad Hedāyat
Paolo MIGNANTI
Uomo politico persiano. Nato nel 1881 da nobile famiglia, studiò a Parigi e a Neuchâtel, dove si laureò in legge nel 1909. Occupò alte [...] cariche nel ministero delle Finanze, fu ministro delle Finanze (1921) e degli Esteri (1923), governatore di provincia (Fārs 1920, Azerbaigian 1922). Deputato al parlamento (maǧles) già nella terza legislatura ...
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Akbar, Jalal al-Din Muhammad
Imperatore musulmano della dinastia Mughal d’India (Umarkot, Sind, 1542-Agra 1605). Nipote del fondatore Babur, con le sue conquiste (Afghanistan orientale, Bengala, Kashmir, [...] gran parte del Deccan) raddoppiò l’estensione del regno ricevuto dal padre Humayun nel 1556. Mecenate delle arti e delle lettere, mostrò grande apertura intellettuale verso le altre religioni, promuovendo ...
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al-Thaqafi, Muhammad bin Qasim
Generale omayyade (n. 695-m. 715). Grazie all’appoggio dell’influente zio e suocero divenne in giovane età governatore della Persia. Fu poi inviato dal califfo a conquistare [...] il Sindh (711), ove creò una nuova provincia con capitale ad al-Mansurah. Richiamato dal nuovo califfo Sulaiman, fu imprigionato e torturato a morte ...
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al-Kanemi, Muhammad al Amin
Leader kanembu del Bornu (➔ Borno) (m. 1837). Studioso islamico originario del Kanem, risiedeva in una provincia del Bornu quando il regno fu attaccato dal jihad di ‘Uthman [...] dan Fodio. K. condusse un’efficace resistenza, tanto che il mai («re») Dunama, incapace di fermare l’invasione, chiese il suo intervento e bloccò i fulani (1808). Ricoperto di onori, K. fu chiamato per ...
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Uomo politico egiziano (Talā, el-Menūfiyya, 1918 - Il Cairo 1981). Legato a Nasser fin dagli anni dell'Accademia militare (1936-38), fu imprigionato a due riprese per la sua attività antibritannica (1942-44 e 1946-49); dal 1942 fece parte del gruppo dei Liberi Ufficiali, promotore del colpo di stato che nel luglio 1952 detronizzò re Fārūk. Presidente dell'Assemblea nazionale (1961-68), nominato da ...
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Generale e uomo politico sudanese (n. Wad Nubawi, Omdurman, 1930). Ufficiale di carriera, membro di un'associazione di militari filonasseriani, fu per questo più volte arrestato, prima di attuare il colpo di stato che lo portò al potere (1969). Dopo un'iniziale impostazione di tipo socialista, rafforzò il suo potere personale e impresse alla sua politica un carattere fortemente autoritario, avvicinandosi ...
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MAOMETTO V (arabo Muhammad ibn Yūsuf), sultano del Marocco
Francesco Gabrieli
Nato a Rabat nel 1909. Salì al trono nel 1927, e mostrò presto delle tendenze modernizzanti e progressiste, che conversero [...] con il sorgente moto per l'affrancamento politico del Marocco. Dopo la seconda guerra mondiale, egli venne perciò in contrasto con le autorità francesi del Protettorato, che gli imposero nel 1951 la sconfessione ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...