Imām dello Yemen (Ṣan῾ā' 1869 - Hezyeh 1948); salito al trono (1904), riuscì gradualmente ad affermare l'autonomia dello Yemen dall'Impero ottomano (1911). Col crollo di quest'ultimo (1918), realizzò la piena indipendenza del paese; cercò in seguito di estenderne i confini verso il nord, e venne per questo in conflitto con Ibn Sa῾ūd, perdendo il Naǵrān (1934). Cadde vittima di un complotto ...
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Scià di Persia (Tabriz 1872 - San Remo 1925). Salito al trono, alla morte di suo padre (1907), cercò di fronteggiare la crisi costituzionale del paese che invece ebbe come esito la vittoria dei liberali e la sua deposizione (1909). M. lasciò allora Teheran per recarsi in Russia, dove organizzò varî tentativi, tutti falliti, per tornare in patria e riappropriarsi del potere ...
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Uomo politico egiziano (1877 - 1941). Dapprima compagno di Zaghlūl Pascià, nel 1922 si staccò dal Wafd e fondò il Partito liberale costituzionale con ῾Adlī Yeghen e Tharwat Pascià. Presidente del Consiglio nel 1928, sciolse la Camera, sospese la Costituzione e governò dittatorialmente per un anno. Fu di nuovo a capo del governo nel 1937-39 ...
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Ultimo califfo arabo della dinastia degli Omayyadi (sec. 8º). Salito al potere nel 744, sostenne strenue lotte contro pretendenti e ribelli kharigiti. Domati questi, fu travolto dalla rivoluzione abbaside scoppiata nel Khorāsān (battaglia del Zāb, 750); fuggì allora in Egitto dove fu ucciso ...
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Califfo abbaside (m. 1225); figlio di an-Nāṣir, gli succedette alla sua morte (1225), ma morì pochi mesi dopo. Il suo breve passaggio sul trono, benché politicamente insignificante, è celebrato dagli storici musulmani per le alte qualità morali del califfo ...
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(Hajji) Capo politico e religioso palestinese (n. Gerusalemme 1895/1897 - Beirut 1974). Di famiglia eminente, divenne nel 1921 Gran Mufti di Gerusalemme con il sostegno dell’Alto commissario britannico. Per il ruolo avuto nella rivolta araba del 1936-37, dovette rifugiarsi in Europa, dove ricercò l’appoggio nazista in funzione antinglese e antisionista. Nella prima guerra arabo-israeliana (1948), ...
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Ibn Sa'ud, Muhammad
Ibn Sa‛ud, Muhammad
Fondatore della dinastia reale saudita (m. 1765). Dopo l’incontro con Ibn ‛Abd al-Wahhab nell’oasi di al-Dar’iya, culla della famiglia saudita, I.S. strinse con [...] il riformatore islamico un’alleanza per liberare con la forza delle armi saudite la Penisola arabica dalle influenze che corrompevano la religione, in cambio della legittimazione del primato della propria ...
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al-Muktafi, Abu Muhammad
Califfo abbaside, figlio di al-Mu‛tadid, riuscì, durante il suo breve regno (902-908), a rallentare la crisi del califfato, ristabilendo per breve tempo l’autorità abbaside in [...] Egitto, dove pose fine al regime dei Tulunidi, e proseguendo con energia la guerra contro e bizantini ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...