Kashmir
Regione nordoccidentale del subcontinente indiano, tra il Karakorum e i rilievi prehimalaiani, controllata per due terzi del territorio dall’Unione Indiana e per il resto dal Pakistan. Abitato [...] la storia del K. dalle origini al 1000 d.C. circa. Il K. cedette poi all’avanzata araba; dopodiché fu conquistato da Muhammad Ghuri e poi dai Mughal, che lo mantennero fino a metà del 19° secolo. Nel 1847 gli inglesi conquistarono la regione, che ...
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Corasmi
Bruna Soravia
Il termine indicava all'origine una popolazione di stirpe iranica stanziata nel territorio chiamato classicamente 'Chorasmia' (Khwārazm in arabo) lungo il basso corso del fiume [...] . I ghuridi invasero il Khurasan e vi s'installarono, e solo diversi anni dopo il figlio di Tekish, ῾Alā al-Dīn Muḥammad, riuscì a respingerli, portando i confini del suo Regno alla massima espansione, dalla Transoxiana all'Indo, al Mar Caspio, all ...
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Militare e politico egiziano, nato a Benī Murr (Asyūṭ) il 15 gennaio 1918. Studiò dapprima legge, poi entrò nella Scuola di guerra del Cairo, dalla quale uscì, ufficiale, nel 1938. Dopo aver insegnato [...] organizzarono un colpo di stato militare, che ebbe luogo il 23 luglio 1952; il comando del movimento fu affidato al generale Muḥammad Nagīb, il più popolare degli alti ufficiali. ‛Abd an-Nāṣir ed i suoi compagni credevano che sarebbe bastato un atto ...
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(arabo Dār al-Baiḍā’) Città del Marocco (2.933.684 ab. nel 2004; 3.875.000 ab. nel 2007, considerando l’intera agglomerazione), porto, sull’Atlantico, circa 100 km a SO di Rabat. Capoluogo dell’omonima [...] luogo dell’antica Anfa, da essi distrutta nel 1468, e abbandonata poco dopo, fu ricostruita verso il 1770 dal sultano Mūlāy Muhammad. Fu occupata dai Francesi nell’agosto 1907.
Conferenza di C. Tenuta nel gennaio 1943 da F.D. Roosevelt e W. Churchill ...
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(arabo al-Kharṭū´m) Città capitale del Sudan (5.534.079 ab. nel 2017 considerando l’intera agglomerazione urbana); capoluogo del wilaya omonimo (22.142 km2).
Sorge sulla riva sinistra del Nilo Azzurro, [...] scalo sulle rotte tra l’Europa e l’Africa meridionale.
Fu fondata nel 1822 come campo militare egiziano per iniziativa di Muḥammad ibn ‛Abd Allāh, dopo la conquista del Sudan, del quale nel 1830 divenne la capitale. A causa della ribellione dei ...
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Libano
Stato mediorientale sul Mediterraneo, confinante con Israele e con la Siria, la cui storia ha condiviso fino alla fondazione di uno Stato autonomo con questo nome, nel 1920. Dalla conquista islamica [...] , fra il 1821 e il 1825, con la famiglia rivale dei Jumblatt, di fede drusa, che sconfisse alleandosi con l’Egitto di Muhammad ‛Ali e con la Francia, ponendo così le basi di un conflitto settario che sarebbe proseguito fino al secolo seguente e che ...
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mamelucco (ar. mamluk «schiavo»), sultanato
mamelucco
(ar. mamluk «schiavo»), sultanato Regime istituito dai cd. mamelucchi, all’origine soldati schiavi di etnia turca, in Egitto e in Siria, fra il [...] battaglia di Marj Dabiq) e il 1517 (battaglia di Raydaniyya), senza eliminare del tutto l’élite m. circassa, che si mantenne al potere nei sangiaccati egiziani (➔ Egitto) fino all’inizio del 19° sec., quando fu brutalmente eliminata da Muhammad ‛Ali. ...
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GIUSTINIAN, Pietro
Gino Benzoni
Nacque a Venezia, nel sestiere di Dorsoduro, in calle lunga S. Barnaba, nel 1497 dal patrizio Alvise di Marino e da una figlia di Girolamo Michiel, la cui moglie era [...] scalo tunisino da parte dei mercanti veneti -, senza recuperare il perduto se, ancora nel 1523, si lamentava "creditor" del re Muhammad. "Patrono", quindi, di galea del viaggio in Fiandra, figura successivamente, nel 1526-27, tra i votati - ma non a ...
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Somalia, Repubblica democratica di
Stato situato nel Corno d’Africa, confinante a N-E con Gibuti, a N con l’Etiopia e a S-O con il Kenya. Dall’altopiano interno la S. degrada verso l’Oceano Indiano. [...] occuparono Gibuti nel 1884 e gli inglesi il Somaliland nel 1887. All’incipiente spartizione coloniale si oppose il jihad di Muhammad ‛Abdullah Hassan lungo la valle del Nogal dal 1899 al 1920. Adempiendo alle clausole coloniali del Patto di Londra ...
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SIRIA
Pier Giovanni Donini
Guido Valabrega
Daniela Amaldi
Desideria Viola
Stefania Parigi
(XXXI, p. 885; App. I, p. 1006; II, II, p. 835; III, II, p. 753; IV, III, p. 340)
In base al censimento [...] gli autori più rappresentativi si ricordano, insieme a Wādī῾ Yūsuf, Ṣalāḥ Duhnī, Hāšim Ḥawal, H̱alīd Ḥamāda, Qays al-Zubaydī e Muḥammad Šahīn, due personalità di rilievo come Nabīl al-Māliḥ (al-Fahd, "Il leopardo", 1972, e al-Sayyid al-taqaddumī, "Il ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...