GIOLITO DE' FERRARI, Bernardino (detto Stagnino)
Massimo Ceresa
Nacque a Trino, nel Vercellese, da Giovanni, stampatore, probabilmente verso la metà del XV secolo. Non si è in grado di definire il grado [...] e il primo libro da lui stampato uscì il 30 marzo 1483: si tratta del Liber nonus ad Almansorem del famoso medico Abū Bakr Muḥammad ibn Zakariyyā ar-Rāzī (865-923), noto in Occidente con il nome di Rhazes. Il G. stampava a Venezia, dove abitava "in ...
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finanza etica
finanza ètica locuz. sost. f. – Forma di gestione della finanza e in particolare del credito che non persegue la logica della massimizzazione del profitto ma principi di carattere etico. [...] contadini o piccolissimi artigiani, hanno avuto un successo notevolissimo offrendo possibilità concrete di uscire dalla povertà (v. Muhammad Yunus). Il primo esempio di microcredito ha trovato però realizzazione negli Stati Uniti con la creazione del ...
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Durrani
Dinastia pashtun (1747-1818) della tribù che regnò sugli odd. Afghanistan, Pakistan, Iran del Nord e Panjab orientale. Dopo l’assassinio di Nadir Shah nel 1747, Ahmad Khan divenne capo della [...] . Dopo un ventennio di lotte fra cinque dei suoi figli, salì al trono Mahmud (1809-18). Questi fu attaccato da Dost Muhammad, che gli tolse Kabul e nel 1818 fondò la dinastia Barakzai, che regnò sull’Afghanistan fino al 1973. I D. hanno conservato ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] curda che diede vita dal 1961 a un’estesa guerriglia. Nel 1963 Qāsim fu rovesciato da un colpo di Stato: ‛Abd as-Salām Muḥammad ‛Ārif assunse la presidenza dell’I. con l’appoggio del Ba‛th (che nello stesso anno prese il potere in Siria), ma dopo ...
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(arabo al-Qāhira) Città dell’Egitto (20.076.002 ab. nel 2017), capitale dello Stato e capoluogo del governatorato omonimo (214 km2). Sorge in una posizione favorevole, nella zona di transizione fra il [...] l’antico centro, ricco di monumenti e pittoresco; intorno a esso si è sviluppata la città moderna che data dall’epoca di Muḥammad ῾Alī (prima metà del 19° sec.) e dei suoi successori. Si aprirono allora nuove strade (come il frequentatissimo Muski) e ...
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(o Benares) Città dell’India (1.100.748 ab. nel 2001), nell’Uttar Pradesh sud-orientale, 120 km a E di Allahabad, sulla riva sinistra del fiume Gange. Attivo centro commerciale, ha industrie soprattutto [...] vicinanze Buddha iniziò la predicazione e ancor oggi è la città santa della religione indù. Nel 1194 d.C. venne occupata da Muḥammad al-Ghōrī e nel 1529 da Bābur, nel 18° sec. passò ai ragià di Benares, i quali nel 1775 riconobbero il protettorato ...
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Fotografo e regista cinematografico statunitense di origine ungherese (New York 1928 - Parigi 2022). Dopo avere studiato sociologia, ha lavorato come illustratore; trasferitosi a Parigi (1948), si è dedicato [...] anni Sessanta si è dedicato anche al cinema, realizzando film e cortometraggi, tra cui Mister freedom (Evviva la libertà, 1969), Muhammad Ali, the greatest (1974), The Little Richard story (1980) e, da ultimo, Le messie (1999). Nel 1994 ha pubblicato ...
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. Vocabolo arabo significante Dio (inteso come il Dio unico, il Dio del monoteismo) e, con l'islamismo, penetrato presso tutti i popoli musulmani; esso è parimenti usato da cristiani ed ebrei di lingua [...] Il divario fra Ilāh ed Allāh appare manifesto dalla notissima formula di professione di fede dell'islamismo: lā ilāh illā Allāh, Muḥammad rasūl Allāh "non v'è (alcun) dio all'infuori di Dio, Maometto è l'inviato di Dio".
Ilāh corrisponde all'ebraico ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] : il mahdismo sudanese (1853-85) in primo luogo, ma anche l’epopea politico-militare della confraternita algerino-libica fondata da Muḥammad ibn ‛Alī al-Sanūsī. Più ancora, in Arabia Saudita e poi in Libano, lo stesso potente movimento wahhabita può ...
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HARAR (A. T., 116-117)
Attilio MORI
Enrico CERULLI
Città dell'Etiopia orientale, posta nella regione sorgentifera del fiume Erer (bacino dell'Uebi Scebeli) poco a sud della displuviale che la divide [...] il negus Malak Sagad accentuò, d'altra parte, la decadenza dello stato musulmano. Così nell'agosto-settembre 1577, il sultano Muḥammad Gāsā spostò di nuovo la capitale da Harar all'Aussa.
Ma Harar se anche capitale per soli 57 anni, aveva ormai ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...