Letterato e storico arabo musulmano, nativo di Tlemcen, morto nel 1041 eg. (1632 d. C.) a Damasco, detto al-Maqqarī perché di famiglia originaria di Maqqarah in Algeria.
La sua opera principale è il Nafḥ aṭ-ṭīb min ghuṣn al-Andalus ar-raṭib wa-dhikr wazīrihā Lisān ad-dīn al-Khaṭīb ("Soffio del profumo dal ramo rigoglioso di Andalusia e storia del suo visir Lisān ad-dīn al-Khaṭīb"), che nella prima ...
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Letterato, filologo ed erudito arabo marocchino, nato ad Ūṭāṭ, (Marocco del SO.) nel 1037 èg., 1628 d. C., morto nel 1090 èg., 1679 d. C. In Europa è noto per i suoi tre viaggi compiuti dal paese natale alla Mecca e Medina per via di terra negli anni 1059-1074 èg., 1649-1664 d. C., e descritti in due volumi interessanti sia dal lato geografico sia da quello della storia letteraria e culturale.
La parte ...
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IBN QĀSIM al-GHAZZĪ, Abū ‛Abd Allāh Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Giurista arabo musulmano di scuola shāfi‛ita, nativo od oriundo di Ghazzah in Palestina e morto nel 918 èg. (1512-1513), popolare in [...] Oriente e, attraverso traduzioni e sunti, noto anche in Europa per il suo commento intitolato Fath al-Qarīb al compendio di diritto di Abū Shugiā‛ (v., I, p. 159), ampiamente poi glossato da numerosi autori, ...
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MĪRKHWĀND
Francesco Gabrieli
. Storico persiano, il cui nome esatto è Muḥammad ibn Khāwandshāh ibn Maḥmūd, nato a Balkh nel 1443 e morto nel 1498. Visse per lo più a Harāh dove ebbe il favore del noto [...] letterato e uomo di stato Mīr ‛Alī Shīr, ministro dell'ultimo tīmūride di Persia Ḥusain.
A Harāh appunto egli compose in persiano la storia universale cui deve la fama intitolata Rawḍat, aṣṣafā' fī sīrat ...
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IBN ẒAFAR, Abū ‛Abd Allāh Muḥammad ibn ‛Alī ibn Muḥammad aṣ-Ṣiqillī
Filologo, letterato, giurista ed esegeta coranico arabo, nato e vissuto parte della vita in Sicilia, ma educato alla Mecca e morto [...] nel 564 èg., 1169 d. C., a Ḥamāh in Siria. È soprattutto noto per il libro Sulwān al-muṭā‛ fī ‛udwām al-atbā‛ (I rimedî morali per il sovrano nell'inimicizia dei sudditi), dedicato, nella sua redazione ...
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Uno dei maggiori teologi speculativi dell'islamismo e inoltre rinomato scrittore, in arabo, di filosofia, diritto, matematica, astronomia, medicina, astrologia e scienze occulte; nato ad ar-Rayy (antica Rhagae, non lungi dall'odierna Ṭehrān) il 25 ramadān 544 (26 gennaio 1149; altri anticipa la data di un anno), vissuto nella Persia e nella Transoxiana, morto a Herāt il lunedì 1 shawwāl 606 (29 marzo ...
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Barakzai
Dinastia afghana (1818-1973) di etnia pashtun. Fondata da Dost Muhammad B., creò uno Stato come centro politico indipendente dalle strutture tribali. La collaborazione con la Gran Bretagna assicurò [...] ). Nel 1921 Amanullah concesse la Costituzione e assunse il titolo di scià. La dinastia regnò fino al 1973; l’ultimo sovrano, Muhammad Zahir Shah (1914-2007), spodestato da un colpo di Stato nel 1973, dopo un lungo esilio in Italia nel 2002 è tornato ...
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Scrittore egiziano (Manfalūṭ 1876 - Il Cairo 1924), discepolo del grande riformatore Muḥammad ῾Abduh, le cui dottrine riformiste non gli impedirono di provare una forte ammirazione per la letteratura romantica [...] occidentale, soprattutto francese. Tra le sue opere, spesso permeate da un forte moralismo religioso, ricordiamo: an-Naẓarāt ("Le riflessioni", 3 voll., 1910, 1912, 1920) e al-῾Abarāt ("Le lacrime", 1915) ...
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Seguaci della scuola musulmana di rituale e diritto fondata dal giurista Muhammad ash-Shafi̔i (767-820). Questi perfezionò il metodo di deduzione delle norme giuridiche e rituali dal Corano e dalla sunna: [...] elaborò infatti un nuovo corpo di dottrine che escludevano le opinioni soggettive e arbitrarie, cercando sempre una giustificazione sulla base del Corano e della sunna. La sua opera maggiore, e testo fondamentale ...
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- Sultano di Delhi (m. 1210). Schiavo, fu al servizio del sovrano afghano Muhammad Ghuri e con lui partecipò alla conquista di Delhi e di altre province indiane. Alla morte di Muhammad, emancipatosi dalla [...] condizione servile, gli succedette e fu proclamato sultano di Delhi ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...