IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] XII e morto a Marrākesh nel Marocco nel 581 èg., 1185-1186 d. C. Nel Marocco fu medico e consigliere del sovrano almohade Abū Ya‛qūb Yūsuf, che regnò dal 558 èg. (1163) al 580 (1184) e al quale egli presentò ...
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Religioso e politico sudanese (Dongola 1844 - Omdurman 1885). Seguace della confraternita mistica as-Samaniyya, nel 1881 si dichiarò Mahdī e diede vita al movimento religioso e politico del mahdismo (al-Mahdiyya): [...] del Sudan, stabilì la capitale a Omdurman, dove morì di tifo nel giugno 1885. Suo successore fu ῾Abd Allāh ibn Muḥammad at-Ta῾ā᾿ishī, che continuò il gihād fino al 1898, quando una spedizione britannica inflisse una disfatta al movimento mahdista ...
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IBN ‛ĀBIDIN, Muḥammad Amīn ‛ābidīn ibn ‛Umar ‛Ābidīn
Carlo Alfonso Nallino
Il maggiore dei giuristi arabi musulmani di scuola hanafit, del secolo XIX; nato a Damasco nel 1198 èg., 1783-1784 d. C ivi [...] trattato di diritto ḥanafita di at-Timurtāshī (morto nel 1004 èg., 1596), e la rielaborazione (tanqīḥ) della raccolta di fatwà o responsi giuridici di Ḥāmid ibn Muḥammad al-Qūnawīal-‛Amādī, morto nel 985 èg., 1577-1578 d. C. Suo figlio ‛Alā' ad-Dīn ...
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Miskawayh, Abu Ali Ahmab Muhammad ibn Yaqub
Miskawayḥ, Abū ‛Alī Aḥmab Muḥammad ibn Ya‛qub
Storico e filosofo musulmano persiano (n. Rayy 932 - m. 1030). Definito un «umanista arabo» (Arkoun, Kraemer), [...] M. è considerato un esempio del razionalismo e del ‘laicismo’ preaverroista. Nel suo pensiero, influenzato da al-Kindī e da al-Āmirī, è fondamentale l’aspetto della riflessione etica che rilegge l’idea ...
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Scienziato e filosofo arabo (ar-Rayy 854 circa - ivi 925). Discepolo di aṭ-Ṭabarī, ar-R. fu direttore dell'ospedale di ar-Rayy e, successivamente, di quello di Baghdād. Autore prolifico (al-Bīrūnī menziona 184 sue opere, la maggior parte delle quali è andata perduta) e di grande erudizione, ar-R. si poneva in atteggiamento critico sia verso la tradizione religiosa (considerava i profeti di tutte le ...
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Astronomo arabo (sec. 9º), noto in Occidente con il nome di Alfraganus. La sua fama è dovuta al suo compendio di astronomia Kitāb fī giawāmi‛ ‛ilm an-nugiūm ("Il libro delle nozioni elementari intorno alla scienza degli astri"), tradotto in latino da Giovanni di Siviglia nel 1135 e da Gherardo da Cremona (morto nel 1187) e successivamente da altri. È ricordato da Dante (Convivio II, 6) ...
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Scrittore persiano (sec. 11º d. C.), autore di un sommario storico-religioso, intitolato Bayān al-adyān ("Esposizione delle religioni") con dati pregevoli su alcune sette eretiche musulmane. ...
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Filologo e letterato arabo musulmano (al-Mashān, Bassora, 1054 - Bassora 1122). La sua opera più famosa sono le cinquanta maqāmāt, in cui portò alla perfezione questo genere di componimento in prosa rimata. Le maqāmāt di al-Ḥ., bozzetti e scenette di genere, che hanno per protagonista un Abū Zaid as-Sarūgī, furono più volte imitate non solo fra gli Arabi, ma anche da scrittori in ebraico e siriaco, ...
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Fondatore di quello che, cronologicamente, è il terzo dei sistemi o riti o scuole (madhhab) sunniti vigenti in rituale e diritto musulmano e che da lui prende il nome (v. islamismo, XIX, p. 614). Di stirpe quraishita hāshimita, nacque a Ghazzah (Palestina di sud-ovest) nel 150 eg. (767 d. C.), e morì ad al-Fusṭāṭ (Cairo Vecchio) il 30 ragiab 204 (20 gennaio 820); andò a perfezionarsi a Medina sotto ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...