VROOM, Handrik Cornelisz
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato a Haarlem nel 1566, vi morì nel 1640. Fu uno dei primi pittori di marine della scuola olandese e della sua generazione anche il principale. In [...] gioventù fu in Ispagna pittore di maioliche, e venne poi in Italia, a Venezia, a Milano, a Genova e a Torino, cercando fortuna. A Roma Paolo Bril l'incoraggiò a dedicarsi alla pittura di quadretti su rame ...
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VERHAGHEN, Pierre-Joseph
Arthur Laes
Pittore. Nacque a Aerschot il 19 marzo 1728, morì a Lovanio il 3 aprile 1811. Fu allievo prima di un pittore restauratore, J. B. Van den Kerckhoven, quindi di Balthazar [...] Beschey in Anversa; compì la propria educazione artistica copiando opere del Rubens, di G. De Crayer. Nel 1771 iniziò un lungo viaggio per l'Italia e per la Germania, e non ritornò a Lovanio, dove si era ...
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VISENTINI, Antonio
Vittorio Moschini
Architetto, pittore e incisore. Nacque a Venezia nel 1688, morì nel 1782. Dapprima allievo di G. A. Pellegrini e suo aiuto come decoratore, andò poi studiando in [...] particolar modo prospettiva e architettura. Assai scarse sono le sue opere note di pittore prospettico: tra esse è caratteristica una veduta architettonica, arieggiante alquanto i modi di G. P. Pannini, ...
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Pittore, nato il 17 ottobre 1890 a Hannover, dove morì il 2 febbraio 1964. Autodidatta, si dedicò completamente alla pittura dal 1919 con un'intensa attività nell'ambito dell'arte concreta, a stretto contatto [...] con K. Schwitters, amico di Kandinskij, attento alle esperienze di P. Mondrian, T. van Doesburg, L. Moholy Nagy. Nel 1926 tenne la sua prima personale a Berlino presso la galleria Der Sturm e partecipò ...
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ZUCCARELLI, Francesco
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore e incisore. Nacque a Pitigliano nel 1702, morì a Firenze nel 1788. Fu scolaro a Firenze di Paolo Aresi e a Roma di G. M. Monaldi e P. Nelli. Viaggiò [...] per tutta l'Italia; a Venezia, dove si trovò dopo il 1730, subì l'influenza di Marco Ricci; a Bergamo si fermò diverse volte (1736, 1747, 1748, 1751), trovandovi aiuto e protezione dal conte Fr. M. Tassi. ...
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EUTYCHIDES (Εὐτυχίδης)
G. Cressedi
4°. - Scultore milesio di età imperiale figlio di Zoilos, morì a sedici anni. Solo dal suo epitafio in versi (inciso su un rilievo funerario, con un ragazzo stante, [...] coperto da mantello), già conservato a Venezia (Loewy, I. G. B., 550) ed ora perduto, in cui egli è proclamato "per nulla inferiore a Prassitele", si conoscono il suo nome e la sua pretesa eccellenza artistica.
Bibl.: ...
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ALBERTINI, Francesco
P. Pelagatti
Erudito fiorentino, visse a lungo a Roma e vi morì nel 1520. Dal 1493 fu cappellano della chiesa di S. Lorenzo a Firenze, e nel 1499 ne divenne canonico. Conobbe eminenti [...] personalità artistiche del suo tempo ed affermò di essere stato alunno di Domenico Ghirlandaio e del Poliziano. A suo dire, compì un progetto per la facciata di S. Maria del Fiore e disegnò una porta per ...
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CARLO IV di Lussemburgo, Imperatore
M. Mihályi
Nato nel 1316 a Praga, ove morì nel 1378, C. era figlio di Giovanni (1296-1346), conte di Lussemburgo e re di Boemia dopo la morte del cognato, ultimo [...] dei Přem'yslidi. Educato a Parigi alla corte dello zio Carlo IV, re di Francia (1294-1328), tra il 1323 e il 1330, fu reggente della signoria dell'Italia settentrionale tra il 1331 e il 1333. Alla morte ...
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CARLI, Raffaello dei, detto Raffaellino del Garbo
Anna Padoa Rizzo
Dal Vasari sappiamo che morì a cinquantotto anni nel 1524: la data di nascita dovrebbe dunque aggirarsi intorno al 1466 (1470 circa, [...] Ragghianti).
Suo figlio Bartolomeo, detto il Bontaca, fu pittore; s'iscrisse all'arte dei medici e speziali il 4 giugno 1537 e morì il 25 nov. 1555, ricevendo sepoltura nella chiesa di S. Simone (Milanesi, in Vasari, IV, p. 235). Il Vasari lo ricorda ...
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ZACCHIA da Vezzano
Carlo Gamba
Pittore, ricordato dal 1519 in Lucca dove operò e morì dopo il 1561. Il suo stile deriva dalla scuola fiorentina e specialmente da fra Bartolomeo con qualche influenza [...] emiliana. Artista molto ineguale, venne a suo tempo apprezzato quale decoratore a fresco e a graffito di facciate, di cui rimane ormai a Lucca un solo esemplare frammentario sul fianco d'una casa Fornaciari, ...
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dulce et decorum est pro patria mori
(lat. «è dolce e bello morire per la patria»). – Noto verso delle Odi di Orazio (III, 2, 13), spesso citato per risvegliare l’amor di patria o per esaltare il sacrificio di chi per la patria ha dato la...