Trovatore provenzale, di Lunel (Montpellier), nato nel 1244 secondo quello ch'egli stesso dice nel suo Romans de mundana vida (1284). Abbiamo di lui sei canzoni d'amore, una canzone alla Vergine, un sirventese [...] storico ...
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Scrittrice francese (Montpellier 1784 - Parigi 1838); sposò il generale J. A. Junot poi duca di Abrantès. Dopo la caduta dell'Impero, tenne per molto tempo un salotto famoso. Scrisse, oltre a numerosi [...] romanzi, dei Mémoires in 18 voll. (1831-34) sulla Rivoluzione, il Direttorio, l'età napoleonica e la Restaurazione ...
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Poeta francese (Montpellier 1745 - Parigi 1794). Autore di versi elegiaci e didascalici, è noto soprattutto per l'ambizioso poema in 12 canti Les mois (1778), il cui insuccesso compromise la sua carriera [...] letteraria. Di idee illuministe, accolse con favore la rivoluzione ma, rimasto fedele alla monarchia, morì sulla ghigliottina ...
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Commediografo francese (Montpellier 1843 - Nouan-le-Fuzelier, Loir-et-Cher, 1920). Esordì con una commedia in versi, La revanche d'Iris (1868), ma poi si dedicò soprattutto al vaudeville e all'operetta [...] (Les mousquetaires au couvent, 1880; Fanfan la Tulipe, 1882; entrambe musicate da L. Varney) ...
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Romanziere (Montpellier 1918 - Barcellona 1987); nei suoi romanzi (Le voyage du mauvais larron, 1946-48; Le salaire de la peur, 1950; Lumière de soufre, 1952; Les oreilles sur le dos, 1953) si rifà soprattutto [...] alla migliore narrativa americana (Caldwell e Saroyan in particolare), che nella raccolta di novelle La plus grande pente (1961) appare ancora presente come vivace esperienza di linguaggio e di stile sebbene ...
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Scrittore francese (Montpellier 1909 - Châtillon-sous-Bagneux 1996). Stabilitosi a Parigi a sedici anni, fece parte del movimento surrealista (1931-40). Autore di raccolte poetiche caratterizzate da un [...] accentuato erotismo (Ne pas voir plus loin que le bout de son sexe, 1936; J'arbre comme cadavre, 1937; Vie et survie du vampire, 1939), nel 1943 pubblicò 120, Rue de la Gare, romanzo giallo in cui compare ...
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Scrittore francese (Montpellier 1894 - Saint-Jeannet, Alpi Marittime, 1974). Amico di M. Duchamp, F. Picabia e T. Tzara, dopo esordî come pittore e poeta diede vita a una produzione teatrale di stampo [...] dadaista (L'empereur de Chine, 1921; Arc-en-ciel, 1925; Le bourreau du Pérou, 1928). Scrisse romanzi il cui umorismo è vicino a quello di A. Jarry (L'autruche aux yeux clos, 1924; Ariane, 1925; Clara des ...
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Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] e linguaggio contemporanei hanno loro negato. Strumento primario di questa riforma dev'essere un linguaggio che, rinnegando codici interpretativi, antropocentrismo e astrazioni della poetica tradizionale, ...
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Poeta francese (Moissac, Tarn-et-Garonne, 1867 - Montpellier 1938), tra i fondatori (1891) dell'"École romane" con J. Moréas; arieggiò i modi poetici di P. de Ronsard, come appare nel suo libro più caratteristico, [...] De la métamorphose des fontaines, poème suivi des Odes, des Sonnets et des Hymnes (1895) ...
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Scrittore francese (Pieusse, Aude, 1894 - La Tuilerie, Montpellier, 1978). Esordì con raccolte di versi (Le coeur grec, 1920; Le cygne androgyne, 1921) e con romanzi (Sur le fleuve amour, 1923; Les cinq [...] sens, 1924); le sue cose migliori sono le evocazioni storiche romanzate: Jeanne d'Arc (1925), Don Juan (1930), Le vert galant (1931), François d'Assise (1960). Ad epoca successiva appartengono La Delteillerie ...
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euroregione
s. f. Regione europea. ◆ L’alta velocità ben diffusa in Spagna non unisce ancora Madrid a Barcellona, né c’è una pianificazione chiara […] sui destini di Catalogna e in particolare sul grande sogno «di sviluppare attorno alla città...