Filosofo (Mezerny, Ardenne, 1664 - Étrépigny, Champagne, 1729). Studiò teologia nel seminario di Châlons e fu poi parroco di Étrépigny. Influenzato da Montaigne, Cartesio e Bayle, svolse nei suoi manoscritti, [...] intitolati Mon tes tament e pubblicati postumi (alcuni estratti da Voltaire, 1762, e da d'Holbach, 1772; in ed. integrale da R. Charles, 3 voll., 1864), una teoria che pone la materia (intesa come aggregazione ...
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In gnoseologia, dottrina secondo cui, pur non potendo avere conoscenza oggettivamente certa della realtà, si può discriminare le conoscenze più probabili da quelle meno probabili. La sua forma classica [...] con probabiles (nel senso di «approvabili») le rappresentazioni che Carneade chiama «persuasive», determina l’origine del termine probabilismo. Nell’età moderna l’atteggiamento probabilistico si è rinnovato in scettici come Montaigne e D. Hume. ...
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Les caractères Opera del moralista J. de La Bruyère (1645-1696), pubblicata nel 1688 col titolo Les Caractères de Théophraste, traduits du grec, avec les Caractères ou les moeurs de ce siècle; nelle edizioni [...] , la parte originale si andò a mano a mano accrescendo.
È un vasto quadro dei costumi del tempo e una galleria di ritratti, da riconnettersi con le Maximes di Fr. de La Rochefoucauld, con le Pensées di Bl. Pascal e gli Essais di M. de Montaigne. ...
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Filosofo ed enciclopedista (Parigi 1738 - ivi 1810); amico e collaboratore di Diderot e d'Holbach, ebbe atteggiamenti fortemente anticlericali e anticattolici. Diresse la sezione dedicata alla filosofia [...] nature (1790) di d'Holbach, un'importante edizione di Diderot (Oeuvres, 15 voll., 1798) e una degli Essais di Montaigne (1802). Su Diderot scrisse anche i Mémoires historiques et philosophiques de D. Diderot, inseriti nell'edizione delle Oeuvres de D ...
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Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] con la tradizione umanistica, con le nuove filosofie rinascimentali della natura, con l’insegnamento di moralisti come M. di Montaigne e P. Charron e il loro richiamo a una misura umana che rifiuta le filosofie dogmatiche e l’intolleranza religiosa ...
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Storico italiano del pensiero scientifico (Roma 1930 - ivi 2020); professore di storia della scienza a Roma dal 1980. Nel 1956 ha fondato con A. Ferrabino Il Veltro, rivista della civiltà italiana, di [...] di Roma), è divenuto nel 2006 anche presidente dell'Istituto italiano di studi germanici. Ha ricevuto nel '91 il premio Montaigne per l'affermazione dell'idea europea. Si è in particolare occupato di storia della biologia e della psicologia dell'Otto ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] . Nel pensiero moderno il r. si ripropone soprattutto in connessione con lo scetticismo, come nel caso di Montaigne, che, sotto le suggestioni dei radicali mutamenti intervenuti nel sapere scientifico e delle recenti scoperte geografiche, metteva ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] pp. 506-08, 513, 519-21; A. D'Ancona, L'Italia alla fine del secolo XVI. Giornale di viaggio di M. di Montaigne, Città di Castello 1895, pp. 486, 492; E. Gamurrini, Istoria genealogica delle famiglie nobili toscane, III, Firenze 1673, pp. 246-250; G ...
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Barthes, Roland
Daniele Dottorini
Filosofo e semiologo francese, nato a Cherbourg (Manche) il 12 novembre 1915 e morto a Parigi il 26 marzo 1980. Figura fondamentale nel panorama culturale francese [...] padre, avvenuta durante la Prima guerra mondiale, B. trascorse l'infanzia a Bayonne. Frequentò quindi a Parigi il Lycée Montaigne e il Lycée Louis-le-Grand. Nonostante problemi di salute, nel 1939 riuscì a conseguire la laurea in lettere classiche ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente suddivisa in tre fasi o scuole: il pirronismo,...