CORBINO, Epicarmo
Domenico Demarco
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 18 luglio 1890 da Vincenzo, modesto artigiano, ma con cultura superiore alla media, e da Rosaria Imprescia. Egli fu quarto maschio [...] mentre il miglioramento delle condizioni economiche generali dell'Italia creò le premesse per un periodo aureo per la nostra moneta.
Passarono quattro anni prima che vedesse la luce il quinto volume (ibid. 1938), che arrivava fino allo scoppio della ...
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GATARI, Galeazzo
Isabella Lazzarini
Figlio di Andrea di Montino, nacque probabilmente nel 1344 a Padova da un ramo della cospicua famiglia bolognese che si era trasferito a Padova.
Il nonno del G., [...] il G. risulta "texoriero" di Francesco da Carrara il Vecchio. In tale veste ricevette da quest'ultimo l'ordine di trasformare in moneta padovana l'oro e l'argento contenuti in tre carri che il re d'Ungheria, Luigi I, aveva inviato come contributo di ...
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D'ADDARIO, Raffaele
Giuseppe Guerrieri
Nacque a Grottaglie (Taranto) il 17 dic. 1899 da Luigi e Maria Corrente. Laureatosi nel 1924 presso l'Istituto superiore di scienze economiche e commerciali di [...] assicuratori può essere, durante la vita del contratto, turbata a causa di eventuali fiuttuazioni del valore della moneta, il D. si pose il problema di escogitare un qualche meccanismo di riequilibrazione, ossia una qualche clausola contrattuale ...
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AGAZZINI, Michele
Elsa Fubini
Nato nel 1790, presumibilmente di origine lombarda, morì nel 1840. Economista, la sua opera più importante è La Science de l'économie politique ou Principes de la formation [...] ; R. H. Inglis Palgrave, Dict. of Political Economy, London 1894, pp. 20-21; F. Ferrara, Della moneta e de suoi surrogati, Bibliografia, I, Opere sulla moneta, in Biblioteca dell'economista, s. 2, VI, Torino 1857, p. CCXCI; Encyclopedia of the Social ...
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FORTEGUERRA, Forteguerra
Giorgio Tori
Nacque a Lucca nella prima metà del sec. XIV, da Pagano di ser Lando. Trascorse parte della giovinezza nelle Fiandre, a Bruges, ove, insieme col cugino Bartolomeo, [...] dagli statuti, non poteva intervenirvi di diritto.
Il 28 ott. 1373 il F. fu eletto fra i quindici cittadini "super nova moneta cudenda" e il 17 dicembre fece parte della Balia dei sei cittadini che doveva occuparsi della presenza sul territorio della ...
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CAPPELLO, Piergiovanni
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 21 maggio 1681 da Andrea e da Paolina Bonfadini. Non molto attiva né particolarmente brillante fu la sua carriera politica, che non gli consentì [...] %. Tra il 1727 e il 1731 il C.stese anche la sua opera più famosa, il Nuovo trattato del modo di regolare la moneta, che però uscì alle stampe a Venezia solamente nell'anno 1752.
In quest'opera, frutto di lunghe e appassionate ricerche, il C. tratta ...
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BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] , S. B. nel suo biografo più importante, ibid.,n. s., V (1934), pp. 53 ss.; G. Rossetti, La rapidità della circolazione della moneta in S. A. B.,in Economia, XIII,n. s., XV, 6 (1935), pp. 537-555; G. Gorani, Dal dispotismo illuminato alla rivoluzione ...
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DESIMONI, Cornelio
Giovanni Assereto
Nato a Gavi (Alessandria) il 16 sett. 1813 da Angelo, farmacista, e da Dominica Merlo, si trasferì a Genova per compiervi gli studi fino al conseguimento della laurea [...] prima di tutto il potere d'acquisto e le parità storicamente determinate, come dimostrano anche gli ultimi suoi scritti in materia: La moneta e il rapporto dell'oro all'argento nei secoli XIIeXIII (in Mem. d. R. Accad. d. Lincei, cl. di sc. morali, s ...
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CACHERANO DI BRICHERASIO, Giovanni Francesco Maria
Franco Venturi
Nacque a Bricherasio il 5 ott. 1736 da Giovanni Battista e Maria Vittoria Ripa di Meana. Terzogenito, scelse la via che gli apriva contemporaneamente [...] del Piemonte o biglietti di credito sopra le regie finanze per consigliare il ritorno, il più presto possibile, alla moneta aurea e per deprecare in tutti i modi la politica inflazionistica di cui si era abusato, anche in Piemonte, nel decennio ...
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DE JOHANNIS (Jéhan De Johannis), Arturo
Riccardo Faucci
Nacque a Venezia il 22 nov. 1846, da Massimiliano e Marianna Michielini, in una nobile famiglia avignonese trapiantatasi in Italia al seguito [...] ), ma non applica la teoria del valore-lavoro alla moneta, in quanto bisogna considerare anche il "rapporto fra la quantità di moneta esistente e il numero degli scambi a cui serve la moneta stessa" (p. 252), aderendo alla teoria quantitativa. Per le ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).