rubā‛ī Antica moneta araba d’oro, del valore di un quarto di dīnār, che ebbe corso sotto i Fatimidi (909-1171) in Egitto, nell’Africa settentrionale e in Sicilia. Imitata poi dai principi normanni, fu [...] chiamata tarì ...
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(o altilucco) Moneta d’argento del valore di 3 grossi coniata dalla Repubblica di Ragusa (Dalmazia) dal 1627 al 1701, che ebbe corso fino al 1706. Al dritto porta l’effige di s. Biagio mitrato, al rovescio [...] l’indicazione del valore, una raffigurazione della città tra due stemmi e il millesimo ...
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Piccola moneta d’argento o di mistura del Principato di Monaco, emessa nel 1648 da Onorato II Grimaldi e poi dai suoi successori. P. imperiali erano le monete d’argento dell’Impero circolanti nell’Italia [...] settentrionale nel 18° sec., del valore di 12 e di 17 carantani ...
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(anche trelina o terlina) Moneta milanese di mistura, così chiamata forse perché equivalente a 3 denari; coniata a cominciare da Giovanni Maria Visconti duca di Milano e fino al regno di Filippo IV. Per [...] analogia, anche monete di ugual valore coniate in altre zecche ...
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stellino Moneta d’argento (testone) di Cosimo I de’ Medici duca di Firenze, detta così perché contrassegnata da una stella posta dietro la testa del sovrano. Fu emessa nel 1554 per facilitare i pagamenti [...] dovuti dallo Stato e specialmente quelli delle truppe ducali ...
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(o selmino) Moneta mantovana d’argento del valore di una lira, dei duchi Vincenzo I, Francesco IV e Ferdinando; portava al dritto lo stemma dei Gonzaga, al rovescio la figura di s. Anselmo di Lucca con [...] il pastorale e in atto di benedire. Fu imitata dai signori di Bozzolo e di Guastalla, che posero però nel rovescio la figura di s. Pietro ...
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(o marchesina) Moneta emessa dagli Estensi, marchesi di Ferrara e dai Gonzaga, marchesi di Mantova. Marchesano Ducato d’oro di Ludovico III Gonzaga, che fece coniare anche il mezzo marchesano d’oro e [...] il marchesano d’argento. Lo stesso nome era già stato dato al grosso, con il tipo del tornese, di Teodoro I Paleologo, marchese di Monferrato, coniato a Chivasso ...
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Bronzo a forma di moneta fabbricato in Italia (4°-5° sec.), diverso dalle monete per il contorno circolare scavato intorno alle due facce. I c. riportano sul verso raffigurazioni di divinità o illustri [...] personaggi e sul recto scene mitiche o circensi. È incerto se i c. fossero mezzi di propaganda pagana di senato e aristocrazia romana o emissioni relative ai giochi ...
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terzolo Moneta milanese di mistura, detta anche terzarolo. Dei denari t., ricordati in documenti milanesi della seconda metà del 12° sec., non si conosce nessun esemplare; si hanno invece denari t. dal [...] 1250 al 1310, del valore della metà del denaro imperiale; con lo stesso ragguaglio furono in uso a lungo lire e soldi di t. come monete di conto ...
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tremisse Moneta d’oro dell’Impero romano prima e bizantino poi (pari a 1/3 del valore del solido aureo), che in seguito divenne l’unità della monetazione aurea dei Longobardi e dei Franchi. Si hanno t. [...] con i nomi dei re longobardi, con il nome di Carlomagno, o senza il nome del sovrano ma con quello del luogo ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani nei pericoli; l’estensione di sign....
monetabile
monetàbile agg. [der. di monetare], non com. – Detto di metallo, che può essere monetato, che è adatto a essere ridotto in moneta: l’adozione dei metalli preziosi ... come materia m. (Boccardo).