DONÀ (Donati, Donato), Giovanni Battista
Giuseppe Gullino
Nacque a Bergamo, dove il padre si trovava come podestà, il 6 marzo 1627, da Nicolò di Francesco e Piuchebella Contarini di Andrea di Battista.
Cospicuo [...] al 1679.
Una carriera, dunque, ricca di impegni di assoluto prestigio, e per di più ottenuti senza gli inevitabili dispendi una forte somma direttamente nel "Casnà" (cassa) del monarca ottomano era novità inaccettabile, per cui una deliberazione del ...
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D'ADDA, Ferdinando
Franca Petrucci
Di antica famiglia lombarda, nacque a Milano il 27 ag. 1650 da Costanzo conte di Sale e da Anna Cusani.
Intraprese studi giuridici e addottoratosi fu ascritto al Collegio [...] in questa occasione Roma aveva negato nel modo più assoluto la possibilita di un intervento in questo senso.
D' di non aver saputo "influire con apprezzabile efficacia sulla condotta del monarca inglese". Tuttavia, ammesso che il D. non sia stato una ...
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GABUSSI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Bologna il 5 ott. 1791 da Luigi, medico chirurgo, e da Cecilia Sandelli, si laureò in giurisprudenza nella città natale l'11 giugno 1812 e dal 1813 fu patrocinatore [...] il tema dell'urgenza del trasferimento del potere dal monarca al popolo ma lavorando anche a costruire il consenso per dava un più positivo giudizio su Carlo Alberto, re assoluto anch'egli ma con ambizioni che rendevano inevitabile lo scontro ...
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BROGLIO, Angelo (Angelo da Lavello, Tartaglia, Tartaglia da Lavello)
Alfred A. Strnad
Nacque, intorno alla seconda metà del sec. XIV, in Lavello (Potenza) da Andrea, figlio illegittimo di Raimondo (II) [...] il B. preferì abbandonare le parti della sorella del defunto monarca, Giovanna II, succeduta a Ladislao sul trono di Napoli nonostante " o in modi consimili, si atteggia a signore assoluto dei territori di dominio pontificio. Mentre le sue soldatesche ...
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CAPECE GALEOTA, Fabio
Carla Russo
Nacque a Napoli nel 1572, in un'antica famiglia patrizia napoletana, aggregata al seggio di Capuana. Si dedicò agli studi di giurisprudenza, avendo come maestro, tra [...] di un rinnovamento dell'ordinamento istituzionale dello Stato, la cui forza e la cui autorità si accentrava nella monarchia. Il potere assoluto del re era concepito dal C., come dagli altri giuristi del suo tempo, in funzione della pubblica utilità ...
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CHIALAMBERTO, Domenico Simone Ambrosio conte di
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Torino il 12 febbr. 1754 (Manno, Supplemento) dal conte Aleramo e Maria Teresa Scarandi Scala. Della famiglia Ambrosio, [...] si concordarono azioni dirette ad abbattere il regime assoluto ed a sostituire ad esso la repubblica. Scoperte s. 3, XVIII (1873), 6, pp. 391-429; N. Bianchi, Storia della monarchia piemontese dal 1773 sino al 1861, Torino 1878, II, pp. 551 ss.; IV, ...
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tirannide
Marzia Ponso
Un potere arbitrario che si impone con la forza
Sorto per designare uno specifico regime politico nella Grecia antica, il concetto di tirannide ha progressivamente assunto nei [...] in uno Stato a regime monarchico. Per i critici dell’assolutismo è tiranno il monarca che, pur possedendo legittimamente di resistenza, cioè la ribellione contro un sovrano assoluto che rende ingiustamente schiavi uomini nati liberi (diritti dell ...
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monarca
s. m. [dal lat. tardo monarcha, gr. μονάρχης, comp. di μονο- «mono-» e –άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. La persona in cui si accentra la suprema autorità, negli stati retti a monarchia. Ha valore generico e spesso astratto (come sovrano,...
monarchia
monarchìa s. f. [dal lat. tardo monarchĭa, gr. μοναρχία, comp. di μονο- «mono-» e -αρχία «-archia»]. – 1. a. Forma di governo in cui i supremi poteri dello stato sono accentrati in una sola persona (re, sovrano, monarca), la cui...