Genere (Gigantopithecus) di Mammifero Primate, fossile del Pliocene-Pleistocene medio dell’India e della Cina meridionale, caratterizzato da grandi molari ipsodonti, incisivi e canini relativamente ridotti; [...] probabilmente erbivoro. Ritenuto da molti paleoantropologi un Ominide di dimensioni gigantesche (oltre 3 m di altezza), secondo altri era un Pongide relativamente piccolo ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] esili denti (OH 6) venne ad aggiungersi a quegli enigmatici frammenti. Si trattava chiaramente di un contemporaneo di A. boisei con molari e premolari più piccoli e relativamente più stretti; ma la natura esatta della popolazione di cui OH 4 e OH 6 ...
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Paleoantropologia
Giorgio Manzi
La p., o paleontologia umana, è una scienza storica: fornisce ricostruzioni più o meno articolate del processo evolutivo riguardante la nostra specie e cerca di interpretarlo. [...] orientativa successione cronologica): importanti cambiamenti a carico della dentatura, con espansione relativa di premolari e molari rispetto a incisivi e canini; acquisizione della locomozione bipede in postura eretta; espansione di aree corticali ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] umani, piuttosto che da una colonna vertebrale obliqua come quella dei gorilla e degli scimpanzé. D'altra parte i molari erano grandi, mentre la capacità cranica, in termini assoluti, non era maggiore di quella delle scimmie antropomorfe. I tratti ...
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Le origini dell'uomo e l'evoluzione dei primi ominidi
Donald C. Johanson
(Institute of Human Origins and Department of Anthropology Arizona State University Tempe, Arizona, USA)
Sebbene le forme mioceniche [...] rappresenti per gli ominidi una specie basale.
A. ramidus differisce dagli altri ominidi per i canini relativamente grandi, i molari e i premolari piccoli, una base cranica primitiva, il primo molare inferiore da latte dm1 (deciduous molar) molto ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] si trovano animali di numerose specie. La sua dentatura presenta segni di usura a piatto non solo sui premolari e sui molari, ma anche sui canini e sugli incisivi, che nell'uomo moderno invece non sono coinvolti nella masticazione. L'usura dei denti ...
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Evoluzione del genere Homo
Daniel E. Lieberman
(Department of Anthropology Rutgers University New Brunswick, New Jersey, USA)
Steven E. Churchill
(Department of Biological Anthropology and Anatomy Duke [...] nelle dimensioni del cervello (da 600 a 750 cm³) e dei molari, intermedie tra quelle di H. erectus e quelle di diverse ', protuberanze occipitali a doppio arco e fossa soprainiaca, molari taurodonti e uno spazio retromolare tra l'ultimo molare ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] gli arti pelvici (deambulazione bipede e andatura ‘a passi alterni’). L’apparato masticatorio è ridotto con denti iugali (molari e premolari) che non sono specializzati (la dieta è onnivora), il canino piccolo e senza diastema non presenta dimorfismo ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] che invece contraddistinguono molte altre specie, come canini e artigli per difendersi dai predatori e attaccare la preda, o molari da erbivoro, o ancora alluci opponibili per arrampicarsi sugli alberi. Inoltre, per raggiungere la maturità l'uomo ha ...
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molarita
molarità s. f. [der. di molare3]. – In chimica, la concentrazione di una soluzione espressa dal numero di moli di soluto contenute in un litro di soluzione (la molalità si riferisce a un chilogrammo di solvente).
molare1
molare1 agg. e s. m. [dal lat. molaris, agg. der. di mola «macina»; come s. m. (sottint. dens) «dente molare»]. – 1. agg. Relativo alla mola, nel senso di «macina di mulino»; quasi esclusivam. nella locuz. pietra m., la pietra con...