Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] , 1921, l'opera scenicamente rivoluzionaria che, insieme con Ciascuno a suo modo, 1924, e Questa sera si recita a soggetto, 1930, costituisce la la sua disadorna, antiletteraria parola al virtuosismo verbale e musicale dell'età dannunziana, egli ...
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Secondo un’ampia accezione, il grande spazio peninsulare e insulare dell’estrema Asia sud-orientale abitato da genti malesi, grosso modo corrispondente alla Penisola di Malacca e alla maggior parte delle [...] ). Lingua agglutinante con un ristretto numero di prefissi e suffissi; fa largo uso della duplicazione, privilegia l’aspetto verbale sul tempo; ha un lessico vastissimo che ha assunto, nel corso di una storia multisecolare di contatti con diverse ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] altrui. In questo confronto continuo con l'Europa (e in modo privilegiato con la Spagna), in questo dialogo fra l'io Maqueira (n. 1951) e T. Calderón (n. 1955). La libertà verbale e il rapporto ludico con la parola creativa si traducono, non di rado ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] e in generale la mescolanza di testi e discorsi verbali e visivi, derivati da tutti i periodi del passato pongono le carriere di registi che, o al loro interno o in modo autonomo, si sono via via affermati come i più interessanti di questi ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] di un virtuoso che, senza derogare alla sua rara perizia verbale, emette un giudizio politico sull'Italia e insieme sulla Francia del una comunità. Lo studio del B. diventa in questo modo un'articolata mappa europea del potere e dei centri culturali ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] quali i nuovi generi si sono costruiti, e il modo in cui gli orizzonti d'attesa si sono progressivamente trasformati come per la scultura delle origini, l'oggetto vero della mia arte verbale è il nudo, nel senso dello spirito. E dico che qui spesso ...
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WILLIAMS, William Carlos
Cristina Giorcelli
Scrittore americano, nato a Rutherford, New Jersey, il 17 settembre 1883, morto ivi il 4 marzo 1963. Esercitò per tutta la vita, nella cittadina in cui nacque [...] .
Paterson, il poema epico in cinque libri a cui lavorò, in modo intermittente, per circa trent'anni (e che fu pubblicato tra il 1946 per esprimerla, strumenti adeguati, inventando un tessuto verbale e una forma metrica (il variable foot) capaci ...
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SANGUINETI, Edoardo
Alessandra Briganti
(App. IV, III, p. 263)
Poeta, romanziere, critico italiano. La produzione poetica di S. si è svolta coerentemente sulla linea inaugurata dalla serie Reisebilder, [...] fisica intima e sociale frantumata e dispersa. L'"intasamento verbale" della pagina, vergata sulla spinta di un'occasione 1985), che traduce liberamente il testo goethiano interpretandolo in modo straniante con una mescolanza di linguaggi, di stili e ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] Robespierre, decapitando l'uno Iddio l'altro il re. Di un simile modo d'intendere il frutto del terrore e del criticismo (quanto è detto , l'uso sorvegliatissimo del climax, l'onda verbale e immaginifica che si innalza e precipita per tornare ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] "Camo" sia la celebrità di un poeta in tal modo designato. Il Contrasto, secondo lui, andava invece attribuito a contrasto, compattamente serrato nella fitta rete di un duello verbale che, nella corrispondenza tra misura strofica e battute, propone ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...