Disciplina che ha per oggetto l’arte poetica, di cui si occupa sotto un profilo prevalentemente teorico, eventualmente anche da un punto di vista descrittivo-sistematico, storico-funzionale ecc., ma non [...] un testo che richiama anzitutto l’attenzione su sé stesso, sul modo in cui è costruito, sull’organizzazione del verso e del periodo, scritti, che non siano necessariamente presenti in qualsiasi manifestazione verbale, orale o scritta (di ciò, per es. ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] cantatrice calva (1982) di L. Chailly, caratterizzate dal surrealismo verbale dello scrittore; così come lo spaesamento tra passato e presente ha di un testo, che definisce in un certo qual modo la formulazione poetica dell'epoca moderna" (Europa 50/ ...
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Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] non figurative a un tipo di romanzo libero nell'euforia verbale e nella critica della cultura contemporanea, ricco di spregiudicato edonismo alle lingue locali. Cresce, anche se in modo diseguale, la fortuna delle relative letterature presso il ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] manifesti l'interrelazione degli elementi che reggono un insieme verbale, appunto la struttura del testo, hanno tutti insieme le motivazioni nascoste è una condizione ineliminabile del nuovo modo di fare storia. Simboli e allegorie affiorano dalla ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] nell'Arlecchino, del 1914, aveva proposto il tema del suo modo di frequentare i due linguaggi: "Oggi capisco che anche l un lato talvolta permette di stabilire equivalenze con sistemi verbali e possibilità dell'uso delle medesime categorie analitiche ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] più affidabili, ora nel senso della stilistica verbale centrata sulla memoria timbrica di Dante, sulla Vittorini è seguito un loro ridimensionamento, mentre si è affermata in modo irreversibile la fortuna di Gadda, per l'espressionismo del suo ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] a un poeta non inscrivibile in gruppi, mode o tendenze. Verbale del 2001 potrebbe suggerire subito il nome di Rebora, e A. Anedda (n. 1958), concentratasi su Ph. Jaccottet, ma in qualche modo emula di voci dalla Russia, da M.I. Cvetaeva a O.E. Mandel ...
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Sud-Est asiatico, letterature del
Irma Piovano
Maria Citro
I Paesi del Sud-Est asiatico presentano sostanziali differenze sia sul piano politico e sociale, sia per il sistema economico, per la libertà [...] che gli ha permesso di conciliare il gusto del gioco verbale con la denuncia dei mali della società. Scrittore di vietnamita si trova di fronte a una sfida: trovare il modo di liberarsi sia dall'oppressione della censura sia dalle nefaste conseguenze ...
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VIANI, Lorenzo
Nello TARCHIANI
Arnaldo BOCELLI
Pittore e scrittore, nato a Viareggio il I° novembre 1882, morto al Lido di Roma il 2 novembre 1936. Studiò all'Istituto di belle arti di Lucca, ma più [...] alla lingua il vernacolo e il gergo, non già, al modo dei bozzettisti e naturalisti, per studio di fedeltà al vero, con gli arcaismi, per ragioni di allitterazione e di risalto verbale: con frequente effetto, peraltro, di oscurità. Ma singole figure ...
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MacBETH, George Mann
Rosario Portale
Poeta e narratore scozzese, nato a Shotts (Lanarkshire) il 19 gennaio 1932. Laureato in lettere classiche e filosofia al New College di Oxford, dal 1955 al 1976 [...] elementi grotteschi, macabri, violenti, parodici e da sperimentalismo verbale, sono subentrate composizioni di respiro e di visione più ampi , nelle quali la poesia di MacB. è un modo non di evadere ma di essere dentro alle cose.
Rifuggendo ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...