Poeta turco (Konya 1227 - ivi 1312). Figlio del mistico Gialāl ad-Dīn Rūmī, studiò a Konya e a Damasco, unendo l'educazione ortodossa a una profonda intuizione e preparazione mistica; alla morte di suo [...] padre ne continuò l'opera. Ha lasciato numerosi versi anche in persiano ...
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Poeta persiano (sec. 11º), autore di quartine mistiche in dialetto del Luristan, che insieme a quelle di Abū Sa῾īd ibn Abī l-Khair rappresentano il primo fiorire della poesia mistica nella lirica neopersiana. ...
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Erudito ebreo (Neustadt 1472 - Venezia 1549); dimorò a lungo in Italia, dove fu amico di umanisti e protetto dal cardinale Egidio da Viterbo, al quale insegnò la lingua e la mistica ebraica. Fu autore [...] di dizionarî, scritti grammaticali e studî masoretici ...
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Filosofo neoplatonico (n. Neapoli di Samaria 440 d. C. circa). Successore di Proclo (484) nell'accademia di Atene, vi rappresentò quella corrente aristotelizzante cui subentrò poi la tendenza platonica [...] e mistica riaffermata dal suo successore Isidoro. ...
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Mistico e poeta persiano (Tabrīz 1356 - Khargid, Khorāsān, 1433). Discepolo dello shaikh Ṣadr ad-Dīn Mūsā, operò come propagandista (dā῾ī) della ṭarīqa ṣafavide. Imitatore di Ḥāfiz, scrisse trattati di [...] mistica e alcuni mathnawī, tra cui Anīs al-῾Arfin ("L'amico degli gnostici") e un dīwān. ...
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Scrittore e filosofo russo (Mosca 1884 - Monaco 1965). Prima della rivoluzione pubblicò alcune opere filosofiche (Tragedija tvorčestva "La tragedia del processo creativo", 1910; Tragedija mističeskogo [...] soznanija "La tragedia della coscienza mistica", 1910; Žizn´ i tvorčestvo "Vita e creazione", 1911). In seguito, emigrato nel 1922 in Germania (dove insegnò dapprima sociologia a Dresda, quindi, dal 1947, storia della spiritualità russa a Monaco), ...
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Teologo e filosofo (Venezia 1460 - Asolo 1540), noto anche come Francesco Giorgio Veneto, francescano. In De harmonia mundi totius cantica tria (1525) e In Scripturam Sacram problemata (1536) espose una [...] dottrina mistica dell'universo, in cui vengono accostate concezioni bibliche, cabalistiche, platoniche e pitagoriche. ...
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Teologo e scrittore luterano (Herrenberg 1586 - Stoccarda 1654), nipote di Jakob. Nel romanzo utopistico Rei publicae christianopolitanae descriptio (1619) delineò un ampio disegno di realizzazione delle [...] norme evangeliche. Fu attratto dalla mistica di J. Arndt, si occupò di scienze occulte e col dramma Turbo ("il cavaliere errante dello Spirito", 1616), introdusse nella letteratura tedesca il tema "faustiano". ...
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Poeta statunitense (Oakland 1919 - San Francisco 1988). Esponente di gruppi d'avanguardia, ha professato uno strenuo sperimentalismo, esprimendo in una forma poetica aperta, doviziosa e irta di richiami [...] eruditi, una tematica erotico-mistica. Poeta difficile, D. si muove nel solco d'una tradizione che da Dante attraverso Blake giunge a Pound, a Williams. Fra le sue opere: The opening of the field (1960), Roots and branches (1964), Bending the bow ( ...
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Scrittore ascetico (Estella 1524 - Salamanca 1578); francescano a Salamanca (1550), a Lisbona (1554-60) e a Madrid, dove fu predicatore di corte di Filippo II che gli affidò varie missioni diplomatiche. [...] , sono soprattutto note le Cien meditaciones devotissimas del amor de Dios (1576), uno dei capolavori della mistica spagnola del Cinquecento, assai apprezzate da Francesco di Sales e da Pascal. Molto diffuso anche il Libro de la vanidad del mundo ...
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mistica
mìstica s. f. [femm. sostantivato di mistico1]. – 1. Esperienza interiore, attestata in tutte le forme di civiltà e soprattutto nelle varie religioni storiche (taoismo, induismo, buddismo, ebraismo, cristianesimo, islamismo), descritta...
misticismo
s. m. [der. di mistico1]. – 1. a. Esperienza che impegna la vita interiore dell’uomo di fronte a una realtà misteriosa, assoluta, altra da sé, alla quale il soggetto tende al di fuori dei normali processi conoscitivi; più in generale,...