DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] quella di una società fondata sulla solidarietà tra i ceti nella quale le risorse disponibili vengono impiegate al soddisfacimento nazione. Con occhio saggio e penetrante egli deve avere in mira il clima, i costumi, le relazioni con le altre societa ...
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MALLIO, Michele
Donatella Fioretti
Nacque a Sant'Elpidio a Mare, presso Fermo, il 4 nov. 1756 dalla recanatese Antonia Pasqualini e da Girolamo, appartenente a un'antica famiglia del patriziato elpidiense [...] al teatro Argentina il 29 luglio 1798 - il M. mira ad accreditarsi come intellettuale del regime e ad averne ricompense risolvere un problema che stava molto a cuore ai nuovi ceti dirigenti: istruire il popolo nelle verità repubblicane. L'impegno ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] abbellire Bologna e per alleviare il disagio dei ceti popolari ai quali furono indirizzati anche provvedimenti come . sicola sistematica, I-IV, Palermo 1850-55, ad indicem; G.M. Mira, Bibliografia siciliana, I, Palermo 1875, p. 450; G. Moroni, Diz. ...
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DEL TUFO, Giovanni Battista
Rosario Contarino
Nacque a Napoli intorno al 1548, ottavo dei diciannove figli di Fabrizio e Lucrezia Carafa, esponenti di illustri ed antiche famiglie partenopee; i Del [...] del bilinguismo, come risultato di una contrapposizione tra i ceti colti e il loro volgare illustre e il mondo popolare Partenope, la coscienza di una dignità antica, che non mira alla rivendicazione di un primato regionale, che all'autore appare ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 1° nov. 1705 dal patrizio Francesco di Nicolò, che apparteneva ad un ramo secondario dei Donà riva de Biasio, e da Fontana Maria Zen. [...] delle varie classi e magistrati de' nobili, avendo in mira altresi che non si accrescano le autorità de' magistrati de del potere all'interno del patriziato veneziano del Settecento, in I ceti dirigenti in Italia..., Udine 1984, pp. 316, 324, 329, ...
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CORTESE, Giulio
Ninni Pennisi
Nacque a Modena (ma Chioccarelli propende per una origine napoletana) attorno al 1530, da nobile famiglia. Sacerdote (secondo il Regio, invece, "cavaliere napoletano"), [...] .). In polemica con il "puro grammatico" il C. mira a restituire importanza alla parola in quanto apportatrice di conoscenza anche la denuncia della corruzione e immoralità dei ceti commerciali emergenti, esplicita nelle Regole per formare epitafii ...
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CORSUTO, Pietro Antonio
Ninni Pennisi
Poche le notizie sulla vita e la figura del Corsuto, nato a Saponara (nella provincia di Messina) nella prima metà del secolo XVI. Studiò a Napoli, dove si addottorò [...] ragionare" (p. 10).
L'operazione culturale del C. mira alla costruzione di un rigido diaframma fra i diversi livelli di A. Pignatelli, il C. individua nell'emergere dei ceti mercantili la vera causa della decadenza del prestigio politico, culturale ...
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titanio2
titànio2 s. m. [lat. scient. Titanium, nome (tratto da quello dei Titani figli di Urano e di Gea) attribuitogli nel 1795 dal chimico ted. M. H. Klaproth che l’aveva scoperto nel 1789]. – 1. Elemento chimico di simbolo Ti, peso atomico...