MIMESI O MIMESI?
Entrambe le pronunce di questa parola, che deriva dal latino mimèsim (a sua volta derivante dal greco mìmesis), sono accettabili.
• Mimèsi, con accentazione ➔piana, prosegue la pronuncia [...] del latino, etimologicamente più corretta poiché la parola è arrivata in italiano proprio dal latino.
• Mìmesi, con accentazione ➔sdrucciola, prosegue la pronuncia del greco.
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] che da tali spostamenti sia venuto anche un contributo decisivo per la consapevolezza linguistica e le capacità di mimesi dialettale esibite nella maggior parte delle sue opere. D’altra parte, verso la frequentazione delle lingue classiche Boccaccio ...
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GRECISMI
Sono grecismi le parole, i ➔prefissi, i ➔prefissoidi, le ➔locuzioni e i costrutti propri della lingua greca ed entrati nell’italiano.
Le parole di origine greca presentano alcune particolarità.
• [...] a quello dell’etimo greco; in questi casi in italiano possono convivere entrambe le pronunce
mìmesi (secondo il modello greco) / mimèsi (secondo il modello latino)
antonomàsia (secondo il modello greco) / antonomasìa (secondo il modello latino).
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] però, la pronuncia di derivazione latina alopècia ha ormai soppiantato quella di derivazione greca alopecìa), mimesi (gr. mìmesi / lat. mimési), sclerosi (gr. sclèrosi / lat. sclerósi, preferibile per analogia con gli altri composti in -osi: artrósi ...
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La generale tendenza a sostituire il pronome personale soggetto col pronome obliquo (➔ personali, pronomi) si riscontra, oltre che per la terza persona singolare (lui si è espanso a scapito di egli), anche [...] d) io» (Mengaldo 1994: 122).
La variabile tu / te discrimina registri più o meno formali e una minore o maggiore mimesi del parlato in differenti contesti comunicativi, come avviene, ad es., nella fiction (Alfieri, Motta & Rapisarda 2008) e nella ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] al fatto che per queste parole la posizione dell’accento in greco non coincideva con quella in latino (gr. mímesi, Oidípus rispetto a mimēsis, Oedĭpus), a differenza di quanto accadeva in altri casi (Afrodìte, gr. Aphrodítē, lat. Aphrodīte). Infatti ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] , l’iterazione di punti esclamativi, interrogativi e di vocali finali, nonché nella loro combinazione con funzione di mimesi della parola gridata: BASTAAA!!!.
Sono considerati registri semplificati il ➔ baby talk (Savoia 1987: 114) e il ➔ foreigner ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] un lavoro di selezione dei materiali linguistici sulla base della mimesi dei procedimenti e dei messaggi dell'inconscio, nasce la questione ora non è più di sapere se l'arte sia una mimesi o una creazione ex nihilo, o se la sua tradizionale organicità ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] alla necessità di rispecchiare il reale, ma è uno strumento di rottura, di estraniamento e di deformazione oltre che di mimesi fortemente ironica e caricaturale (cfr. Cane 1969). In sostanza, se il discorso indiretto libero dei veristi consente di ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] alla prima modalità con il termine di «diegesi» e alla seconda con il termine di «mimesi». L’alternanza di diegesi e mimesi costituisce una delle caratteristiche strutturali del testo narrativo, tanto d’uso funzionale quanto letterario (Segre 1985 ...
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mimesi
mimèṡi s. f. [dal gr. μίμησις der. di μιμέομαι «imitare»], letter. – Propriam., imitazione. Il termine (anche nella forma traslitterata mìmesis) viene usato soprattutto nel linguaggio filosofico, dove acquista importanza con Platone...
mimesia
mimeṡìa s. f. [der. del gr. μίμησις «imitazione»]. – In cristallografia, fenomeno consistente in un particolare tipo di geminazione di due o più cristalli che porta alla formazione di poliedri convessi simulanti un unico individuo...