Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] dei secoli successivi grazie alla mediazione della Poetica di Aristotele, dove ha un ruolo centrale il concetto di mimesi (➔), che fissa alcuni aspetti essenziali del procedimento poetico. Le sue riflessioni, rivolte soprattutto alla tragedia (della ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] per es. quelle dialogiche) un linguaggio meno elevato, ma Bembo invitava a considerare non i passi in cui c’era il rischio della mimesi di parlato, ma quelli in cui lo stile era più alto, come la cornice della raccolta. Inoltre ammetteva che la prosa ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] ːlo] cielo, [teˈleːfono] telefono, [trenˈteːzimo] trentesimo, e in parole dotte come [saˈfeːna] safena, [miˈmeːzi] mimèsi. Viene a cadere pertanto l’opposizione /e - ɛ / presente nell’italiano standard in coppie come [koˈlːɛːga]) collega (sost. masch ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] , non articolati, al sistema fonologico di una lingua.
Tuttavia, le onomatopee non sono una pura e semplice mimesi dei versi prodotti dagli animali, ma mostrano esse stesse aspetti convenzionali. Infatti, ogni lingua usa parole onomatopeiche diverse ...
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PERSIO, Ascanio
Franco Pignatti
PERSIO (Persi, Persii), Ascanio. – Nacque a Matera il 9 marzo 1554 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo, ultimo di cinque fratelli: Antonio, Giovanni Battista, [...] d’Italia, Il Cinquecento, a cura di G. Da Pozzo, III, Padova 2006, p. 1536; G. Sacchi, Esperienze minori della mimesi, ibid., II, Padova 2006, pp. 1068 s.; F. Pignatti, Etimologia e proverbio nell’Italia del XVII secolo. Agnolo Monosini e i ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] e il teatro hanno infine inventato lingue fonosimboliche come lo scat jazzistico o il grammelot teatrale in cui la mimesi, sul piano dell’espressione, si rivela capace di surrogare l’inesistenza di un piano del contenuto codificato, riportando con ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] suo linguaggio comico anche di stilemi tragici e melodrammatici, mentre una maggiore naturalezza nei dialoghi e una «riuscita mimesi dello stile goldoniano» (Trifone 2000) è realizzata dal modenese Paolo Ferrari con la fortunata commedia Goldoni e le ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] realismo della Commedia è dato anche dalla capacità mimetica di riprodurre nel parlato dei personaggi la loro personalità; mimesi che si esplica soprattutto ma non solo nell’Inferno.
L’onnipotenza linguistica della Commedia è ciò che fonda ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] ‘maschia’ fascista o militare (guerra di merda, quel mezzo-feto, «far … boia»); fino alla – talora approssimativa – mimesi dialettale (ziorni, pìgiate … ziovinozz, fiol, perfino la pronuncia romagnola qvesta); insomma un «gergo rozzo», che va messo ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] (1870). Siamo agli antipodi sia della tradizione letteraria e della conseguente prevedibilità delle scelte linguistiche, sia della mimesi di un modello contemporaneo; il vocabolario diventa ora un punto di partenza per trarne materiale raro, da ...
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mimesi
mimèṡi s. f. [dal gr. μίμησις der. di μιμέομαι «imitare»], letter. – Propriam., imitazione. Il termine (anche nella forma traslitterata mìmesis) viene usato soprattutto nel linguaggio filosofico, dove acquista importanza con Platone...
mimesia
mimeṡìa s. f. [der. del gr. μίμησις «imitazione»]. – In cristallografia, fenomeno consistente in un particolare tipo di geminazione di due o più cristalli che porta alla formazione di poliedri convessi simulanti un unico individuo...