Nobile ateniese (m. 515 a. C.) della gente dei Filaidi; fratello di Milziade II il vincitore di Maratona, succedette allo zio Milziade I nella signoria del Chersoneso (524), ma cadde in guerra per mano [...] di un disertore ...
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Filosofo, discepolo di Socrate. Compose una serie di dialoghi di cui sette (Milziade, Callia, Assioco, Aspasia, Alcibiade, Telauge, Rinone) erano considerati autentici dagli antichi, e di cui restano solo [...] frammenti. In essi egli cercò di rappresentare la figura umana e intellettuale del maestro ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] patito per mano di Massenzio, ma lo colloca tra il 311 e il 313, come già aveva fatto Sigonio60. Il ruolo di Milziade diventa decisivo nel racconto degli Annales nel momento in cui egli riceve in dono da Costantino il palazzo del Laterano: come per ...
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Pittore (Aix-en-Provence 1744 - Parigi 1814). Seguace di David, studiò anche a Roma (1775-82). È noto per i suoi dipinti storici, come i Funerali di Milziade (1782) e Alcesti si dà la morte per salvare [...] la vita di Admeto (1785), entrambi al Louvre ...
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Nobile famiglia ateniese che si diceva discendente da Fileo, figlio di Aiace Telamonio, e di Tecmessa. Della famiglia sono noti specialmente Ippoclide di Tisandro, arconte nel 566 a. C. e Milziade figlio [...] di Cipselo, che durante la tirannide di Pisistrato fu signore nel Chersoneso di Tracia. Con suo nipote Milziade, il vincitore di Maratona, e il figlio di lui, Cimone, la famiglia dei F. raggiunse in Atene grandissima autorità. I F. furono di parte ...
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Arconte polemarco ateniese nel 490-89 a. C. Alla vigilia della battaglia di Maratona contro i Persiani fece trionfare col suo voto la tesi dell'attacco propugnata da Milziade. Morì poi valorosamente combattendo: [...] i moderni pensano che abbia avuto nella battaglia importanza maggiore di quella assegnatagli dalla tradizione. Fu ricordato nella Stoa Pecile di Atene e in epigrammi ...
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Il 313: Costantino e i cristiani
Harold A. Drake
Quando Costantino descrive la propria conversione al vescovo Eusebio di Cesarea, molti anni dopo i fatti, egli la identifica come un evento decisivo, [...] lasso di tempo che intercorre tra la ricezione, da parte di Costantino, della petizione dei dissidenti e la sua lettera a Milziade – forse non più di un mese – rende improbabile che tali disposizioni siano il risultato di un accordo tra l’imperatore ...
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(turco Ímrοz) Isola turca dell’Egeo (prov. di Çanakkale). Abitata in origine da Cari e Traci, fu colonizzata dai Greci (8° sec. a.C.) e occupata (6° sec. a.C.) da Milziade, restando soggetta ad Atene [...] sino a età romana. Conquistata da Maometto II, ceduta a Demetrio Paleologo, passò poi ai Gattilusi di Genova, infine ai Turchi. Nel 1717, durante l’ultima guerra veneto-turca, nelle sue acque avvenne uno ...
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MARATONA (ὁ Μαραϑών "il finocchieto" Marăthon)
Doro LEVI
Gaetano DE SANCTIS
Nome di uno dei più antichi demi attici, appartenente alla tribù Aiantís, ubicato sulla costa nord-orientale dell'Attica, [...] la devastazione del territorio, con un decreto di cui si conservava il testo ancora nel sec. IV, deliberarono, su proposta di Milziade, che era uno dei dieci strateghi, di non attendere il nemico presso le mura della città e di andargli incontro a ...
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Nome di tre militari e uomini politici greci: 1. Nobile ateniese (n. 520 a. C.), sposò Agariste nipote di Clistene, dalla quale ebbe Pericle. Fu di tendenza moderatamente democratica; accusò (490) Milziade, [...] e ne ottenne la condanna per la sfortunata spedizione di Paro: fu poi ostracizzato egli stesso (484). Comandò, dopo il suo richiamo in patria, in occasione dell'invasione persiana, il contingente navale ...
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comandare
v. tr. [lat. *commandare, comp. di con- e mandare «affidare, raccomandare, comandare» (cfr. lat. class. commendare «affidare, raccomandare»)]. – 1. Ordinare, imporre di fare una cosa; usato di solito con di e l’infinito: gli comandò...
neogiacobinismo
(neo-giacobinismo), s. m. Radicalismo risoluto, che ripropone mentalità e modi di stampo giacobino. ◆ Mentre le riforme su immigrazione e devoluzione vanno avanti, il «senatur» annuncia una legge sulla famiglia «grande come...