VANDALI (Vandili)
Giovanni Battista Picotti
Col nome di Vandili, ricordato da Plinio, pare che fossero indicati i Germani orientali, di cui facevano parte, fra altri popoli, i Burgundi ed i Goti. Il [...] le sue genti, aprendo la via al dilagare di un'ondata di barbari che sommerse tutto l'Occidente romano. La Gallia fu corsa e saccheggiata e della loro gente.
La vita rude dell'età delle migrazioni ha lasciato il posto, nell'Africa, al lusso, alle ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] da pesca: zone delle lagune dove, sfruttando le migrazioni naturali del pesce (anguille, muggini), che esce ogni mondo ignorato che così risorge e si allea a quelle costruzioni barbariche che nel Veneto, centro di alcuni dei più ambiti dominî ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] arte italiani. In esse l'arco di tempo "dall'arte barbarica alla romanica" (Venturi, 1902) è interpretato in tutta e nella cultura dell'epoca dei Carolingi il coronamento delle migrazioni dei popoli, senza che nello stesso tempo avesse inizio una ...
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CLEFI (Cleb, Clep, Clip, Cleps, Cleph, Clebus, Cleffo, Claffo), re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Appartenente alla stirpe di Beleos, una delle grandi famiglie da cui i Longobardi avrebbero tratto in [...] pp. 140-144; G. Romano-A. Solmi, Le dominazioni barbariche in Italia (395-888), Milano 1940, pp. 272-276 [ma 1959], pp. 177-190 passim; O. Bertolini, I Germani. Migrazioni e regni nell'Occidente già romano, in Storia universale, diretta da E. ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] rendevano agevoli i traffici commerciali.
Infiltrazioni e migrazioni
In epoca storica (ovvero, da quando 22° sec. a.C.). Dopo l’invasione degli altrimenti ignoti barbari Gutei, scesi dai monti iranici, l’elemento sumerico riprende il sopravvento ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] 1978), Spoleto 1980, pp. 89-106.
F. Coarelli, Il Foro Romano, I, Roma 1983, p. 282 ss.
L. Cracco Ruggini, I barbari in Italia nei secoli dell’impero, in G. Pugliese Carratelli (ed.),Magistra Barbaritas, Milano 1984, pp. 3-48.
S. Lusuardi Siena, Sulle ...
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Le invasioni barbariche
Paolo Delogu
Con la nozione di invasioni barbariche si designa l’ingresso di popoli provenienti dalla Germania e dall’Europa centro-orientale all’interno dei territori dell’impero [...] per i conflitti di civiltà che le nuove migrazioni fanno temere. Gli orientamenti con cui il pensiero politico e sociologico affronta questi problemi dell’oggi influenzano la trattazione delle invasioni barbariche, in cui si vede un modello storico ...
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Tematiche delle emigrazioni
Matteo Sanfilippo
Le emigrazioni internazionali hanno una storia lunga, che conosce un’improvvisa accelerazione durante l’Ottocento a causa della congiuntura socio-economica [...] germanici, arabi e slavi. Alle prime invasioni barbariche si aggiungono nuovi flussi, in particolare quello scandinavo nuovi mondi comporta dal Trecento una ripresa del modello di migrazione/invasione: si pensi alla conquista delle Americhe e alla ...
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germaniche, popolazioni
Tommaso Gnoli
Dall'Est e dal Nord contro Roma antica
Rudi e indomite, le popolazioni germaniche nel corso delle loro lunghissime migrazioni finirono per scontrarsi con una barriera [...] Baltico e il Mare del Nord.
A seguito di migrazioni successive, molte tribù avevano finito per occupare le regioni più: da tempo la difesa dello Stato era affidata agli stessi barbari, prima come mercenari e poi come federati. Si comprende bene come ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
migrare
v. intr. [dal lat. migrare] (aus. essere). – Lasciare il luogo di origine per stanziarsi, anche solo temporaneamente, altrove. È più generico di emigrare (di cui non ha i sign. specifici), e si dice sia di masse umane e di gruppi etnici...