Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] I secolo d.C. la -m finale era ammutolita, o perlomeno era soggetta a un’articolazione estremamente debole;
(b) come appare da iscrizioni pompeiane, nel verosimilmente, al fine di garantire una migliore comprensione del rogito (Sabatini 1965; 1968). ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] custode della lingua, dove si identificò la buona lingua nel miglior uso della corte reale, e dove poi alcune teorie tra gli educatori. A sua volta, l’Idioma gentile fu soggetto alla severa critica di ➔ Benedetto Croce, che respinse ogni idea ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] )
l’aggettivo possessivo sua, il pronome soggetto essa e il soggetto sottinteso dell’ultima coordinata indicano che il stessa intonazione di lettura, la versione (25 a.) è migliore della versione (25 b.); tale preferenza ha un fondamento strettamente ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] maschile el al posto di il, l’abolizione del pronome lui soggetto a favore di egli, ecc.).
La linea grammaticale che fa dubbio e cerca consiglio per scegliere o trovare la forma migliore e più corretta di espressione.
Limitando il confronto alle due ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] (Tolomei 1547: 224)
Quest’idea di accademia come soggetto collettivo, in sé autorevole e capace di imporre precise e, per così dire, senza saper perché. Ora non sarebbe molto migliore cosa, più eccellente, con grazioso e piacevole ordine dar a questa ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] pronomi (➔ personali, pronomi), la varietà romana presenta spesso te come soggetto, e non solo dopo il verbo o in frasi ellittiche (questo degli avverbi meglio e peggio col valore aggettivale di «migliore» e «peggiore» (resti sempre la meglio; le ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] ; ➔ incidentali, frasi):
(8) qual è la cosa migliore che posso comprare con, diciamo, 150 euro? (www.sonicbands un SAgg, tutti e due con la stessa funzione di complemento predicativo del soggetto:
(59) In un anno era stata resa madre di un maschio e ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] inversioni dell’ordine delle parole diretto, cioè soggetto-verbo-oggetto, corrispondendo dunque all’andamento del pensiero scrisse nella Lettre sur la musique françoise (1753) che la musica migliore l’ha il popolo la cui lingua è più adatta a essa: ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] , solo il senso della frase o l’eventuale presenza del soggetto chiariscono che non si tratti di una frase finale; in presenza aver menato la moglie, per aver cercato di violentare la sua migliore amica, per aver fatto lo stesso con altre tre-sei-nove ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] mettere tutte le parole a cui non si sa trovare una collocazione migliore»; ibid.: 46).
Si è anche discusso sulla pretesa universalità delle rianalisi di quello che era originariamente il soggetto del participio come complemento della preposizione» ( ...
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migliore
miglióre agg. [lat. mĕlior -ōris, compar. di bonus «buono»; cfr. meglio]. – 1. È il compar. di buono, molto più com. del compar. regolare più buono in quasi tutti i sign. dell’aggettivo (esclusivam. più buono, però, per indicare la...
parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...