Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] discussione la legittimità della pena di morte comminata agli eretici dai protestanti: occasione della polemica, la condanna di MicheleServeto, messo al rogo a Ginevra (1553) per volontà di Giovanni Calvino. Per gli intellettuali ‘radicali’, che non ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] , per citame solo alcuni. All'università aveva come collega Sebastiano Castellione e dopo la morte sul rogo di MicheleServeto (1553) fu indiziato come coautore della farrago "belliana", De haereticis... (Beza da Ginevra, 7 maggio 1554: "Libelli ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] quasi l'estinguersi del proselitismo calvinista, oltre a quello luterano. La pena capitale inflitta nel 1553 a MicheleServeto aveva già influito negativamente sui filocalvinisti, la cui defezione si aggravò in seguito ai processi nei confronti ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] prima si trovava a Berna).
A Ginevra il G. si trovava anche nel 1553 nel momento culminante della tragedia di MicheleServeto. Al G. allude infatti Sebastiano Castellione, quando nel Contra libellum Calvini scrive di un "Italus quidam, i[uris]c[onsul ...
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