Augusto Valeriani
Il lancio di Al Jazeera nel 1996 rappresenta un punto di svolta nella relazione tra mass media e equilibri geopolitici nel mondo arabo. Per comprendere la portata di questo evento bisogna [...] armati. Questo ha significato entrare a gamba tesa negli affari interni della maggior parte dei regimi al potere in MedioOriente. Gli attentati dell’11 settembre 2001 hanno poi proiettato quello che era stato fino a quel momento un fenomeno ...
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Armando Sanguini
di Armando Sanguini
La tradizionale riservatezza e discrezione della politica estera saudita ha conosciuto in questi ultimi tempi segnali di significativa discontinuità. Pensiamo ai gesti [...] da Washington in coerenza con la nuova strategia di pax multipolare che Obama appare intenzionato a portare avanti in MedioOriente, questa dinamica viene vista come prodromo di un parallelo ridimensionamento delle sue ambizioni regionali e di una ...
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di Serena Giusti
La marginalizzazione internazionale patita dalla Federazione Russa nei primi anni della sua esistenza è stata associata a una drammatica perdita di status. È alla luce di questo declassamento [...] un’area tradizionalmente di sua pertinenza, come lo spazio post-sovietico, ma anche in altri scacchieri geopolitici. In MedioOriente, il rafforzamento della posizione russa è stato speculare all’indebolimento degli Stati Uniti che, dopo gli attacchi ...
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di Franco Venturini
All’alba del suo secondo mandato presidenziale, nei primi mesi del 2013, Barack Obama era ancora
un messaggero di speranza per gran parte del mondo. Soprattutto per gli alleati europei [...] Asia, e in particolare verso la rapida avanzata cinese, ha vissuto nello scacchiere strategico del Mediterraneo e del MedioOriente i suoi momenti peggiori ma anche quelli migliori, le sue imbarazzanti ore di indecisionismo e anche le prospettive che ...
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di Lorenzo Vidino
Sin dai giorni di Narodnaja Volja, l’organizzazione russa di fine Ottocento da molti considerata come il primo gruppo terrorista dell’era moderna, in Europa hanno operato formazioni terroristiche
di [...] una conveniente base logistica dalla quale sostenere le attività dei loro gruppi in Nord Africa e nel MedioOriente. Tuttavia, l’ideologia jihadista importata trovò un terreno fertile presso segmenti delle comunità musulmane europee, attraendo nuovi ...
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Vedi Il nuovo protagonismo turco dell'anno: 2012 - 2013
Carlo Marsili
di Carlo Marsili
La politica estera turca prima della caduta del muro di Berlino era rimasta pressoché immobile nei termini che la [...] la politica estera turca ad adattarsi a una situazione in cui l’alleato americano perseguiva la modifica degli equilibri nel MedioOriente allargato. L’avvento al governo dell’Akp (il Partito per la giustizia e lo sviluppo) a fine 2002 coincise con ...
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Dopo la Seconda guerra mondiale e, più segnatamente, dopo il disimpegno britannico dall’area del MedioOriente e del Mediterraneo orientale nel 1947, gli Stati Uniti si sono fatti carico, direttamente [...] dell’Iran nella regione, e ha dimostrato una volontà di dialogo con Teheran stessa. La politica statunitense in MedioOriente nei primi anni della presidenza Obama ha comunque continuato a basarsi principalmente sulla lotta al terrorismo, grazie alla ...
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Vedi L'identita nazionale canadese dell'anno: 2012 - 2013
Osvaldo Croci
di Osvaldo Croci
Il numero abbastanza elevato di nuovi immigranti che il Canada riceve ogni anno (attualmente circa 250.000 persone [...] etnici mentre quello del 1901 ne riportava solo 25. La grande maggioranza dei nuovi arrivati inoltre proviene dall’Asia e dal MedioOriente e non più come fino a pochi decenni fa dall’Europa. Più del 20 percento degli attuali cittadini canadesi sono ...
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Valerio Briani
di Valerio Briani
A partire dal 2003, l’EU ha inviato all’estero ben 25 missioni, 17 delle quali di natura civile o civile-militare. Le missioni attualmente in svolgimento sono 13: tre [...] raggio di intervento si è spostato sempre più verso l’esterno fino a raggiungere un respiro globale, in particolare verso il MedioOriente (missioni in Iraq e nei Territori palestinesi) e l’Africa (Somalia, Corno d’Africa e Congo).
Anche il range di ...
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Prima che il sionismo si presentasse come un movimento politico lo storico ebreo-tedesco Heinrich Graetz (1817-1891) e il filosofo Moses Hess (1812-1875) posero le basi teoriche del nazionalismo ebraico. [...] lo shock della naqba, la ‘catastrofe’ del 1948.
Nel 1967 si verifica un evento decisivo per la storia del MedioOriente, la cosiddetta Guerra dei sei giorni: Israele occupa il Sinai, la Cisgiordania e il Golan per un’ampiezza territoriale fino ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, qualitativo, ecc.: la parte...
oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...