Architetto italiano (San Daniele del Carso, oggi Kobdil, 1865 - Gorizia 1962). Studiò ingegneria al politecnico di Vienna, dove poi insegnò ornato e decorazione (1910-17). Importanti per la sua formazione furono gli anni passati nello studio di O. Wagner (1894-98). Svolse una vasta attività, dalla progettazione architettonica e urbanistica al restauro: di particolare interesse sono, a Vienna, l'edificio ...
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Tatjana Rojc
Pahor, Boris. – Scrittore sloveno, naturalizzato italiano (Trieste 1913 - ivi 2022). La vita dello scrittore è strettamente legata agli eventi storici della sua terra d’origine e all’esperienza [...] 'incendio del Narodni dom – la casa di cultura slovena a Trieste, edificio polivalente, progettato dall'architetto MaxFabiani, simbolo dell'ascesa economica e culturale della borghesia slovena triestina. L'edificio viene distrutto dalle fiamme della ...
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CANCIANI, Alfonso
Rudolf Schmidt
Scultore e medaglista, nacque l'11 dic. 1863 a Brazzano (provincia di Gorizia) da Lodovico, scalpellino, e da Maddalena Coceancig.
Dopo aver lavorato come scalpellino, [...] del chimico A. Schrötter von Kristelli dinanzi alla scuola tecnica superiore di Vienna. Per la casa Artaria (architetto MaxFabiani, a Vienna, Kohlmarkt 9) eseguì in altorilievo le colossali figure marmoree del portale. Il bozzetto da lui presentato ...
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DEPAOLI, Romeo
Rossella Fabiani Padovini
Nacque a Trieste il 2 genn. 1876 da Giuseppe, agente commerciale, a Luigia Ionke. Frequentò nella città natale, tra il 1891 e il 1896, la scuola tecnica di arti [...] dei modelli del floreale italiano, in particolare lombardo, e della secessione viennese (specie delle opere di MaxFabiani). Nei singoli edifici introdusse motivi propri delle diverse correnti, pur senza distaccarsi, nelle strutture di carattere ...
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Fenomeno sociale che consiste nell’affermarsi, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli estetici e comportamentali (nel gusto, nello stile, nelle forme espressive), [...] le più sobrie J. Veneziani e G. Marucelli, Simonetta e Fabiani, che approdano anche a Parigi, come pure il giovanissimo R. . In Italia il prêt-à-porter assume i volti diversi di Max Mara, maestro dei capispalla, delle pin up colorate di E. Fiorucci ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è considerato il secolo della moda per antonomasia. Da un lato continua [...] al caso italiano, Zegna e Marzotto per l’uomo e Girombelli e Max Mara nella donna. E lo stesso vale per i Paesi: Italia, moda francese. I nomi sono, tra gli altri, Carosa, Fabiani, Simonetta, le sorelle Fontana, Emilio Schuberth, Jole Veneziani, ...
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BENCI (Benzi), Fabiano
Zelina Zafarana
Nacque nel 1423 a Montepulciano, da Bartolomeo e da Elena. La famiglia, pur essendo ragguardevole, non era ricca; il B., compiuti in patria i printi studi e ordinato [...] 69 n. CLXXII; Augustini Patricii Vita optimi ac integerrimi viri Fabiani Bencii Politianensis, in J. Mabillon-M. Germain, Museum 2, Lutetiae Paris. 1687, pp. 251 ss.; Pii II Pont. Max. Commentariorum I. XIII, in G. Voigt, Enea Silvio de Piccolomini ...
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Simonetta Agnello Hornby
Il museo veste Prada
Al Victoria and Albert Museum di Londra una mostra sulla moda italiana ripercorre le tappe della sua affermazione dal dopoguerra a oggi, attraverso le invenzioni [...] familiari emerse negli anni Ottanta (Fendi, Missoni, Maramotti – Max Mara – e Prada). Tra i fotografi, essenziali alla presentarono i loro modelli divise in alta sartoria (Simonetta, Fabiani, Fontana, Schubert e Carosa di Roma, Germana Marucelli, ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] sul potere standosene al di fuori, come hanno fatto i fabiani in Inghilterra o il brain trust di Roosevelt negli Stati Uniti ed era culminata nella teoria, di cui si era fatto banditore Max Weber fra il 1913 e il 1917 (dunque negli stessi anni ...
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Scienza e società
Gianni Statera
Le origini del problema
Il problema dei rapporti fra conoscenza scientifica, da un lato, e sistemi sociali, mutamento sociale e culturale, dall'altro, si pone fin dal [...] sociali della scienza, in cui militano socialisti fabiani e marxisti, liberali illuminati e radicali, come il meccanicismo di Boltzmann fosse sconfitto dal 'possibilismo' di Max Planck perché ciò che la società tedesca del tempo chiedeva alla scienza ...
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