di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] dei dati disponibili, tra il 2,5% (De Mauro 1991: 36-45) e il 9,5 Giovanni (1971), Istruzione e sviluppo economico in Italia nel secolo XIX, Torino, ILTE.
Vitale, Maurizio (1984), La questione della lingua, Palermo, Palumbo.
Vitale, Maurizio ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] nell’opera poetica di Giovanni Quirini (1295 - a plen
lo to voller, s’ell’è de ben
(F. Grioni, La legenda de Santo Stadi, p. 101)
A livello fonetico si e il Lazio, Torino, UTET.
Vitale, Maurizio (1988), La lingua volgare della cancelleria sforzesca ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] Academia española de la lengua, la Fruchtbringende Gesellschaft (The Fairest Flower 1985).
Arcamone, Maria Giovanna (1994 di F. Bruni, 1992-2003, Bologna, il Mulino.
Vitale, Maurizio (1978), La questione della lingua, nuova ed., Palermo, Palumbo (1a ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] fino ad arrivare al bolognese Giovanni Filoteo Achillini, autore delle comune a tutti, culta, fiorita et abondante de termini e belle figure; e se averemo scrittori e Cinquecento, Roma, Bulzoni.
Vitale, Maurizio (1984), La questione della lingua, ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] anche a divertire e distrarre, come denunciavano ➔ Dante e ➔ Giovanni Boccaccio), più che a spiegare e approfondire.
Sono dunque due che ragionato.
S. Leonardo da Porto Maurizio e s. Alfonso Maria de’ Liguori furono, nel primo Settecento (➔ ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] nel 1356, sotto il regno di Giovanna I, un piccolo contingente di lettere post-federiciana, il Libru de dialogu de Sanctu Gregoriu, volgarizzamento dal vol. 3°, pp. 329-372.
Vitale, Maurizio (1992), Il dialetto ingrediente intenzionale della poesia non ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] epoca classica (le Storie de Troia e de Roma, Le miracole de Roma); al Nord ) – dell’umanista napoletano Giovanni Brancati, già traduttore della
Dardano, Maurizio (1969), Lingua e tecnica narrativa nel Duecento, Roma, Bulzoni.
Dardano, Maurizio (1992 ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] per il cui tasso di popolarità si veda in De vulgari eloquentia I, xiii, 1-2), manicare, paroffia dall’attività dei grammatici. Giovanni Francesco Fortunio dai Fragmenta – ”, Firenze, Olschki.
Vitale, Maurizio (1996), La lingua del Canzoniere ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] Controriforma, a Cesarotti, oltre che a Foscolo (De Sanctis 1958: II, 72, 138, 190, di fine Ottocento, quella di Giovanni Moise (1878) e la Sintassi 43.
Vitale, Maurizio (1984), La questione della lingua, Palermo, Palumbo.
Vitale, Maurizio (1986), L ...
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Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] vivace (più in Collodi che in De Amicis) e tendente all’oralità, specie Mondadori, 1957-1970, 7 voll., vol. 2º/1.
Verga, Giovanni (19792), I grandi romanzi, prefazione di R. Bacchelli; testo e Torino, Einaudi.
Vitale, Maurizio (19922), La lingua di ...
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stesa
s. f. Nel gergo della camorra, violenta azione di intimidazione consistente nell’attraversare velocemente a bordo di motorini le vie di determinate zone cittadine, sparando tutt’intorno con l’effetto di costringere le persone a stendersi...
baby-divo
(baby divo), loc. s.le m. Bambino o ragazzo che entra nel mondo dello spettacolo. ◆ Promettevano alle famiglie un futuro da baby divi per i loro bambini in cambio di alcuni milioni: così un’organizzazione internazionale basata a...