Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] giudici. Nel 1808 offriva il suo appoggio a Giuseppe Bonaparte e nel 1812 era nominato direttore generale del corpo d con un saggio su Abelardo (1851) e ancora su La contessa Matilde e i romani pontefici (1859).
A sostegno delle tesi neoguelfe, con ...
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Raffaele La Capria
Napoli
Napul’è mille culure
Napul’è mille paure
(Pino Daniele)
Tra autocritica e autoincanto
di 5 aprile
Va in scena al Teatro Mercadante, alla presenza del presidente della Repubblica, [...] si può dire che la letteratura narrativa (con poche eccezioni, come Matilde Serao) è stata quella dialettale, scritta in dialetto, anche se Napoli fu posta sotto il controllo di Giuseppe Bonaparte, poi di Gioacchino Murat, che operarono in profondità ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] A Milano, agli inizi del secolo, si progetta il Foro Bonaparte, un centro direzionale moderno a ridosso del nucleo antico, che di Paolo Valera (1879) o al Ventre di Napoli di Matilde Serao (1884).
Il legame tra salubrità e moralità, tra ordine ...
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