Scherillo, Michele
Nicolò Mineo
Critico (Soccorso, Napoli, 1860 - Milano 1930). Si formò a Napoli con lo Zumbini, il Kerbaker, il D'Ovidio; nel 1893 ottenne la cattedra di letteratura italiana nell'Accademia [...] D., Milano 1898; Rassegna di studi danteschi, in " Nuova Antol. " XXXIV (1899); Capaneo e il Veglio di Creta, Napoli 1900; Matelda svelata, in " Rivista d'Italia " III (1900); D. e lo studio della poesia classica, in Arte, scienza e fede ai giorni ...
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appressare
Federigo Tollemache
Ricorre ventotto volte; nella prosa appare soltanto cinque volte. Si noti che otto volte è in rima. Nel significato fondamentale di " avvicinare ", " accostare ", il verbo [...] ... al porto, ove s'appressa, venire non si potea con tanta ricchezza né con tanto guadagno), XXVIII 12. In Pg XXVIII 59 [Matelda] fece i prieghi miei esser contenti, / sì appressando sé, che 'l dolce suono / veniva a me co' suoi intendimenti, e Pd I ...
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guida
Andrea Mariani
Andrea Ciotti
Sostantivo quasi esclusivo della Commedia; un solo esempio nel Convivio, uno nelle Rime, uno nel Fiore. Per il genere, si veda la nota del Petrocchi a Pg XIX 53, [...] , al piano di azione del protagonista e al significato della sua esperienza oltremondana. Per questo Virgilio, Stazio, Matelda, Beatrice e s. Bernardo rappresentano i singoli gradi di un'esperienza contraddistinta nel suo svolgimento da un graduale ...
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coprire (Covrire; cuoprar, cong. pres. III plur., nel Fiore)
Lucia Onder
Con costrutto transitivo, in senso proprio, s'incontra in Rime CI 12 il dolce tempo che riscalda i colli / e che li fa tornar [...] sul suo capo a formare una specie di copertura (Chimenz), quasi per " difenderlo dal vizio contrario " (Buti), in Pg XXXI 105 [Matelda] Indi mi tolse, e bagnato m'offerse / dentro a la danza de le quattro belle; / e ciascuna del braccio mi coperse ...
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BETTI, Salvatore
Mario Scotti
Nacque a Roma, dai marchigiani Teofilo e Maria Buzzetti, il 31 genn. 1792.
Era nipote del pesarese Cosimo Betti (Orciano, 28 marzo 1727 - ivi, 28 marzo 1814, magistrato [...] comico Terenzio,ibid. 1857; Intorno al volgarizzamento dell'arte della guerra di Vegezio fatto da B. Giamboni,ìbid. 1857; La Matelda della Divina Commedia,ibid. 1858; Intorno ad una medaglia greca da E. Q. Visconti attribuíta a Clemente III, ibid ...
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Burdach, Konrad
W. Theodor Elwert
, Filologo e linguista (Königsberg 1859 - Berlino 1936), alunno di W. Scherer e Zarnke. Libero docente a Halle (1884), studiò la formazione della lingua letteraria [...] cercava leggi normative per la lingua tedesca (Vom Ursprung der neuhochdeutschen Schriftsprache, Berlino 1903). Nell'episodio di Matelda il B. trovò uniti a motivi della dottrina cristiana antichi elementi, orfici (in " Deutsche Rundschau " CLXII ...
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Boehmer, Eduard
W. Theodor Elwert
Dantista tedesco (Stettino 1827 - Lichtenthal, Baden-Baden, 1906); studiò teologia e filologia e prese la libera docenza in teologia ad Halle nel 1854. Pur continuando [...] sul De vulg. Eloq. e la struttura della canzone dantesca (1867, saggio che fu poi completato dal Bartsch), sulla figura di Matelda (1871, 1874), sul Veltro (1869) e ancora sul De vulg. Eloq. (1879).
Bibl. - J. Storost, in " Deutsches Dante-Jahrbuch ...
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Claudiano
Michele Coccia
. Sulla presenza di echi di C. nell'opera dantesca sembra si possa dare ancor oggi la risposta sostanzialmente negativa, che diede a suo tempo il Toynbee (Was Dante acquainted [...] notevole suggestione, invece, esercita l'ipotesi, peraltro esclusa dal Toynbee, che nell'episodio dell'incontro di D. con Matelda (Pg XXVIII), accanto a quello, unanimemente ammesso, di Ovidio (Met. V 385 ss.; M. Settineri, Influssi ovidiani nella ...
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Bigioli, Filippo
Fortunato Bellonzi
Pittore (Sanseverino Marche 1798 - Roma 1878), " caratteristico esponente di mediocrità e fecondità insieme " (Lavagnino). Di lui rimangono numerose opere, tele e [...] Lo strazio di Filippo Argenti; La discesa di Dante e Virgilio lungo il corpo di Lucifero; Il sogno dell'aquila; Matelda. A giudicarla dai disegni suddetti, la Galleria Dantesca appartiene al genere più pedestremente illustrativo.
Bibl. - L. Volkmann ...
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varco
Alessandro Niccoli
È vocabolo esclusivo della Commedia, dove compare sempre in rima (v. anche VALCO).
Nel suo significato più generico è sinonimo di " passaggio " e indica un luogo o un'apertura [...] cogliere di sorpresa " le belve " al passaggio "); in Pg XXXII 28 La bella donna che mi trasse al varco è Matelda, che aveva tratto D. a varcare il Lete.
Per affinità concettuale, sempre nel senso di " passaggio " (cfr. Scartazzini-Vandelli, Chimenz ...
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primordiale
agg. [dal lat. tardo primordialis]. – 1. Dei primordî, delle origini più lontane: fase, stadio p.; primitivo, originario: l’aspetto p. del paese era molto diverso dall’attuale. 2. Primigenio, relativo alle origini della terra e...
tramortire
v. intr. e tr. [der. di morto, col pref. tra- (cfr. lat. intermortuus «svenuto, tramortito»)] (io tramortisco, tu tramortisci, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Perdere la coscienza: era tramortito, e non si riusciva a...