Forma particolare di taglio delle pietre preziose che vengono tagliate con almeno 37 faccette fino a un massimo di 144 ( taglio a b.; fig.). Considerata la forma più importante per il diamante (➔) è invece [...] utilizzata raramente per le pietre colorate trasparenti (➔ pietre preziose).
B. di Fahltun Lega metallica di stagno e piombo che, colata in forme di vetro con la sfaccettatura del diamante, presenta particolare ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] fu occasione di sfida per il superamento di una difficoltà materiale sfruttata dall'artista che concentrò nell'immagine con il massimo di intensità l'energia, la volontà che precede l'azione. L'idealizzazione eroica e la sua larga maniera riemergono ...
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Agli inizi del 21° sec. la produzione delle a. v. mostra di aver portato al massimo compimento le premesse poste cento anni prima, sia riguardo alle modalità di diffusione sia nel rinnovamento del linguaggio [...] con le aree povere del mondo. Continua a essere attivo un artista come J. Koons, al quale si deve il massimo compimento della poetica del kitsch. Il suo gigantesco cane di fiori vivi, che ricorda nelle forme un giocattolo di peluche, installato ...
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Pittore (Roma 1771 - ivi 1844). Allievo di D. Corvi, studiò i grandi maestri dei secc. 16º e 17º. Fu il massimo esponente della pittura neoclassica a Roma, pur osservando al suo stile un equilibrato eclettismo. [...] Opere a Roma, Ravenna, Piacenza, Napoli, Catania, ecc. Notevoli i suoi disegni costruiti mediante vigorose masse di chiaro e di scuro ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] (v. Sez. viii). Ad E fra la Regia e il tempio di Antonino e Faustina era il Fornix Fabianus, costruito dal console Q. Fabio Massimo Allobrogico, nel 121 a. C. A S era un altro arco a tre fornici decretato dal senato e dal popolo romano nel 29 a. C ...
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Scultore e architetto (m. forse a Venezia 1678 circa), lavorò a Bologna (stucchi in S. Salvatore), a Venezia (statua di s. Massimo, 1639, in S. Canciano; altare maggiore, Santi e virtù, in S. Pietro di [...] Castello; ecc.) e a Varsavia (statua di Sigismondo III Vasa, 1644) ...
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MA‛ĀDĪ
S. Donadoni
Ī Località presso l'odierno Cairo, unica stazione eneolitica notaci per il Basso Egitto. Essa ebbe il massimo splendore nel Predinastico tardo. Il villaggio, formato di case a piano [...] rettangolare (in confronto dei più antichi piani rettangolari ed ovali) è costruito in mattoni crudi, anch'essi rettangolari e non più (come in antico) di zolle di argilla direttamente messe in opera. ...
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GORGASOS (Γόργασος)
G. Caputo
Coroplasta e pittore, che decorò, con Damophilos (v.), il tempio di Cerere a Roma presso il Circo Massimo.
Nelle importanti questioni intorno alle origini dell'arte romana, [...] quella della patria dei due artisti, che, a detta di Varrone (Plin., Nat. hist., xxxv, 154), sarebbero succeduti ad artisti etruschi nella decorazione dei templi a Roma, è di grande interesse. I nomi e ...
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GROTTESCHE
Red.
Con questo nome fu indicata una determinata specie di decorazione parietale, che ebbe inizio alla fine del '400 e il massimo sviluppo nel '500. Essa si ispirava al genere di decorazioni [...] trovate in Roma, nei resti sotterranei della Domus Aurea, chiamati "le grotte". La caratteristica delle g. fu un leggero e arioso disporsi di forme vegetali miste a figurette umane, animali fantastici, ...
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Architetto (Palermo 1825 - ivi 1891). Studiò a Palermo e a Roma. A Palermo elaborò il piano regolatore della città e realizzò il Teatro Massimo (prog. 1864, iniziato nel 1875 e terminato dal figlio Ernesto). [...] Altre opere: la facciata del duomo di Siracusa; il padiglione dell'Italia all'Esposizione universale di Parigi del 1878; numerose ville a Palermo. Eclettico e accademico nello stile, ebbe idee nuove sulla ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...