DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] contro i Turchi.
Nonostante i numerosi tentativi francesi di togliere l'incarico al D., venne affidata a lui la massima responsabilità nel difendere gli interessi della Curia durante i preparativi per la scelta dell'imperatore (brevi del 23 gennaio ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] al rientro dei Francesi a Milano, alla fine di maggio.
Nella ristabilita Cisalpina il F. fu di nuovo nei massimi organismi rappresentativi: il 9 giugno divenne membro della Municipalita; il 17 successivo uno dei cinquanta componenti della Consulta ...
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ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] a consentire quelle riforme che egli aveva sempre rifiutato. Voleva cedervi solo col contagocce, ottenendo in cambio il massimo delle garanzie diplomatiche, specie riguardo alla restituzione delle Romagne. Allorché, nel dicembre 1859, si parlò di ...
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MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] animi, consentendo al sinodo di giungere al decreto di riforma del 3 marzo 1547 che sanciva la cura d'anime come massimo criterio nel conferimento degli ordini sacri e nella distribuzione di benefici.
Nelle stesse settimane, il Cervini si dedicò alla ...
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CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] di giustificarne teoreticamente la sentenza con un proprio libello Eger cui lenia. La politica del C., di inasprire al massimo fino alla soluzione la lotta, contro Federico II, aveva vinto a Lione.
Alla sentenza di deposizione del concilio seguì ...
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GIACOMO della Marca, santo (Iacobus de Marchia)
Carla Casagrande
Nacque a Monteprandone, nel Piceno, nel 1393 e fu battezzato con il nome di Domenico; il padre si chiamava Antonio "Roscio" (Rossi) detto [...] in lingua volgare (Dante e Iacopone) e testi della tradizione classica (tra cui Cicerone, Seneca, Virgilio, Plinio, Valerio Massimo) utilizzabili nei sermoni come fonte di moralitates o di exempla. Una biblioteca dunque costruita per rispondere alle ...
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DRAGIŠIĆ, Juraj (Benigno Salviati, Giorgio)
Germana Ernst-Paola Zambelli
Nacque in Bosnia, a Srebrenica, in data incerta. Indicazioni autobiografiche portano agli anni fra il 1446 e il 1448; il Ćavar [...] di Pisa (1511).
Al 1511 risale un testo assai significativo, steso in occasione di un episodio che aveva suscitato il massimo scalpore. Il 22 maggio Francesco Maria Della Rovere, nipote del papa e nuovo duca d'Urbino dal 1508, aveva ferito ...
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CHIERICATI (Chierigati, Chericati, Cheregato, Cherigatti, Clericato, Chierigato; Chieregatus, de Chieregatis), Leonello
Anna Foa
Nacque a Vicenza nel 1443 dal conte Niccolò e da Caterina Loschi, figlia [...] e con il rifugio nella tranquilla Firenze di Lorenzo. Anche dopo la liberazione di Pico, però, il C. agì con il massimo zelo per impedire almeno la diffusione dell'Apologia, che circolava ad opera degli amici parigini del filosofo, e per darne alle ...
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PIO VIII, papa
Giuseppe Monsagrati
PIO VIII, papa. – Terzo di otto figli, e secondo maschio, Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761 dal conte Carlo [...] che in Curia non ci sarebbe stato più spazio per le consuetudini nepotistiche. Non avendo la figura austera di Leone XII (Massimo d’Azeglio parlerà di un Pio VIII «grasso grasso, colle gote cascanti») ed essendo per di più strabico e sofferente di ...
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BECCADELLI, Ludovico
Giuseppe Alberigo
Nacque a Bologna il 29 genn. 1501 in una antica famiglia cittadina da Pomponio e da Prudenza Mammellini, e come primogenito fu avviato allo studio delle leggi, [...] fu espressa nella vigorosa biografia del Contarini e in quella parallela del Pole, scritte entrambe nel 1558, quando infuriavano al massimo "gli intrighi contro i vivi e contro i morti" (H. Jedin, Il tipo ideale di vescovo..., p. 53).
La fine ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...