Newton, Helmut
Massimo Arioli
Fotografo tedesco naturalizzato australiano, nato a Berlino il 31 ottobre 1920. Di famiglia ebraica, nel 1938, dopo essersi formato nello studio della fotografa di moda [...] Yva (1900-1942), fuggì da Berlino, riparando dapprima a Singapore e poi in Australia, dove si stabilì. Fotografo free lance a Melbourne a partire dalla metà degli anni Quaranta, è stato in seguito attivo ...
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Fotografo, nato a Santa Margherita Ligure (Genova) il 10 ottobre 1930. Cominciò a interessarsi alla fotografia nel 1954 aderendo al gruppo fotografico veneziano la Gondola. Iniziò l'attività professionale collaborando con il settimanale Il Mondo, diretto da M. Pannunzio, e pubblicando successivamente sulle più importanti testate della stampa italiana ed estera.
La ricerca fotografica di B.G., vicina ...
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Riboud, Marc
Massimo Arioli
Fotografo francese, nato a Lione il 24 giugno 1923. Dopo gli studi di ingegneria all'École centrale di Lione, nel 1943-44 ha preso parte alla Resistenza. All'inizio degli [...] anni Cinquanta ha intrapreso l'attività di fotografo, stabilendo anche contatti con fotografi francesi e americani. Nel 1952, su invito di H. Cartier-Bresson e R. Capa, è entrato a far parte dell'agenzia ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] sindaci. L’8 dicembre venne eletto sindaco di Venezia Massimo Cacciari, alla testa di una coalizione progressista formata da Venezia nuovi impulsi stilistici nel genere clavicembalistico, di cui massimi esponenti furono tra gli altri G. Platti, D. ...
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Rinascimento, cultura del
Massimo L. Salvadori
La riscoperta del mondo classico e l’affermazione degli intellettuali
Con questo termine è indicato il periodo di ‘rinascita’ conosciuto dall’Italia e [...] il valore soggettivo dell’individuo che lotta per vincere o porre limiti alla ‘fortuna’ quando questa sia avversa, è il massimo ornamento e la prova suprema del valore dell’uomo. Occorre dunque studiare la storia passata e presente, tener conto sia ...
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PIANTA, Francesco
Massimo De Grassi
PIANTA, Francesco. – Figlio di Alvise e di Iseppa Cassani, nacque a Venezia, in contrada San Samuele, nel 1634 (Lacchin, 1930).
Il padre apparteneva a una famiglia [...] dalle figure cardine di Cicerone oratore in difesa della Scultura e dall’allegoria del Tintoretto, visto come massimo rappresentante della Pittura oltre che genius loci, stringendo così arte e morale in un intreccio indissolubile. Colpisce ...
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PANCIERA, Valentino
Massimo De Grassi
PANCIERA, Valentino (detto Besarel). – Naque ad Astragal di Forno di Zoldo (Belluno) il 29 luglio 1829 da Giovanni Battista, intagliatore e decoratore, e da Caterina [...] , sul Canal Grande, prima presi in affitto e quindi acquistati nel 1882.
Risale a quegli anni il suo massimo successo commerciale che segnò anche una progressiva industrializzazione dei metodi di lavoro con l’introduzione di macchinari elettrici, tra ...
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DE VANIS, Iacopo (Giacomo)
Massimo Guastella
Non si hanno notizie né biografiche né della formazione di questo pittore attivo a Brindisi tra il 1559 ed il 1570.
La prima opera rintracciabile del D., [...] firmata e datata "Nobilis jacobus de vanis brundusinus pinxit 1559" (il cartiglio è emerso nel restauro del 1988), è la Visitazione nella chiesa di S. Paolo a Brindisi. L'anno dopo era testimone a un battesimo ...
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DE SIMONE, Gaetano
Massimo Pisani
Non si conoscono gli estremi anagrafici precisi, ma la sua nascita va collocata intorno al 1747 (Pisani, 1986, pp. 69, 72 s.), probabilmente a Napoli.
Stranamente le [...] fonti locali ignorano la sua produzione artistica sebbene con dati assai scarni lo indichino, nel 1803, soltanto quale "maestro dei principianti" presso l'accademia del disegno di Napoli (Borzelli, 1901) ...
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Malevič, Kazimir Severinovič
Massimo Galimberti
Pittore, teorico, urbanista russo, di origine polacca, nato a Kiev il 23 febbraio 1878 e morto a Leningrado il 15 maggio 1935. Grande pittore d'avanguardia, [...] teorico del Suprematismo, intraprese una lotta "disperata" per liberare l'arte dal mondo oggettivo; fu anche un acceso sostenitore di un cinema non oggettivo e tendenzialmente astratto, avanzando aperte ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...