Musicologo italiano (Torino 1910 - ivi 1988); ha pubblicato, applicando e sviluppando le dottrine dell'estetica idealistica (più specialmente crociana), numerosi volumi (Il melodramma di Verdi, 1931; Cent'anni di musica moderna, 1944; Saggi mozartiani, 1945; W. A. Mozart, 1945; Breve storia della musica, 1946; L'esperienza musicale e l'estetica, 1950) e studî in importanti riviste. Antifascista, nel ...
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Pittore italiano (Berlino 1895 - Saint-Tropez 1971); autodidatta, cominciò a dipingere a Parigi nel 1919. Si foggiò una maniera sottilmente evocativa e preziosa di ricercata ingenuità, fondendo variamente motivi archeologici (cretesi, etruschi, ecc.) presentati come archetipi di una fresca visione radicata nei ricordi dell'infanzia. Ha eseguito anche vaste decorazioni murali (Ginevra, Società delle ...
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PILOTTI, Massimo
Giurista e diplomatico, nato a Roma il 10 agosto 1879. Entrato nella carriera giudiziaria nel 1901, è stato membro della delegazione italiana alla Conferenza della pace (1919-1920) e [...] successivamente ha rappresentato l'Italia in numerose confe renze internazionali, ricoprendo anche la carica di segretario generale aggiunto della Società delle Nazioni (16 dicembre 1932-11 dicembre 1937). ...
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Scrittore italiano (Como 1878 - Roma 1960); nominato, nel 1930, accademico d'Italia, fu in seguito tenuto dal regime in sospetto di antifascismo. Dal classicismo carducciano dei versi giovanili all'umorismo un poco panziniano dei primi racconti (Socrate moderno, 1908), al futurismo delle liriche de Il puro sangue (1919), al pirandellismo spinto fino all'automatismo dei personaggi dei racconti e dei ...
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Pittore (Orta di Atella o Frattamaggiore 1585 - Napoli 1656). Allievo di F. Santafede, fu a Roma nel 1517-18 e in varie riprese fino al 1630, quando si stabilì a Napoli. A Roma la conoscenza dei caravaggeschi e delle opere dei Carracci, oltre che di Domenichino e G. Reni (presenti in quegli anni anche a Napoli) lo spinse a un tentativo di mediazione tra le due maniere. Dopo il marcato naturalismo delle ...
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Teologo e mistico bizantino (n. Costantinopoli 580 - m. nel castello di Schemari, Transcaucasia, 662). Monaco a Crisopoli (Scutari), visse poi nell'Africa settentrionale (626-646). Ebbe parte notevole nelle dispute cristologiche, in particolare combattendo il monotelismo; passato a Roma (646), ottene la convocazione del Concilio Lateranense del 649 in cui fu condannato il monotelismo, l'Ekthesis di ...
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Educatore italiano (Roma 1849 - ivi 1911); gesuita, dopo la chiusura del Collegio Romano, passato allo stato italiano, volle creare una nuova scuola per l'educazione dei giovani; e l'aprì (1879) nel palazzo [...] detto alle Terme o di Termini (opera di D. Fontana), che faceva parte della Villa Peretti-Montalto passata nel 1879 ai Massimo. Dopo la demolizione, per motivi urbanistici, dell'antico palazzo, ne fece costruire nei pressi un altro (1883-87), che ha ...
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Imperatore romano (n. 396 - m. 455). Nato da nobile famiglia, ebbe parte nella caduta di Ezio e non fu forse estraneo all'assassinio di Valentiniano III, alla cui morte (455) fu subito riconosciuto imperatore. Forzò la vedova dell'imperatore, Eudossia, a sposarlo e dette in sposa a suo figlio Palladio la figlia di lei Eudocia. All'avvicinarsi dei Vandali di Genserico si dette alla fuga, ma, raggiunto ...
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Monaco greco (secc. 13º-14º), ambasciatore di Bisanzio a Venezia (1296); autore di una Ψηϕοϕορία κατ' ᾿Ινδούς ("Aritmetica secondo gli Indiani"), sotto l'influenza della scuola di Baghdād, introdusse tra i Bizantini anche varî metodi di calcolo. È anche noto per traduzioni greche di classici latini, per opere di commento, e soprattutto come autore della raccolta di epigrammi greci, chiamata dai filologi ...
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MASSIMO Tirio
Alessandro Olivieri
Retore greco, fiorì, secondo Eusebio, nel 152 d. C. Ma pare che il cronista lo scambiasse con lo storico Massimo, il maestro di M. Aurelio. Suida lo fa vivere sotto [...] l'imperatore Commodo; certo egli appartenne alla seconda metà del sec. II d. C. È assai probabilmente quello stesso C. Massimo, a cui Artemidoro dedicò i primi tre libri della sua Interpretazione dei sogni. Dei suoi viaggi possiamo dire di certo che ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...