Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] spessa da 30 a 50 km sotto Creta, aumenta fino a un massimodi 105 km nell’area compresa tra Creta e l’Egeo centrale. contrassegnato da una parte dalla rapida ascesa dei Fenici che da Tiro e Sidone irradiarono le loro colonie fino nel M. occidentale ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] di numerose esposizioni di contenuto morale e teologico; massimo tra gli scrittori dell’epoca è Efrem, poeta, polemista, esegeta di grande diTiro (576, Parigi, Louvre); importantissima la serie dei rinvenimenti di Antiochia (musei di Damasco e di ...
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Con lingua dello sport o linguaggio sportivo (locuzione, quest’ultima diffusa dall’ultimo decennio del XIX secolo e poi utilizzata da Bertolini 1923), si indicano sia le ➔ terminologie tecniche e specifiche [...] riuniti le società ditiro a segno, di scherma e i di calcio, di basket, automobilistica, ecc.) e facendola gareggiare.
Fanfani, Pietro & Arlia, Costantino (1877), Il lessico della corrotta italianità, Milano, Carrara.
Arcangeli, Massimo ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] (le numerose versioni del Tristano, quelle del San Gradale, il Palamedés, la Storia di Merlino, il Barlaam e Josafat, la Storia di Apollonio diTiro, ecc.) e alla variegata produzione didattica e moraleggiante (lapidari, bestiari, mascalcie, le ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] da un minimo di 80.000 a un massimodi 200.000 persone (cfr. Liégeois 1994). In assenza di statistiche occorre esser (2) čhib > śib «lingua»
(3) tiro > čo «tuo»
(b) alcuni gruppi di rom (havati, sloveni, istriani), le cui parlate, ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] stare per l’enunciato predittivo sa Tyros «la città diTiro sarà tua». Il termine anagramma qui indica con tutta confermarla per linee extratestuali, chiedendo informazioni su questo punto al massimo poeta in latino della sua epoca, che era Giovanni ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] in Pacuvio e in Accio i massimi esponenti; la commedia, nella quale alla di Guiberto di Nogent, nell’Historia rerum in partibus transmarinis di Guglielmo diTiro, nella storia normanna di Orderico Vitale. Di formazione tutta francese è Giovanni di ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] l’alpaca, che fornivano la lana: il cane era anche animale da tiro, il lama, da soma. Ma l’agricoltura indigena, che aveva interamericani e rappresenta lo sforzo massimo compiuto da Washington per tentare di risolvere i problemi latino-americani. ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] , piè e simili.
La creatività linguistica di D’Annunzio si impone con il ciclo delle Laudi, massimamente con Alcyone (1903), la raccolta più colloquiale, come «tiro avanti», «così stanno le cose», «stavi fresca davvero». È degna di nota, infine, l ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] [...] egli ha difficultà nessuna in intender che quello è il vero tiro a perpendicolo»; VII, p. 200; tutti i riferimenti sono al 350° anniversario della pubblicazione del “Dialogo sopra i massimi sistemi” di Galileo Galilei (Roma, 6-7 maggio 1982), ...
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massime
màssime avv. [dal lat. maxĭme, avv. di maxĭmus «massimo»], letter. – Massimamente, specialmente, soprattutto: famelici di cose nuove, m. per l’ozio in cui vivevano (Leopardi); E sassi in specie non ne tiro più. E massime alle piante...
di prossimita
di prossimità loc. agg.le 1. Che comporta la vicinanza, la presenza anche fisica e, nel caso di enti, istituzioni o servizi, l’aiuto e l’assistenza. 2. Detto di dispositivi o sistemi dotati di un microprocessore che può memorizzare...