sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] esercitare. In questa prospettiva si collocano i contributi di Weber e Troeltsch, che opponendosi alla convinzione marxista di una dipendenza non casuale della religione dalla struttura economica, ma anche alla visione totalizzante della filosofia ...
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Poeta e narratore svedese (Strängnäs 1893 - Borlänge 1950), significativo esponente di quegli scrittori educati alla religione e al patriottismo nella "scuola popolare", i quali, dopo una più o meno lunga [...] adesione all'ideologia marxista, sono ritornati alla religione tradizionale. Notevole la raccolta di liriche Kap Horn (1920) e il romanzo Babels älvar ("I fiumi di Babele", 1928). ...
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Sociologo e scrittore ungherese (Szlanica 1877 - Budapest 1918); introdusse in Ungheria le teorie di Marx ed Engels e combatté le tendenze revisionistiche. Della rivoluzione ungherese del 1848-49 cercò [...] di dare un'interpretazione marxista (Társadalmi és pártharcok a 48-49 - es magyar forradalomban "Conflitti sociali e di partito nella rivoluzione ungherese del 1848-49", 1921). ...
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Sociologo greco (Atene 1936 - Parigi 1979), trasferitosi in Francia nel 1960, prof. all'École des hautes études en sciences sociales. Attraverso un'interpretazione critica dello strutturalismo di Althusser, [...] cercò di sviluppare la teoria marxista dello stato in relazione ai mutamenti verificatisi nel sec. 20º nei paesi a capitalismo maturo, sottolineando in particolare lo sviluppo, in senso autoritario, delle funzioni di centralizzazione e di ...
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Scrittore tedesco (Butzbach, Assia, 1902 - Magonza 1963). Si affermò col romanzo Jahrgang 1902 (1928), denuncia delle tristi esperienze della gioventù in tempo di guerra; fecero seguito, sulla stessa linea [...] di critica sociale d'ispirazione marxista e pacifista, Frieden (1930) e Das Gut im Elsass (1931). Nel 1933 fu costretto a emigrare in Svizzera, dove scrisse un altro romanzo di grande successo, Der letzte Zivilist (1935), ancora avverso al regime ...
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Scrittore polacco (Cracovia 1900 - Varsavia 1962). Nei racconti Kordjan i cham ("K. e il plebeo", 1932), Pawie pióra ("Le penne del pavone", 1935), Sidła ("I lacci", 1937), K. ha messo a fuoco, in senso [...] marxista, i problemi sociali polacchi, passati e presenti. Autore anche di versi (Młoty nad światem "Martelli sul mondo", 1928) e di commedie (Bohater naszych czasów "Un eroe dei nostri tempi", 1935; Odwety "Rappresaglie", 1948). Intorno al tema dell ...
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KRASIN (di solito scritto Krassin nelle trascrizioni occidentali), Leonid Borisovič
Ettore Lo Gatto
Rivoluzionario e uomo di stato russo, nato a Kurgan il 27 luglio 1870, morto a Londra il 24 novembre [...] 1926. Marxista fin da giovinetto, s'iscrisse al partito social-democratico; a 20 anni fu espulso da Pietroburgo per avere partecipato a moti studenteschi. Laureato ingegnere elettrotecnico, esercitò la sua professione a Baku, dove diresse la società ...
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Statista guatemalteco (Taxisco 1904 - Città del Guatemala 1990). Esule in Argentina durante la dittatura ubichista, fu presidente dal 1945 al 1951. Elaborò un programma di «socialismo spirituale», non [...] marxista e con venature nazionalistiche, incentrato sulla legislazione sindacale e previdenziale. Tentò pure, ma senza successo, di attuare una limitata riforma agraria. ...
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Esponente e ideologo della socialdemocrazia tedesca (Praga 1854 - Amsterdam 1938). Fondò la rivista Neue Zeit (1883) e redasse il programma di Erfurt (1891), piattaforma ufficiale del Partito socialdemocratico [...] tedesco, influenzando profondamente il pensiero marxista della Seconda Internazionale. Le sue opere (tra le quali occorre citare Agrarfrage, 1899, e Die Diktatur des Proletariats, 1918) ebbero vasta eco nel movimento socialista europeo. Ostile sia al ...
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Socialista russo (n. 1850 - m. Berlino 1928). Dopo essere stato all'estero in relazione con gruppi bakuniniani, al suo ritorno in patria partecipò al "Gruppo della liberazione del lavoro" (1883), ossia [...] alla prima associazione russa marxista. Costituitosi il partito socialdemocratico russo (1898), rappresentò in esso l'opposizione di destra; fu presente alle conferenze di Zimmerwald e di Kienthal; ma avversò il partito bolscevico e, al trionfo di ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
marxistico
marxìstico agg. [der. di marxismo] (pl. m. -ci). – Relativo al marxismo e ai marxisti: concezioni m.; partito di orientamento m., di ispirazione marxistica. ◆ Avv. marxisticaménte, secondo i principî del marxismo: interpretare marxisticamente...