(App. IV, I, p. 138)
Consolidamento specialistico e revisionismo critico segnano la vicenda delle scienze etno-antropologiche negli ultimi vent'anni. La sinonimia dei termini antropologia (in senso culturale [...] e ai fenomeni dell'oppressione e dei conflitti sociali. Spesso l'interesse si inaridiva nell'esegesi dei testi classici del marxismo, da Marx a Gramsci, per cui solo dagli apporti di studio fondati su intense ricerche sul campo si sono avuti ...
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WITTFOGEL, Karl August
Domenico Caccamo
Sociologo e orientalista, nato a Woltersdorf, Hannover, il 6 settembre 1896, collaboratore dell'Institut für Sozialforschung di Francoforte (1925-33) e della [...] und Sozialpolitik, LXI, 1929, pp. 566-607; Wirtschaft und Gesellschaft Chinas, Lipsia 1931). Successivamente egli si staccò dal marxismo, pur restando in contatto con la scuola di Francoforte, emigrata negli Stati Uniti di fronte al potere ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] clima della guerra fredda e con la nascita del movimento studentesco radicale verso la fine degli anni sessanta il marxismo ha raggiunto una certa rispettabilità intellettuale agli occhi dei sociologi americani. A partire da allora, negli Stati Uniti ...
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Fenomeno economico e sociale per cui in determinati periodi larghi strati della popolazione sono colpiti dalla miseria in conseguenza di un complesso di fattori di varia natura (quali penuria di risorse [...] a comprimere costantemente i salari a livello di sussistenza per assicurarsi margini costanti di plusvalore. Questa previsione del marxismo, insieme alle altre che formano il nucleo del ‘socialismo scientifico’, fu contestata da E. Bernstein e ...
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fraternità Sentimento di affetto e amore che si instaura tra persone che non sono fratelli e si esprime attraverso atti benevoli, con forme di aiuto e con azioni generose intraprese specialmente nei momenti [...] etico su cui fondare la nuova società. Più tardi, nel 19° sec., l'idea di f. accompagnò lo sviluppo del marxismo, soprattutto in riferimento alle relazioni all'interno di una medesima classe sociale, specialmente nel proletariato. Dal punto di vista ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] 1891.
S. Moravia, Il pensiero degli idéologues. Scienza e filosofia in Francia (1780-1815), Firenze 1974.
Per Marx e il marxismo cfr.: K. Marx, Opere, 50 voll., Roma 1972-90.
K. Marx, F. Engels, Die deutsche Ideologie. Kritik der neuesten deutschen ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] , il carattere sovrastrutturale attribuito alla cultura ha impedito che essa diventasse un tema centrale nell'opera di Marx e nel marxismo ottocentesco. Nel periodo tra le due guerre, e ancor più a partire dagli anni cinquanta, l'interesse per i ceti ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] , tra cui i mercati, i fondi di investimento e l'interazione tra le grandi imprese. Anche la sociologia che si ispira al marxismo può del resto avvalersi di questo tipo di approccio, come dimostra, per esempio, il saggio di Beth Mintz e di Michael ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] 84). In tale prospettiva, egli definì perciò il partito socialista come il fautore di «una ben precisa dottrina, il marxismo, e, al contempo, come il partito di classe per eccellenza, cui sarebbe spettato necessariamente di assumere la fisionomia di ...
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(XXXI, p. 481; App. II, ii, p. 813; III, ii, p. 719; IV, iii, p.314; V, iv, p. 728)
di Roberta Tatafiore
Il termine sesso rimanda per noi occidentali a significati molteplici che oltrepassano il campo [...] . Ma anche perché è un evento che si è mosso nell'alveo di un pensiero ormai inattuale. Si tratta della disputa tra marxismo e freudismo che tanto peso aveva avuto nella sinistra tedesca degli anni Venti e Trenta e che negli autori citati è stata ...
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marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, con la critica dell’economia politica...
marxismo-leninismo
s. m. – Sviluppo del marxismo in cui il pensiero di Marx viene integrato con la teoria politica ed economica e con la prassi rivoluzionaria di Lenin; in partic., nell’Unione Sovietica dopo la morte di Lenin, la sintesi del...