LINCEI
Giuseppe GABRIELI
L'Accademia dei Lincei (i quali presero nome dalla lince, per allusione allo sguardo acuto che è attribuito a quell'animale ed è proprio del sagace studioso), la più vecchia [...] il gruppo romano (C. Muti, V. Cesarini), e il gruppo più numeroso fiorentino (F. Salviati, F. Pandolfini, C. Ridolfi, G. Ciampoli, Fr. Pietro della Valle e P. Sforza Pallavicini, il lucano Mario Schipani.
I Lincei, sostituendo alla vuota e inerte e ...
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FRESCOBALDI
Bernardino BARBADORO
Attilio MORI
Mario PELAEZ
. Famiglia fiorentina, detta anche dei Rinieri da Callerotta, del Palagio e da Montecastelli in Valdipesa, ebbe il suo apogeo nel Duecento [...] 1879-87; A. Sapori, La crisi delle compagnie mercantili dei Bardi e dei Peruzzi, Firenze 1926; L. M. Mariani, Priorista fiorentino, inedito nel R. Archivio di Stato di Firenze. Su Lambertuccio: S. Debenedetti, L. F., poeta e banchiere fior. del sec ...
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Pittore e poeta fiorentino, nato il 17 novembre 1503, morto il 23 novembre 1563; figliolo di Cosimo di Mariano, d'una famiglia oriunda da San Gimignano trasferitasi in Firenze. Alcuni scrittori dànno al [...] in una volta le Storie della vita di Francesco Maria della Rovere, ormai quasi cancellate; dipinge poi il contorni sono vivi, netti, palesi. L'acuto senso estetico dei Fiorentini, dopo le sapienti esperienze dei Quattrocentisti, trova nel B. la sua ...
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Scultore. Nacque a Firenze probabilmente il 7 ottobre 1488 da Michelagnolo di Viviano; morì nel 1560. Il padre (1459-1528), detto da Gaiole, era uno dei migliori orefici di Firenze. Fu allievo del padre [...] I; per l'ingresso della villa del cardinale Giulio a Monte Mario (detta in seguito Villa Madama) fece due giganti che oggi sono rara capacità tecnica, il B. ha tra i michelangiolisti fiorentini una figura sua propria per il freddo senso di astrazione ...
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LAWRENCE, David Herbert
Mario Praz
Romanziere, poeta e critico, nato a Eastwood (Nottinghamshire) l'11 settembre 1885, morto a Vence (dipartimento del Varo, Francia) il 2 marzo 1930. Quartogenito di [...] nel 1922 dopo un giro a Ceylon e in Australia. L'ambiente australiano è descritto in Kangaroo (1923), mentre il soggiorno fiorentino gli ispirò Aaron's Rod (1922); le esperienze messicane, sia nel Nuovo sia nel Vecchio Messico (fu a Oaxaca nel 1924 ...
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MORDINI, Antonio
Mario Menghini
Uomo politico, nato a Barga il 1° giugno 1819, morto a Montecatini (Valdinievole) il 14 luglio 1902. Laureatosi il 26 giugno 1837 in giurisprudenza all'università di [...] , e per la rinunzia di M. d'Ayala, gli affidò l'interim del portafoglio della Guerra. Nonostante nel Circolo popolare fiorentino, del quale aveva fatto parte nei mesi precedenti, avesse propugnato l'unione della Toscana con Roma, come ministro si ...
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La forma del cassettone non è altro che un'evoluzione dell'armadio, da una parte, e dall'altra del forziere o cassone nuziale, del quale il cassettone viene a prendere il posto nelle camere da letto, per [...] libri. (V. tavv. XCVII-CII).
Bibl.: H. Havard, Dict. de l'ameublement et de la décoration depuis le XIII siècle jusqu'à nos jours, Parigi s. a.; G. Morazzoni, Il mobilio veneziano del '700, Milano 1927; M. Tinti, Il mobilio fiorentino, Milano 1928. ...
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Pittori romani. Di Luigi, nato circa il 1750, accademico di San Luca, si sa solo che fu uomo modesto e pio, intimo del Canova, e che dipinse pel Quirinale un quadro a olio, Orazio Coclite, e uno a tempera, [...] 1812 già vinceva il concorso detto Napoleonico con un quadro Mario che medita sulle rovine di Cartagine, e la pensione triennale Camilla; il parmense conte Poldi Pezzoli una Maddalena; il fiorentino conte Lenzoni, gli affreschi nel suo palazzo. E per ...
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Armadio per riporre e custodire cose da mangiare, stoviglie, vasellame. Tanto il vocabolo credenza quanto quello buffet furono adoperati per indicare non soltanto il mobile ma anche un locale, meno grande [...] de l'ameublement et de la décoration depuis le XIIIe siècle jusqu'à nos jours, Parigi 1887-1890, I; M. Tinti, Il mobilio fiorentino, Milano-Roma s. a. [1928].
Credenza si chiama anche un tavolo presso l'altare dove si pongono gli arredi necessarî al ...
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Filosofo e scrittore, nato a Calcinaia, presso Pisa, l'8 dicembre 1794, morto a Pisa il 6 gennaio 1880. Studiò a Pisa, avendo a maestro il Carmignani e si laureò in giurisprudenza. Coltivò in gioventù [...] , ristampato poi con aggiunte in Ricordi ed affetti, Milano 1908; A. Gelli, S. C., in Rass. nazionale del 1° luglio 1880; F. Fiorentino, S. C., in Giorn. napoletano, VI, 1880; C. Guasti, S. C., in Opere, III, Prato 1895; A. Salza, Dal carteggio di A ...
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trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...
amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo intellettuale romano proiettato...