ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] Vergine e nella coperta di messale in S. Maria Assunta di Gussago (Brescia. Massa, 1988). La presenza del suo marchio letterale documenta un suo intervento di "restauro" al celebre seicentesco reliquiario Gambara di S. Maria delle Grazie di Brescia ...
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BRUGIERI, Domenico
Isa Belli Barsali
Nato a Lucca nel 1678, dalla città natale si trasferì giovinetto a Roma e fu prima alla scuola del pittore L. Baldi, poi a quella del Maratta (Trenta). Secondo il [...] e di G. A. Luchi detto il Diecimino. Suo figlio, di nome Federico, fu anch'egli pittore e maestro.
Fonti e Bibl.: V. Marchiò, Forestiere informato delle cose di Lucca, Lucca 1721, pp. 275 s., 281, 294; G. C. Martini, Viaggio in Toscana, Massa-Modena ...
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BARTALESI, Urbano
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Nacque a Siena nel 1641, da famiglia di argentieri senesi attivi a Roma tra il 1634 e il 1793. Figlio di Dionisio, attivo prima a Siena in via delle [...] bottega in via del Pellegrino, la famosa strada degli orefici, all'"insegna di Siena", e bollò i suoi lavori con il marchio della "lupa romana", stemma della sua città di origine. Ebbe la qualifica di "argentiere di Palazzo", come risulta nei conti ...
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DALL'OGLIO (Dall'Olio, Daloli, Dalori), Gaspare
Vincenza Maugeri
Mancano notizie biografiche di questo disegnatore, incisore ed editore calcografico attivo a Bologna dal 1583 circa. Non si conoscono [...] anno era attivo a Bologna Agostino Carracci e di poco anteriore fu appunto l'attività del D., che adottò come marchio d'impresa "Gasparo da olio", "Gaspare dall'Oglio", "Gasparo Dalolio".
Esiste nel codice Huygens della Pierpont Morgan Library di New ...
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FANCIULLACCI, Giovanni Battista
Chiara Briganti
Figlio di Iacopo, non si conoscono i suoi estremi anagrafici; lavorò dal 1759 al 1825 presso la manifattura di Doccia, come gli altri componenti della [...] famiglia: il suo talento di disegnatore fu evidente fin dall'inizio, tanto che gli fu permesso di aggiungere al marchio di fabbrica le proprie iniziali. Nella Relazione dello stato delle fabbriche delle porcellane di Doccia (Firenze, Archivio Ginori ...
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JUVARRA (Ibarra, Ivara, Luvara, Houara, Yuuara)
Giovanni Molonia
Famiglia di argentieri attivi a Messina nei secoli XVII e XVIII, discendenti dalla casata spagnola dei Guevara, che si stabilirono a Messina [...] la commissione di due paliotti in argento per il collegio dei gesuiti e per il monastero di S. Michele di Messina. Il suo marchio si trova impresso in un reliquiario del tesoro del duomo. Il 5 dic. 1660 Pietro venne pagato dai sacerdoti G. de Fede, G ...
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GIACOMO di Guerrino di Tondo
Antonella Capitaniio
di T Non si conosce la data di nascita di questo orafo e smaltista senese documentato dal 1348 al 1362 e morto prima del marzo 1376, alla quale data [...] senese di G. e il committente di un'opera firmata dal supposto nipote Giacomo di Tondino ma punzonata con lo stesso marchio "IA" che contrassegna il busto di S. Felicita. Si tratta infatti di Egidio de Albornoz, nominato cardinale nel dicembre 1350 e ...
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FRANCESCO di Giovanni
Antonella Capitanio
di Attivo a Firenze come orafo, è documentato dal 1465 al 1510.
La sua formazione avvenne nella bottega di Antonio Pollaiolo, dove risulta discepolo con salario [...] d'Europa. Atti del Convegno di studio, Udine 1991, Udine 1992, pp. 293 s.; Argenti fiorentini dal XV al XIX secolo. Tipologie e marchi, a cura di D. Liscia Bemporad, I, Firenze 1993, pp. 34, 46, 353, 391, 395, 411, 445; II, ibid. 1992, pp. 3, 6 ...
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PIROTTI
Carmen Ravanelli Guidotti
– Famiglia di maiolicari, nota come la Ca’ Pirota, la casa o bottega condotta dai Pirotti, attivi tra il XV e il XVI secolo a Faenza, in contrada San Vitale, e nel [...] ), 2, pp. 38-42; ibid., XXVI (1938), 6, pp. 133-135; ibid., XXVIII (1940), 1-2, pp. 25-27; G. Ballardini, Alcune marche di Ca’ Pirota, ibid., XXVIII (1940), 4, pp. 66-72; C. Grigioni, Documenti: serie faentina La Casa Pirota, ibid., XXX (1942), 1-2 ...
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FARINA, Ferrante
Antonella Capitanio
Lucchese, figlio di Francesco, è ricordato come orafo in documenti lucchesi dal 1727 al 1779.
Il padre, Francesco, era maestro orefice, documentato per la prima [...] , 430 s. n. 83, 437 n. 91, 438 s. n. 98, 441 s. nn. 105 e 108, 443 s. (vedi anche alle pp. 361, 371, 486, 489, 499 del catal.); Id., Orafi e marchi lucchesi dal XVI al XIX secolo, Firenze 1986, pp. 118, 174 (cfr. anche Indice; per Francesco, p. 113). ...
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marchio
màrchio s. m. [der. di marchiare]. – 1. In senso ampio, segno che si imprime o si applica su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche. 2. Impronta recante un segno convenzionale...
marc'
marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.