Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] politica rivitalizzò la città e la sua capacità di nodo di comunicazione, esplicata, da allora in poi, a scala nazionale, in Alessandro Severo (222-235), la violenza della lotta si manifestò pienamente e questi, come quasi tutti i loro successori, ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] della gerarchia ecclesiastica. In particolare, alcune comunità, chiamate in seguito comunità di base (per es., in Italia, R. Bahro, R. Havemann. In Ungheria, la più rilevante manifestazione critica fu la ‘scuola di Budapest’ che si mosse nell’ambito ...
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All'inizio degli anni Novanta del 20° sec. la disintegrazione dell'Unione Sovietica e il collasso dei regimi satelliti nell'Europa orientale si imposero nell'opinione comune come la fine del comunismo. [...] Avana, il 21 gennaio 1998.
Dall'Asia ai Carabi, i regimi comunisti sopravvissuti all'esaurimento della guerra fredda sono stati investiti tra la fine , la scienza politica ed economica ha manifestato un interesse crescente nei confronti degli sviluppi ...
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Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] congiuntura storica che ne ha visto l'origine e le manifestazioni più tipiche.
L'antifascismo al tempo del fascismo
Furono i carattere di ampia coalizione, dai liberali ai comunisti (e anzi con i comunisti proprio nel ruolo di principale forza attiva ...
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Resistenza
Luca Baldissara
Precisazioni storiche e concettuali
In età contemporanea, ossia nell'epoca di eserciti nazionali che esprimono il 'popolo in armi', le manifestazioni di r. assumono un profilo [...] si colloca tra il 1942 e il 1943. Benché non fossero mancate prima di allora manifestazioni di antifascismo e avesse agito - a opera soprattutto dei comunisti - una rete clandestina, solo le drammatiche vicende delle armate italiane sui vari fronti e ...
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internazionalismo
Bruno Bongiovanni
L'ideale della solidarietà sociale al di là delle barriere nazionali
Il termine internazionalismo indica la tendenza a favorire la formazione di organismi internazionali [...] la più nota e lucida formulazione dell'internazionalismo venne elaborata da Karl Marx e Friedrich Engels nel Manifesto del partito comunista del 1848. L'epoca della borghesia, segnata dallo sviluppo dei mercati, stava volatilizzando tutto ciò che vi ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] uno Stato ebraico (il Birobidzan) sul confine russo-cinese sono state altrettante manifestazioni di questa speranza ebraico-comunista brutalmente spentasi nelle persecuzioni antiebraiche e antisioniste sovietiche, culminate nell'epoca stalinista ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] ha inizio verso il 1843 e si conclude con la rivoluzione del 1848, nella storia delle idee con il Manifesto del partito comunista. Il secondo ha inizio nel giugno del 1848 con la sanguinosa sconfitta del proletariato parigino e con la successiva ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
UNIONE EUROPEA
Sergio Romano e Roberto Santaniello
Aspetti istituzionali di Sergio Romano
Introduzione
Ogni storico dell'integrazione europea ricerca nel passato le sue origini più lontane e attribuisce [...] la Francia in quel periodo, tornò al potere il generale de Gaulle, che negli anni precedenti aveva manifestato per il Mercato Comune una posizione critica, talora ostile. Era un leader 'nazionale', se non nazionalista, e deciso ad affermare il ...
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TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] attraverso l'estirpazione', prevedeva l'annientamento non solo degli Ebrei, ma anche dei gruppi che manifestavano una 'condotta estranea alla comunità' (i disabili, gli zingari, i 'degenerati' e, naturalmente, gli oppositori politici). Del resto, la ...
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manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...
comunista col Rolex
(c. con il Rolex) loc. s.le f. e m. (iron., spreg.) Chi, è e, soprattutto, mostra di essere ricco e allo stesso tempo dichiara di essere di sinistra o di essere sensibile ai problemi dei meno abbienti. ♦ [tit.] Fedez e...