CORDIER (Cordieri), Nicolas, detto il Franciosino
Sylvia Pressouyre
Nacque a Saint-Mihiel, presso Nancy, intorno all'anno 1567. Dai documenti conservati nell'archivio del duca di Lorena (Nancy) risulta [...] ma intensa. Ciò che più appare evidente nelle sue opere è lo sforzo deliberato di estraniarsi dalle formule manieristiche, utilizzando il colore, i mezzi chiaroscurali, gli atteggiamenti dinamici, la vena realistica. Fu uno degli artisti che più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra letteratura e arti visive, la grande stagione internazionale della Maniera è caratterizzata [...] Salviati e Giorgio Vasari, nuove leve della Maniera formatesi sul culto di Raffaello e Michelangelo, diffondono ulteriormente gli stilemi manieristici in tutta Italia: insieme a Bologna nel 1539-1540 e a Venezia nel 1540-1541, il solo Vasari a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le arti decorative acquistano nel Cinquecento un inedito risalto. L’oreficeria, [...] del secolo, lavorarono gli incisori e intagliatori milanesi Gasparo e Ottavio Miseroni, diffusori a Praga delle elaborate forme manieristiche, come appare nella Tazza di giada con montatura in oro oggi al Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Di non ...
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GHERARDINI, Melchiorre, detto il Ceranino
Andrea Spiriti
Nacque presumibilmente a Milano nel 1607.
Zani (1822) registra almeno quindici varianti del cognome del pittore, che si firmava Girardini o Girardino; [...] ) di notevole fortuna settecentesca; ancora più complessa la predella con Storie di s. Giovanni, curioso insieme di citazioni manieristiche e bozzettismi precoci.
Commissionata nel 1599 al Cerano dal Collegio dei notari per il secondo altare a destra ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] da una scelta di "genere". Gli ultimi tre lustri della vita del C. sono caratterizzati da una "sintesi largamente manieristica" (Grossato) delle esperienze compiute: se è lecito nutrir dubbi su un intervento nell'abside di S. Maria in Praglia ...
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KASHMIR, Arte del
H. Goetz
La situazione geografica del K. (oggi ufficialmente Yammu e K.) lungo 135 km, largo dai 30 ai 40 km e posto a 1800 m sul livello del mare, in una valle dell'Himalaya, separato [...] le testine, alte in media non più di 7 o 10 cm, provenienti da Ushkur e Akhnur, sono più barocche, più manieristiche, senza raggiungere la grazia rococò delle figurine del Fondukistan (v.) a Bāmiyān (sec. VII); i loro visi rotondi preannunziano i ...
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PIANCA, Giuseppe Antonio
Filippo Maria Ferro
PIANCA, Giuseppe Antonio. – Nacque il 21 gennaio 1703 ad Agnona, in Valsesia, da Giovanni Giacomo e da Giacomina Lirella; gli venne imposto il nome di un [...] che abbiamo. Segni estremi di un maestro che, dopo aver resistito alla moda del rococò, sciogliendo le tenebre manieristiche e barocche in esaltazioni protoromantiche, appare perplesso di fronte ai purismi emergenti. In particolare la pittura di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gianfranco Agosti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il genere della novella si sviluppa nel Cinquecento secondo schemi e formule che si [...] o meno esplicitamente al modello del Decameron, ma che rivelano nel contempo tutta la distanza tra la civiltà manieristica del Cortegiano e la commedia umana di Boccaccio. L’elemento più caratteristico della produzione cinquecentesca è quello della ...
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Design per tutti
Renato De Fusco
Il titolo è in primo luogo un auspicio, quello che in futuro si abbia una maggiore qualità diffusa dei beni di consumo nella sfera sociale più vasta, vale a dire nella [...] Manierismo; le sculture delle cattedrali gotiche; l’opera di Hieronymus Bosch; il bosco di Bomarzo e altre manifestazioni appunto manieristiche; una componente dell’Espressionismo e del Surrealismo, e via via fino alla Body Art. Il luogo comune per ...
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PITTURA dal 1180 al 1260
F. Cervini
La p. risentì tra il sec. 12° e il 13° delle profonde mutazioni culturali e sociali dell'Occidente europeo. Con l'emergere delle monarchie nazionali in Francia, in [...] , e tipicamente tedesca, dello Zackenstil, che dal canto suo offriva più di un pretesto per divagazioni manieristiche. Lo Zackenstil è la versione assunta nei paesi tedeschi dal classicheggiante Muldenfaltenstil, divenuta ben presto abbastanza ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...